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L'Agenda delle Valli

FEM: Leader nella collezione dati di bio-logging

20/01/2025 11:15 - 20/01/2025 15:00
San Michele all'Adige (Trento) - E' stato pubblicato sulla prestigiosa rivista Nature Ecology & Evolution un articolo scientifico prodotto dai ricercatori di oltre 30 istituti di ricerca internazionali che propone un modello innovativo per standardizzare i dati di bio-logging, ovvero dati raccolti tramite sensori applicati agli animali, che permettono di monitorare comportamenti e interazioni con l’ambiente e risultano fondamentali per documentare e proteggere la biodiversità a livello globale.
La ricercatrice Francesca Cagnacci, responsabile dell'Unità di ricerca di ecologia animale del Centro Ricerca e Innovazione FEM nonché Presidente della Società Internazionale di Bio-logging (International Bio-Logging Society, IBLS) è la prima autrice corrispondente insieme a Sarah Davidson (Max Planck Institute of Animal Behavior).
Il bio-logging è una tecnologia che consiste nel dotare un animale di un dispositivo elettronico che registra in memoria parametri fisici e/o fisiologici in funzione del tempo, in modo che gli scienziati possano ricostruire l'attività dell'animale, le caratteristiche dell'ambiente in cui si muove e le interazioni tra i due. Si ottengono così grandi moli di dati di bio-logging. L’articolo si concentra sull’adozione dei principi FAIR (Findable, Accessible, Interoperable, Reusable), già centrali in progetti europei e collaborazioni scientifiche, al fine di migliorare l’accessibilità, l’integrazione e l’utilizzo a lungo termine di queste informazioni.
"La proposta è di considerare queste ‘tracce’ come se fossero dei veri e propri ‘archivi di vita vissuta’, analogamente a quanto si fa in un museo. In questo senso, possono essere considerati un patrimonio comune, che non può rischiare di andare perso. Questo è possibile unicamente tramite una gestione standardizzata e condivisa" spiega Cagnacci.
Il lavoro conclude sottolineando l’importanza di una governance globale per garantire la conservazione e la condivisione sicura dei dati. La Fondazione Mach ha dato un contributo significativo in questa direzione tramite le attività dell’Unità di Ricerca Ecologia Animale promuovendo la definizione di standard condivisi e coinvolgendo partner dal mondo istituzionale e accademico a beneficio della ricerca in campo ecologico e in generale della tutela della biodiversità.
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Ultimo aggiornamento: 20/01/2025 11:16:46