Cles (Trento) - Era colpito da un provvedimento di cattura per aver violato più volte il divieto di avvicinamento alla coniuge, che gli era stato imposto per tutelare il proprio nucleo familiare vittima di maltrattamenti in famiglia. Era anche già stato in carcere ed aveva trascorso un periodo agli arresti domiciliari, venendo anche denunciato per evasione e rendendosi irreperibile da più di un anno.
L’uomo, un romeno 48enne, molto probabilmente tornato in zona per cercare la sua famiglia, non ha però fatto i conti con i Carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Cles e con quelli della Stazione di Malè, che lo avevano in carico come catturando.
Infatti, a inizio mese, il fuggitivo è rientrato in Val di Sole, alla ricerca dei familiari, ai quali già in passato gli era stato precluso di avvicinarsi a causa delle violenze commesse soprattutto nei confronti della ex moglie.
È così che il catturando è stato bloccato a bordo della sua auto, mentre percorreva strade secondarie dei Comuni della media Val di Sole sperando di evitare controlli, venendo lo stesso rintracciato ed arrestato dai militari del Radiomobile che lo stavano cercando.
In passato, l’uomo si era reso anche autore di resistenza a pubblico ufficiale, evasione, minacce, percosse, danneggiamento e porto illegale di armi o strumenti atti ad offendere: era il mese di marzo 2022 quando con un’ascia frantumò la vetrata della porta d’ingresso di un albergo a Dimaro, dandosi poi alla fuga e venendo poi fermato dai Carabinieri che lo trovarono in possesso di una bomboletta spray antiaggressione di genere vietato. Fu in quell’occasione che emerse una grave situazione di violenze domestiche e di maltrattamenti in famiglia, subito affrontate dai Carabinieri e dall’Autorità Giudiziaria con l’immediata emissione di provvedimenti nei suoi confronti ed a tutela delle persone offese.
Adesso l’autore dei gravi fatti è ritornato in carcere, in esecuzione di una misura cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Trento su richiesta della Procura della Repubblica.