Sondrio - La serata si è aperta con la sabbia che ha impegnato il
grande schermo del Teatro Sociale, disegnando immagini di piante e animali, con un regista e la sua telecamera a immortalarli, simulando convergenze e stupendo nei virtuosismi artistici della bravissima Erica Abelardo con il suo spettacolo di sand art "
Montagne e ghiacciai". Al termine, la
presidente Fratta, introdotta dalla presentatrice
Gigliola Amonini, ha dato il benvenuto al pubblico in sala, ricordando l'importanza di un evento come
Sondrio Festival che ha fatto crescere generazioni di cittadini cominciando a parlare di ambiente quando ancora non era un tema così dibattuto. Subito dopo, il consigliere delegato e direttore generale della Banca Popolare di Sondrio Mario Alberto Pedranzini, evidenziando come l'istituto di credito creda in una rassegna che esprime i valori della nostra valle, ha presentato Habitat, il volume con il quale l'istituto di credito omaggia gli spettatori, una sorta di premio fedeltà a un pubblico fedele e appassionato. Una raccolta di autorevoli contributi scientifici, che quest'anno ha quale tema "Uomini e pianeta. La sfida della sostenibilità", curato da
Mina Bartesaghi.
Per le Conversazioni è salito sul palco il primo grande ospite di Sondrio Festival, l'
alpinista valtellinese Marco Confortola, intervistato dal giornalista Maurizio Torri. Alla sua quinta fatica letteraria, Confortola ha scritto il libro della maturità e l'ha intitolato "Oltre la cima", in cui parla di cambiamento e di opportunità, nato dal passato, la sua esperienza sul K2, ma che guarda al futuro. «Quanto mi è successo mi ha cambiato corpo e anima, ma non è nulla rispetto a quanto ho visto in 26 anni di elisoccorso. Per me il bicchiere è sempre mezzo pieno e vado avanti senza piangermi addosso». Da alpinista anomalo ama raccontarsi ed è pronto ad affrontare l'ultimo dei 14 Ottomila che ancora gli manca. Ha due sogni: vivere fino a 105 anni e imparare bene l'inglese per portare la sua esperienza nel mondo. Un'intervista a cuore aperto, durante la quale Confortola si è offerto al pubblico, parlando di sé, del suo rapporto con la montagna e dello sconfinato amore per la Valtellina: «È una valle magica». Prima di lasciare il palco ha invitato gli spettatori a guardare a est: la direzione per sognare e per vivere felicemente. Le sue riflessioni si sono sovrapposte a quelle del Glaciologo Claudio Smiraglia, scienziato e testimone dei cambiamenti in atto: senza mezzi termini ha definito la situazione dei ghiacciai "drammatica" e ha invitato a trovare un equilibrio tra il nostro stile di vita e il mantenimento dell'ambiente, perché «ciascuno di noi ha la possibilità di cambiare i suoi comportamenti».
Le
Conversazioni hanno introdotto la proiezione dei primi due documentari in concorso, dei 16 totali, uniti dall'elemento acqua, tanto pregnante quanto vitale, a scandire le vite degli animali, seppure in due contesti totalmente diversi.
Il fiume Morava, che scorre tra Austria e Slovacchia, con le pianure alluvionali e le foreste che ne accompagnano il corso; lo Zambesi, in Africa, sulle tracce degli elefanti costretti a spostamenti innaturali. Con "Morava, fiume dei tempi antichi", una produzione austriaca, il regista Manfred Christ accompagna lo spettatore lungo un fiume selvaggio, dal mutevole dinamismo, che resiste al freddo e al gelo, alle alluvioni estive e alla siccità, dando accoglienza a centinaia di specie animali, in una convivenza imposta da madre natura. I paesaggi pianeggianti e rigogliosi cedono il passo ad ampi bacini che si asciugano creando canali fangosi e pesci, uccelli e insetti si devono adattare. Le splendide vedute aree accompagnano un documentario che racconta la Morava in tutte le sue sfaccettature. Con "Le cascate Vittoria: sulle tracce degli elefanti" si arriva in Africa, al confine tra Zambia e Zimbabwe, per essere rapiti da una delle grandi meraviglie del pianeta, scoperte nel 1855 da David Livingstone, che presero il nome dell'allora regina d'Inghilterra. Dall'estasi, il documentario di Axel Gomille, regista tedesco già conosciuto dal pubblico sondriese, obbliga alla riflessione descrivendo la difficile convivenza tra uomini, gli abitanti di Victoria Falls, e animali, gli elefanti, che spesso sfocia in incidenti e distruzioni. La città è stata costruita sull'antica rotta di migrazione, verso il fiume Zambesi, alla ricerca dell'acqua: i ricercatori hanno applicato il collare a una trentina di esemplari per monitorare i loro spostamenti con l'obiettivo di rendere più sicura la convivenza. Colpisce il contrasto tra i turisti che fanno il bagno sulla sommità delle cascate e le distruzioni causate dagli elefanti.
La seconda giornata di Sondrio Festival, iniziata di prima mattina, prosegue con la proiezione dei documentari in concorso e con le altre iniziative. In serata, alle ore 20.30, si torna al Teatro Sociale per vedere "L'anima dell'oceano", di Michele e Howard Hall, una viaggio spettacolare negli abissi di Atlantico e Pacifico, e "Tra i nidi delle aquile", di Oreste Forno, ambientato sulle nostre montagne. Profondità marine e alte cime a documentare bellezze ed emergenze che uniscono il regno della natura da un capo all'altro del mondo. La proiezione sarà anticipata dalle Conversazioni: "Il respiro degli oceani" è il tema trattato da Andrea Piovan, celebre voce di Mediaset, a colloquio con Mike Maric, già campione del mondo di apnea, oggi coach di tecniche respiratorie, partendo dal suo libro "Se respiro posso".
La Mostra Internazionale dei Documentari sui Parchi è organizzata da Assomidop, che riunisce al suo interno Comune di Sondrio, Club Alpino Italiano, Bim dell'Adda, Parco delle Orobie Valtellinesi e Parco Nazionale dello Stelvio. È presieduta dall'assessore alla Cultura, Educazione e Istruzione del Comune di Sondrio Marcella Fratta ed è diretta da Simona Nava. Può contare sul sostegno di Regione Lombardia, Provincia di Sondrio, Comunità Montana Valtellina di Sondrio, Fondazione Pro Valtellina e Apf Valtellina. Gli sponsor sono Banca Popolare di Sondrio, Iperal, A2A, Acinque, Pezzini e Feval. Il programma dettagliato, la presentazione dei documentari in concorso e tutte le informazioni sono disponibili sul sito internet www.sondriofestival.it.