Rovereto (Trento) - “È un grande piacere avervi qui con noi anche quest’anno e soprattutto è un grande piacere consegnare ai bambini e alle bambine per il periodo del carnevale il governo della città. È un esercizio di cittadinanza e di democrazia molto bello, una grande tradizione della nostra città che compie oggi settant’anni. Un lungo periodo di storia, di divertimento, di gioco, all’insegna di un valore importante come quello della socialità, della relazione e dell’amicizia”.
È con queste parole che la sindaca di Rovereto Giulia Robol ha accolto questa mattina la minigiunta a Palazzo Pretorio dando così ufficialmente il via alla settantesima edizione del Carnevale dei Bambini.
La cerimonia ha avuto inizio in Largo Vittime delle Foibe dove si è radunata la minigiunta che, preceduta dalla banda e seguita dai minivigili, ha percorso le strade del centro città per recarsi fino in piazza del Podestà dove è stata accolta sul portone del palazzo del Comune dal vicesindaco Andrea Miniucchi.
Di seguito, come previsto dal protocollo, si svolto l’incontro a porte chiuse nello studio della sindaca Robol dove ci sono state le presentazioni e si sono concordate le linee programmatiche nell’agenda di governo per l’intera settimana del carnevale. La minigiunta del Carnevale dei Bambini edizione 2025 risulta così composta: sindaca e vicesindaco Emily Cumer e Alvin Haxhiu; gli assessori e le assessore: all’attività Sebastiano Trainotti, alla sicurezza Teodora Sendrea, alla cura Marko Hachan, alla comunità Silvia Campostrini, all’edilizia Cecilia Michno, al carnevale Eleonora Bertè e Amelia Nazeraj. Tutti i bambini e le bambine provengono quest’anno dalla classe III B della scuola elementare Dante Alighieri e si sono preparati all’evento di oggi grazie all’aiuto delle loro maestre..
La minigiunta si è quindi spostata nella sala del consiglio dove si è svolta la cerimonia di insediamento vera e propria con la consegna da parte della sindaca Robol delle chiavi della città di Rovereto nella mani della minisindaca, la quale, assieme ai miniassessori, ha illustrato il programma di governo indicando le priorità per rendere Rovereto più bella, più vivibile e più a misura di bambini. In cima all’agenda c’è il desiderio di una città più pulita, con più alberi e meno cemento e con tanti animali e dove tutti rispettano le regole del vivere civile. Ma quello che per i piccoli amministratori soprattutto manca e che occorrerebbe fare è una storia della città di Rovereto scritta in più lingue. “Una richiesta molto bella, molto importante e molto attuale – ha sottolineato la sindaca Robol - perché molte sono le persone che arrivano nella nostra città e parlano tante lingue diverse. Tanti idiomi che rappresentano un patrimonio della città e che si fondono in una sola lingua: quella dell’accoglienza, della fraternità e della pace, soprattutto quest’anno in cui ricorre il centenario della Campana dei caduti”.