Trento - Nel corso delle attività di bonifica sul tracciato del
bypass ferroviario di
Trento, sono stati rinvenuti
residuati bellici che ad un primo esame sono sembrati
ordigni o munizioni risalenti alla Seconda Guerra mondiale. In via precauzionale, l’attività a nord dello scalo ferroviario è stata interrotta e sul posto sono intervenuti il Genio guastatori dell’esercito, il Corpo permanente dei Vigili del fuoco di Trento con i nuclei Nbcr e Sapr (droni), la Polizia ferroviaria e la Polizia di Stato, oltre ai rappresentanti di Rfi e al personale sanitario.
LA SITUAZIONE AGGIORNATA
Le analisi compiute sul terreno in cui sono state rinvenute le munizioni - nell’ambito del cantiere del bypass ferroviario - hanno consentito di escludere pericoli per la popolazione.
L’intervento è stato compiuto dai Nuclei NBCR e SAPR del Corpo permanente dei Vigili del fuoco di Trento e dal Nucleo artificieri del II Reggimento Genio guastatori dell’Esercito italiano. Nel corso di una riunione presso la caserma del Corpo permanente dei Vigili del fuoco di Trento - coordinata dal dirigente generale del Dipartimento protezione civile, foreste e fauna Stefano Fait - sono stati valutati i diversi scenari di intervento ed è stata decisa la chiusura dell’area del cantiere in via precauzionale.
La questione approderà domani sul tavolo del Comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza, convocato dal commissario del Governo. La chiamata alla Centrale unica di emergenza 112 è scattata alle 14.46, quando il responsabile della ditta incaricata della "bonifica bellica preliminare” prevista dal programma dei lavori, ha segnalato l’urto contro un presunto ordigno ad 1,5 metri di profondità. Al termine di approfondimenti e valutazioni, si procederà con l’attività di bonifica e con l’eventuale disinnesco, che avverrà presumibilmente nel fine settimana.