“L’obiettivo è quello di far nascere un ‘museo dei Camuni’, aperto a tutti, per tramandare una parte di Storia del nostro territorio”, spiegano i presidenti delle due associazioni, Roberto Bontempi e Silvio Calvi.
Per lo sviluppo di questo grande museo alpino, si conta sull’apporto della popolazione: l’invito infatti per arricchire l’esposizione è esteso a tutti ed è quello di conferire i ricordi all’associazione Adami, in seguito il materiale donato verrà catalogato ed esposto al pubblico. Un primo passo significativo è rappresentato dalla donazione di una grande crocifissione realizzata in acrilico dall’artista Giuseppe Maffeo Morandini, di Bienno.
La cittadina camuna era la sede del Comando delle truppe che combattevano in Adamello: qui arrivavano soldati, munizioni, provviste e rifornimenti per essere poi smistati in zona di guerra. In quelle vicende adamelline un ruolo rilevante è stato svolto anche dal battaglione Edolo che diventerà in seguito protagonista di gesta leggendarie che sono prova di straordinario coraggio e valore degli abitanti della valle.
Per non disperdere quella storia e poterla tramandare ai giovani, Impronta Camuna aderisce dunque all’Associazione Adami con la quale intende creare il museo del battaglione Edolo. Una raccolta di fotografie, oggetti, reperti, lettere, cimeli che racconteranno le immani sofferenze, i sacrifici e anche gli eroismi della popolazione camuna.
Tutti potranno trovare nel museo un luogo destinato alla conservazione e alla valorizzazione di un periodo importante della storia della valle.