Bressanone (Bolzano) - La
centrale operativa dei
carabinieri di
Bressanone ha ricevuto numerose richieste di intervento per una
violenta rissa scoppiata nei pressi dell'
ex bar "Eden" in via Vittorio Veneto. Secondo le segnalazioni, alcuni partecipanti erano armati di coltelli, rendendo la situazione estremamente pericolosa.
Una pattuglia dei
carabinieri è intervenuta immediatamente sul posto, riuscendo a bloccare un uomo armato di coltello. L'arma, ancora sporca di sangue, è stata prontamente repertata e sequestrata per ulteriori accertamenti. L'operazione, condotta con estrema lucidità e professionalità, ha consentito di neutralizzare una minaccia concreta per la pubblica sicurezza.
In ausilio, sono intervenute anche unità della
Polizia Locale e del
Commissariato di Pubblica Sicurezza, che hanno contribuito a riportare la calma in una situazione altamente instabile. Dopo aver ristabilito l'ordine, i militari hanno identificato i partecipanti alla rissa, suddividendoli in due gruppi contrapposti: uno proveniente da fuori città e l’altro composto da residenti locali. Le cause della rissa non sono allo stato note.
Nel corso delle operazioni, i carabinieri hanno rinvenuto ulteriori armi improprie, tra cui cacciaviti e pinze, utilizzati durante lo scontro. Tali oggetti sono stati sequestrati e catalogati come prove a disposizione della
Procura di
Bolzano.
Grazie a un attento esame delle registrazioni delle videocamere di sorveglianza presenti nell'area, i carabinieri hanno potuto ricostruire dettagliatamente le fasi salienti della lite.
È stato accertato che uno dei coinvolti si era recato all'interno di un negozio nelle vicinanze per prelevare dei coltelli da cucina, utilizzati successivamente durante la rissa.
Particolare rilevanza hanno assunto anche le videoregistrazioni fornite spontaneamente da alcuni dei partecipanti, che hanno permesso di chiarire ulteriormente la dinamica degli eventi. Il materiale acquisito è stato repertato e sarà oggetto di ulteriori analisi tecniche.
Al termine delle operazioni, sono state arrestate sei persone coinvolte nella rissa, cittadini pakistani. Tutti i soggetti, su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bolzano, sono stati posti agli arresti domiciliari in attesa di ulteriori sviluppi investigativi. Le autorità competenti proseguiranno con le indagini per chiarire eventuali responsabilità individuali e verificare ulteriori collegamenti con attività illecite.
Il Comandante della Compagnia dei Carabinieri di Bressanone, capitano Ottavio Tosoni, ha dichiarato: “L’intervento tempestivo e l’alta professionalità dimostrata dai militari hanno impedito che una situazione già estremamente pericolosa degenerasse ulteriormente. Continueremo a lavorare con dedizione per garantire la sicurezza dei cittadini e contrastare ogni forma di violenza e illegalità. La collaborazione con le altre forze di polizia e l’efficace coordinamento operativo sono stati fondamentali per la buona riuscita dell’intervento.”
L’operazione ha dimostrato ancora una volta l'importanza di un intervento tempestivo e coordinato delle forze dell’ordine. L'abilità dei militari nel gestire una situazione ad alto rischio ha evitato che la violenza sfociasse in conseguenze ancora più gravi. Le indagini proseguiranno nei prossimi giorni per chiarire ulteriori dettagli e raccogliere ulteriori elementi di prova.