“Qualche decennio di lavoro premiato, molte notti insonni a perfezionare le preparazioni, ma alla fine arrivano risultati che ripagano della fatica e dell’attesa”.
Luca Infantolino, pasticcere originario di Chiesa in Valmalenco, con attivitá a Poggiridenti, commenta così l’iscrizione del suo nome e della sua azienda - Il
Pasticcio - nella prestigiosa guida del Gambero Rosso a cui era già approdato lo scorso anno.
Allora la notizia rimase circoscritta, ma questa volta la presenza del valtellinese fra le pagine della Guida Gambero Rosso Pasticceri e Pasticcerie edizione 2025 non è sfuggita ai suoi clienti ed estimatori anche in ragione del fatto che la selezione é decisamente di livello, se é vero, come è vero, che solamente due pasticcerie della provincia di Sondrio sono fra le 660 menzionate nella “bibbia del dolce”.
Tre le classifiche contenute nel volume, per altrettanti livelli differenziati: una torta, due torte, tre torte; categoria, quest’ultima, piu ristretta e rappresentante il top del settore in Italia.
Il Pasticcio figura con onore nella seconda classifica, con un punteggio di 80 a fronte di un range che va da un minimo di 75 ad un massimo di 100 punti.
Una conferma, dopo il debutto del 2024, che vede un consolidamento dei risultati ottenuti sia nella pasticceria intesa come prodotto, sia nel servizio e nella location; la valutazione più alta, 65 punti, premia l’ottima performance in laboratorio, ma altrettanto brillanti - rispettivamente 7 e 8 punti - i risultati per la gestione del cliente e l’ambiente nel suo insieme.
Luca Infantolino, valtellinese di madre e siciliano di padre, tiene a sottolineare il lavoro di squadra, ma il successo più grande, ammette, è la capacità di soddisfare il palato dei clienti.
Sette dipendenti, con solida componente familiare al proprio interno, Il Pasticcio - ancor prima dell’ambito e autorevole riconoscimento giunto dal Gambero Rosso - ha costruito la propria fama sui lievitati conquistando una consolidata clientela locale ma anche di passaggio o proveniente da altre zone, non di rado appositamente per fare colazione: ad esempio, cresce il numero dei clienti svizzeri che arrivano dalla Valposchiavo per cappuccio e croissant.
“La pasticceria è un mondo sconfinato, eccellere in tutto dalla cioccolateria alle torte non è facile; per questo mi sono specializzato in diverse direzioni ma
facendo scelte precise - spiega il titolare - seguendo il mio grande amore e la mia vocazione, cioè la lievitazione; da oltre dieci anno studio e sperimento, seguendo anche corsi specifici, la lavorazione e l’impiego del lievito madre”.
Competenze che vanno oltre le mode: negli ultimi vent’anni è cresciuta la conoscenza di questo elemento, tanto che oggi molti lo usano e moltissimi lo pubblicizzano; ma saper usare quello “vivo” richiede grande preparazione e moltissima esperienza.
L’essenza della ricerca pluridecennale condotta in questo campo da Infantolino è tutta racchiusa nelle sedici varietá di croissant disponibili in pasticceria dal
primo mattino e spesso finite molto prima dell’ora di pranzo; naturalmente, come tutti i prodotti freschi, il riassortimento arriva solo il giorno dopo, data la
lavorazione lunga e meticolosa, fatta di precisione in ogni minimo dettaglio, dai tempi di riposo alle temperature.
“Questi riconoscimenti prestigiosi sono strumenti formidabili proprio per mettere in luce la qualità delle materie prime e dei processi di lavorazione; discorso che vale, a maggior ragione, per colombe e panettoni, prodotti che reclamano un instancabile lavoro di perfezionamento verso l’eccellenza come riscontro puntualmente nei concorsi nazionali a cui partecipo”.
Intanto l’innovazione, sempre in primo piano, fa l’occhiolino al territorio: il panettone sarà certamente tradizionale e per le festività torneranno anche albicocca, cioccolato e pistacchio ma la novità dell’anno sarà l’inedita versione “mela con caramello”.