Bolzano - I gruppi di turisti in arrivo dall'estero in Alto Adige per sciare raggiungono spesso le località prescelte con i propri maestri di sci ed assistenti. I maestri di sci provenienti dagli Stati membri dell'Unione Europea possono insegnare sulle piste dell'Alto Adige, se in grado di presentare il certificato Euro Test richiesto. La formazione per diventare maestro di sci è regolamentata in Italia ed è molto più ampia che in altri Paesi, prevedendo 90 giorni di formazione. Questo squilibrio può rischiare, spesso, di creare confusione e generare malcontento.
L'assessore al Turismo Luis Walcher, in tal senso, è al lavoro per individuare una soluzione a questa frequente problematica. “Da un lato c'è una forte domanda di maestri di sci nel settore turistico, dall'altro è importante mantenere l'immagine professionale del maestro di sci come garanzia di qualità”. Per soddisfare la grande richiesta di maestri di sci, nella regione Trentino-Alto Adige la figura dell'assistente di scuola di sci svolge un ruolo importante. Per soddisfare la grande richiesta di maestri di sci, nella Regione Trentino-Alto Adige la figura dell'assistente di scuola di sci svolge un ruolo importante.
Gli assistenti di scuola di sci sono figure che stanno ancora seguendo la formazione o l'hanno già completata, ma non hanno ancora sostenuto l'Euro Test. Gli assistenti di scuola di sci non presentano ancora il massimo livello di formazione, ma hanno già completato almeno 20 giorni di formazione pratica in didattica e tecnica e dunque possono lavorare in una scuola di sci con sede in Alto Adige, sotto la diretta supervisione del direttore della scuola di sci.
Gli assistenti delle scuole di sci ancora tirocinanti non vengono contabilizzati nel massimo contingente (1 maestro di sci = 1 assistente di scuola di sci) ai sensi dell'art. 3, comma 2-bis della legge provinciale n. 5 del 2001, ma possono superare questo contingente in termini numerici. Ciò significa che in ogni scuola di sci possono essere assunti un numero illimitato di tirocinanti che non rientrano nel contingente.
“Non possiamo rinunciare ai nostri standard di qualità”, sottolinea l'assessore provinciale Walcher. “Ma abbiamo aperto una porta in modo che anche i maestri di sci stranieri che non hanno la massima qualifica professionale possano essere assunti dalle scuole di sci altoatesine e quindi assicurati”. Solamente le figure che vantano la massima qualifica professionale di maestro di sci possono lavorare come “accompagnatori di sci”.
In un incontro con l'assessore Luis Walcher, a cui hanno partecipato rappresentanti dell'Area funzionale Turismo
dell'Amministrazione provinciale, il Collegio dei maestri di sci della provincia di Bolzano e alcuni membri di società di impianti di risalita, è stata prospettata, come soluzione conforme alla legge, la registrazione degli insegnanti provenienti dall'estero tramite le scuole di sci. Tuttavia questa possibilità, secondo quanto riferito dal presidente del Collegio dei Maestri di sci della provincia di Bolzano, Robert Demetz, e dal presidente dell'Associazione scuole di sci, Flavio Prinoth, è stata accettata solo in minima parte o per niente dagli operatori turistici.
Come emerso in diverse situazioni, le agenzie di viaggio estere, nel recente passato, hanno speso deciso di pagare nulla o quasi nulla per il servizio del maestro di sci o dell'assistente maestro di sci; inoltre la maggior parte dei maestri di sci giunti dall'estero presentavano un basso livello di formazione o, in alcuni casi, nessun tipo di formazione. “La nostra preoccupazione continuerà ad essere quella di prestare attenzione alla qualità dei maestri di sci e dunque alla sicurezza sulle piste da sci”, sottolinea l'assessore Walcher.