Una situazione che sta mettendo a dura prova l'Ospedale di Sondalo e in generale l'intero sistema sanitario provinciale, poiché la carenza di personale medico, infermieristico e sociosanitario ha reso necessaria la riorganizzazione delle attività in tutti i presidi aziendali.
Tra i medici in prima linea c'è il dottor Mauro Della Morte, tiranese, responsabile della Terapia intensiva: "Siamo in una situazione di emergenza - spiega -: i pazienti ormai hanno raggiunto i numeri della prima ondata, sono altrettanto gravi e anche la mortalità è sugli stessi livelli. Da noi arrivano i pazienti più gravi che faticano a respirare, nelle ultime settimane in numero sempre maggiore e seppure con difficoltà siamo organizzati per accoglierli tutti. Bisogna evitare di arrivare in ospedale, per questo è fondamentale la prevenzione: la nostra raccomandazione a tutti è di adottare con scrupolo tutte le misure per proteggere noi stessi e gli altri".
Con l'aumento del numero dei pazienti, che sono ricoverati in isolamento, lontani dai propri cari, spesso per settimane, nei giorni scorsi è stata riattivata la segreteria covid-19 che svolge attività di supporto ai reparti covid-19 di Sondalo e ai reparti Obi, Osservazione breve intensiva, di Sondrio, Sondalo e Morbegno, sette giorni su sette. Gli operatori assegnati al servizio comunicano con i parenti dei pazienti, senza peraltro fornire informazioni di carattere sanitario, demandate ai medici che li hanno in cura, organizzano le dimissioni per quanto riguarda i trasporti e il rientro a casa, forniscono istruzioni ai familiari dei malati che si trovano in condizioni cliniche tali da rendere possibile la permanenza presso la propria abitazione, fanno da tramite per la consegna di effetti personali ai ricoverati.