Lavori Consiglio Alto Adige
12/03/2025 21:00
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La sessione di marzo dei lavori del Consiglio della provincia autonoma di Bolzano si è aperta, dopo una breve interruzione per concordare l’andamento dei lavori della settimana, con la trattazione delle interrogazioni su temi d’attualità.
Ricordando l’approvazione a grande maggioranza, nel settembre 2017, della mozione 745/17 al fine di creare posti di lavoro attrattivi nelle zone rurali, con particolare riferimento a quelli dell’amministrazione provinciale, tenendo conto di criteri come la debolezza strutturale e lo sviluppo demografico nella scelta del luogo in cui trasferire gli uffici, creando i presupposti per il trasferimento di un numero maggiore di posti di lavoro altamente qualificati e dislocando futuri uffici e istituzioni nelle zone rurali, a meno che non risulti assolutamente utile e necessario insediarli nel capoluogo, Josef Noggler (SVP) ha chiesto se sono state avviate iniziative in questo senso e con quale risultato, nonché se la Giunta ritiene che ne siano necessarie ulteriori. Il presidente della Provincia Arno Kompatscher ha riferito di “numerose iniziative adottate”, a partire da homeworking e smartworking, e ha fatto riferimento a un sondaggio sulla location del co-working effettuato nel 2022. Il primo progetto in merito della Giunta è a Brunico, si chiama Let’s Co, ed è stato creato in risposta alla chiusura della linea ferroviaria; altri ne sono stati istituiti, rafforzando inoltre il centro di intermediazione lavoro. L’areale di Silandro potrebbe essere adatto a progetti di co-working a livello provinciale. Noggler ha replicato che dovrebbero essere gli uffici a venir trasferiti nei singoli comprensori, ma forse manca la volontà di farlo. Kompatscher ha chiarito che a questo scopo si punta molto sulla digitalizzazione, anche a fronte del fatto che il personale è poco anche per le esigenze attuali. Un grande progetto è myCivis, finanziato con i fondi PNRR; ci sono poi i colloqui via video.
Riferendo che il Comune di Brunico aveva elaborato nel 2024 quello che è risultato essere il primo Piano di sviluppo comunale di un comune sudtirolese poi approvato dalla Giunta, nonché il fatto che nella seduta del 15 gennaio scorso il Consiglio provinciale ha approvato all’unanimità la mozione che prevedeva la trasmissione ai Comuni di Brunico, Gais e Campo Tures lo studio aggiornato ‘ferrovia della Valle Aurina’, affinché potesse essere discusso con i cittadini e i Consigli comunali ed inserita nei Piani di sviluppo comunale, Bernhard Zimmerhofer (Süd-Tiroler Freiheit) ha chiesto se il progetto della ferrovia della valle Aurina è stato integrato nel piano del Comune di Brunico e, in caso contrario, perché no. L’ass. Peter Brunner ha chiarito che il progetto della ferrovia non è integrato nel Piano di sviluppo comunale, in quanto la valutazione tecnica è antecedente la delibera. Questo però non significa che non si passi a una fase successiva e che non si possa procedere con i lavori necessari. Zimmerhofer ha chiarito che dei fondi PNRR sono disponibili ancora i ⅔, e invitato a fare delle valutazioni prima che vengano messi a disposizione per il riarmo.
Paul Köllensperger (Team K) ha fatto riferimento agli 878,160 € forniti come contributo pubblico per la costruzione del Rifugio Passo Santner, sorto su una particella del Rosengarten venduta a un imprenditore privato per una cifra minima, e alla richiesta di ulteriori contributi per 360.000 € destinati alla seconda parte della ricostruzione del rifugio; ha quindi chiesto se sono effettivamente previsti ulteriori pagamenti, di ottenere un riassunto di tutti i finanziamenti ottenuti dall’imprenditore per il citato rifugio, nonché se questi ha fatto ulteriori richieste. L’ass. Luis Walcher ha elencato varie somme, tra cui i citati 878.000 per la costruzione e 360.000 € per ulteriori lavori.
Riferendosi all’invito mandato dall’ass. Christian Bianchi, tramite il proprio ufficio stampa di Giunta, in qualità di commissario di Forza Italia, a una conferenza stampa con i politici di FI Gasparri e Tosi in vista delle prossime elezioni comunali, Brigitte Foppa (Gruppo verde) ha chiesto tra l’altro se tale conferenza stampa è espressione della Giunta o un’iniziativa partitica relativa alle comunali, se si tratta del secondo caso perché risulta coinvolto l’ufficio stampa della Provincia e si riporta il logo dell’amministrazione provinciale, se il sig. Bianchi ha dato questo incarico come assessore. Secondo L’ass. Christian Bianchi si è trattato di un banale errore, ovvero uno scambio delle caselle di stampa ufficiali con quelle di partito: una comunicazione di partito è partita con quella di assessore, l’Ufficio stampa provinciale non è stato coinvolto. Foppa ha chiarito che la comunicazione era uscita dall’ufficio stampa del Dipartimento col logo della Provincia, Bianchi ha ribadito che era stata usata la casella sbagliata.
Un unico direttore gestisce in tutti gli ospedali Anestesia e Rianimazione, solo a Bolzano li si vuole unire nel servizio aziendale EMAR- Emergenza Medica Anesteria e Rianimazione, un reparto enorme: lo ha riferito Sandro Repetto (Partito Democratico) evidenziando che per gli specialisti si tratta di un grave errore, con l’Anestesia di Bolzano sotto pressione e la relativa programmazione dei turni non adeguatamente pianificata. Egli ha quindi chiesto, tra l’altro, perché a Bolzano si aggrega all’Emergenza l’Anestesia, che ha carichi di lavoro molto superiori degli altri ospedali, come sono stati pesati gli orari e carichi di lavoro di tutti i medici, per fare in modo che fossero equilibrati tra colleghi, se è vero che già a settembre i guadagni di alcuni medici sfiorano i 240.000 euro, sommando stipendio e straordinari e che alcuni medici dipendenti hanno effettuato/effettuano, fuori orario di lavoro, turni in Emergenza di alcuni giorni. L’ass. Hubert Messner ha risposto che attualmente a Bolzano ci sono tre strutture complesse, anestesia, medicina intensiva, EMAR; a causa della carenza di personale, esse si aiutano l’una con l’altra, pertanto l’intenzione di unirle è per avere sinergie organizzative e rendere più interessanti i posti di lavoro: si tratta quindi non di un errore, ma di una grande opportunità. In quanto a i carichi di lavoro, i direttori delle unità operative ne tengono conto e cercano di distribuirli adeguatamente. Nel 2024 solo due medici di Sar1 ed emergenza hanno superato il limite di 240.000 €. le corse quotidiane dell’automedica sono tra le 15 e le 20, l'utilizzo dei gettonisti avviene secondo le norme. Repetto ha precisato che il futuro primario avrà una grande potere, e ribadito che il fatto che due medici abbiano già superato il limite di 240.000 € dimostra che il problema esiste.
Durante una recente riunione sul tema delle manifestazioni di Carnevale, tenutasi a Caldaro, un maresciallo dei Carabinieri ha dichiarato che in futuro, durante le grandi sfilate festive, a inizio e fine corteo dovranno esserci dei camion (ad esempio, autocisterne dei Vigili del Fuoco) a tutela della popolazione: lo ha riferito Jürgen Wirth Anderlan (JWA Wirth Anderlan) domandando tra l’altro se questa disposizione vale per tutto l'Alto Adige e se esiste già un documento ufficiale a riguardo, su quale base è stata presa questa decisione, a cosa attribuisce il governo provinciale l’aumento del rischio di terrorismo a livello europeo - che ora evidentemente riguarda anche l'Alto Adige. L’ass. Ulli Mair ha detto che i Carabinieri hanno riferito della proposta di una sfilata di carnevale al centro di Caldaro voluta dai cittadini: a una riunione antecedente l’evento, il locale comandante dei Carabinieri aveva fatto presente le autorizzazioni da richiedere. Alla fine la sfilata non c’era stata; le misure di sicurezza vengono definite sempre caso per caso. Personalmente, ritiene che il numero di attacchi terroristici sia aumentato per voida di immigrazione e conflitti, anche per via di gruppi organizzati: una politica di immigrazione più restrittiva diminuisce i problemi di radicalizzazione in Europa; è necessaria una politica della sicurezza attiva e proattiva, le misure preventive sono fondamentali a prescindere da un rischio concreto. L’Alto Adige non è particolarmente a rischio, ma la possibilità che ciò avvenga c’è ovunque.
Poiché, a seconda del Comune, esistono molte ambiguità e incertezze riguardo la gestione degli affittacamere privati, Andreas Colli (Wir Bürger – Noi cittadini - Nëus Zitadins ha chiesto se è possibile affittare appartamenti ammobiliati per vacanze nel caso in cui si tratti di un appartamento situato sulla stessa particella edilizia dell'appartamento per il quale è stata rilasciata la concessione, con lo stesso proprietario e mantenendo invariato il numero di posti letto per gli ospiti, nonché se è possibile in tal caso trasferire la concessione rilasciata per una parte materiale interna attuale a un'altra parte materiale. L’asss. Luis Walcher ha ricordato l’obbligo di presentare la SCIA al Comune con il numero di posti letto, che possono essere spostati solo nella stessa unità.
Le entrate 2024 del Trasporto Pubblico Locale di persone sono state l’oggetto dell’interrogazione con cui Thomas Widmann (Für Südtirol mit Widmann), ipotizzando delle perdite in quest’ambito a seguito del mancato funzionamento per mesi delle macchine obliteratrici, ha chiesto a quanto ammontano tali entrate nelle diverse categorie e a quanto ammontavano, a confronto, nel 2023 nelle stesse categorie. L’ass. Daniel Alfreider ha chiarito che complessivamente le entrate ammontavano a 44,6 mio senza la ferrovia, IVA esclusa; ha poi citato le singole voci per il 2023, per un totale di 41,19 mio. €.
La Corte Costituzionale ha ripetutamente confermato il principio di base secondo cui le Regioni e le Province autonome non hanno alcuna competenza legislativa in materia di profilassi a livello internazionale, e ciò vale anche per le norme degli enti territoriali autonomi che si limitano a copiare al cento per cento le norme statali: lo ha detto Renate Holzeisen (Vita) intervenendo sul tema irrogazione e riscossione delle sanzioni Covid senza la competenza provinciale e ricordando che la Provincia di Autonoma Bolzano, tramite il Servizio Alto Adige Riscossioni, sta attualmente richiedendo agli altoatesini il pagamento delle sanzioni Covid inflitte loro dalla Provincia autonoma di Bolzano senza alcuna competenza provinciale, ovvero con abuso d’ufficio, ad esempio per non aver indossato la mascherina all'aperto. La consigliera ha chiesto all’assessore competente se ritiene compatibile con la rielaborazione delle misure prese durante la pandemia che la Provincia autonoma di Bolzano incarichi espressamente il servizio Alto Adige Riscossioni di continuare a riscuotere le sanzioni Covid inflitte dalla Provincia stessa senza avere la relativa competenza, se è al corrente che perfino il Ministro della Salute tedesco Lauterbach, ha da tempo dichiarato pubblicamente che l'uso delle mascherine all'aperto fosse una misura inutile, perché si insiste sulla riscossione di sanzioni irrogate dalla Provincia autonoma di Bolzano senza competenza e perché la Provincia autonoma di Bolzano non aspetta almeno la decisione della Corte Costituzionale, che si pronuncerà nuovamente, questa volta sulla questione della competenza provinciale in merito all'irrogazione delle sanzioni per il mancato utilizzo della mascherina all'aperto, dopo l'udienza del 10 giugno 2025. Il presidente della Provincia Arno Kompatscher ha chiarito che alla domanda 1 era già stata data risposta più volte: le sanzioni irrorate dalla Provincia sono state emesse in funzione della normativa esistente per il contenimento della pandemia, cui la Provincia doveva attenersi - nonostante ci siano procedimenti, il cui esito ancora non è noto. Holzeisen ha ribadito che la Consulta aveva più volte ribadito che le sanzioni erano state erogate senza avere la competenza, ma il presidente non lo vuole ammettere. Ha quindi chiesto al presidente stesso se ritiene sensato, per la rielaborazione delle misure prese durante la pandemia, chiedere ancora queste sanzioni. Kompatscher ha ribadito la necessità di attenersi alle leggi, sulla base del principio dello Stato di diritto. Nell'ambito della rielaborazione, si valuterá quali misure hanno funzionato e cosa no.
Riferendosi alla selezione interna all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli per la nomina di 3 posizioni organizzative degli ambiti "Personale", "Amministrazione" e "Accise, Dogane e Giochi" presso l’Ufficio dei Servizi Tecnici e Generali della Direzione Territoriale Trentino-Alto Adige, e segnalando che per le cosiddette posizioni dirigenziali POER (Posizioni Organizzative di Elevata Responsabilità) nei settori "Amministrazione" e "Accise, Dogane e Giochi" della Direzione Territoriale Trentino-Alto Adige possono candidarsi tutti i funzionari italiani impiegati presso l'Agenzia senza che sia richiesto alcun attestato di bilinguismo, Andreas Leiter Reber (Freie Fraktion) ha domandato se la Giunta non ravvisa in questa procedura una violazione dei principi di proporzionale e bilinguismo garantiti dallo Statuto, se essa ha già avviato ricorso contro il relativo provvedimento, e quali passi legali intende avviare, come intende muoversi per evitare casi simili in futuro. Il presidente della Provincia Arno Kompatscher ha riferito che la Giunta sta verificando la procedura e il rispetto dello Statuto e del DPR 752/21976; se ci dovessero essere violazioni, la Giunta farà ricorso; l’esecutivo si occupa di ogni fatto che comporta una violazione dello Statuto. Leiter Reber ha replicato evidenziando l’importanza dei controlli sul rispetto del bilinguismo.
In Alto Adige vi sono attualmente 44 siti Natura 2000 per un totale di 150.047 ettari, pari al 20,3% della superficie provinciale; hanno lo scopo di preservare gli habitat naturali, per raggiungere il quale è necessario conciliare l’utilizzo di questi siti e la tutela della natura: secondo Franz Locher (SVP), è proprio su questo punto che le opinioni sono discordanti, poiché le nuove misure previste limitano sostanzialmente il lavoro degli agricoltori nelle aree interessate, privandoli in alcuni casi dei loro mezzi di sostentamento. Egli ha quindi chiesto se i Comuni interessati e il Bauernbund sono stati coinvolti nella revisione dei criteri per i siti Natura 2000, che effetto avranno i pareri negativi dei Comuni, quale riduzione del patrimonio zootecnico e quali relative perdite economiche sono previste in futuro e quali sono le tempistiche per l’implementazione.L’ass. Peter Brunner ha fatto riferimento a una delibera di fine 2024 ai fini della rielaborazione, necessaria per via di una procedura contro l’Italia avviata dalla UE, cui era seguita una richiesta di revisione da parte del Ministro competente. Non si tratta di nuovi criteri, ma di obiettivi, per la cui definizione sono coinvolti uffici provinciali, la Giunta attuale e quella precedente. i sindaci sono stati coinvolti nel 2024 e avevano 60 giorni per una presa di posizione: un termine che sarà ampliato. Incontri ci sono stati anche con il Bauernbund. La Commissione Natura e paesaggio affronterà la tematica considerando anche i rilievi dei sindaci, poi la giunta deciderà. La riduzione del patrimonio zootecnico non è una delle misure proposte. Non è possibile dire quante aziende sono coinvolte. Locher ha evidenziato l’importanza dell’allevamento e chiesto di verificare le criticità dei siti Natura 2000 per cercare soluzioni utili con le persone coinvolte.
Ricordando che l’assessore competente aveva spiegato, relativamente al'attuazione della mozione 409/15 sul tema “Campionato dei mestieri comune dell’Euregio Tirolo Alto Adige Trentino”, che a suo parere l’APA-LVH, quale rappresentanza ufficiale per la partecipazione dell'Italia ai campionati mondiali delle professioni presso gli organi competenti di Worldskills, dovrebbe presentare una richiesta specifica e che, a tale riguardo, sarebbero stati condotti ulteriori colloqui, Bernhard Zimmerhofer (Süd-Tiroler Freiheit) ha chiesto se è stata inoltrata una richiesta specifica agli organi competenti di Worldskills e, se sì, con quale risultato, se no, perché. La partecipazione a tali campionati è passata sotto la regia della Camera di commercio, ha chiarito l’ass. Marco Galateo, pertanto non aveva potuto ricostruire se era stata presentata una richiesta. La Camera di Commercio ha assunto competenze al competenza dal 2024 ed è accreditata come ente di competenza nazionale, la partecipazione come Euregio non è possibile in quanto concessa alla regione o agli Stati. I vincitori acquisiscono il diritto di rappresentare il paese di provenienza ai concorsi internazionali, quindi l'ammissione di rappresentanti Euregio comporterebbe delle sovrapposizioni in caso di vittoria. Ciò che è invece possibile è invitare rappresentanti di altri Stati: la Provincia di Bolzano potrebbe invitare artigiani del Tirolo, che però in caso di vincita sarebbero vincitori con il nome dello Stato che si accredita. Il campionato è stato recentemente presentato al Min. Urso, la collaborazione con altri Stati sarebbe interessante. Zimmerhofer si è rammaricato che non si facessero passi avanti nonostante la richiesta ci fosse da anni. Si sarebbe dovuto ratificare il protocollo aggiuntivo di Madrid. 13.17. Sottolineando l’importanza di ascolto, comunicazione e rispetto nell'ambito dell’assistenza medica, Franz Ploner (Team K) ha quindi riferito del caso di una bambina portata al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Bressanone, su consiglio del medico di base, a causa di una febbre alta persistente (40,5 gradi), e del confronto della madre con la pediatra di turno, di madrelingua italiana, che non era stata in grado di spiegarle diagnosi o terapia in tedesco, le si era rivolta in maniera sprezzante consigliandole di comprare una bilancia e aveva rilasciato un referto rivelatosi in seguito contenente informazioni errate. Il consigliere ha quindi chiesto, tra l’altro, perché l'Azienda Sanitaria dell'Alto Adige non è in grado di fornire un mediatore linguistico in situazioni linguisticamente difficili e se sono previste misure al riguardo, perché l'Azienda Sanitaria non mette a disposizione programmi di traduzione elettronica come strumento di supporto, se esistono regole di condotta per il personale e quanti dipendenti dell'Azienda Sanitaria sono attualmente privi dell'attestato di bilinguismo.L’ass. Hubert Messner ha detto di essere a conoscenza del caso, e che l'ospedale di Bressanone aveva avviato delle misure; la situazione linguistica è difficile e normalmente viene risolta da un team e da organizzazioni preposte, c’è un accordo con un#agenzia di medicazione linguistica e culturale che lavora in moltissime strutture e fornisce questo servizio in caso di necessità. La SABES sta pensando a programmi di traduzione elettronica, attualmente ci sono varie licenze per determinati utenti ulteriori ne sono previste nel 2025. Nel codice di comportamento dei dipendenti è previsto l'uso della madrelingua dle paziente e un linguaggio semplice. I contratti sono prolungati per un massimo di 3 anni se il personale prova di seguire costi linguistici, a meno di esigenze di servizi inderogabili. Attualmente sono 449 i dipendenti SABES senza attestato di bilinguismo. Ploner ha chiarito che il codice va bene, ma forse bisogna introdurre i dipendenti a tale codice.
Di recente, le quattro organizzazioni turistiche Bressanone, Gitschberg-Jochtal, Chiusa e dintorni e Naz/Sciaves hanno intrapreso un'iniziativa per l'internazionalizzazione delle destinazioni, lanciando il marchio comune "Bressanone-Dolomites": li ha ricordato Madeleine Rohrer (Gruppo verde) definendolo “un colpo audace”, considerando che Bressanone è notoriamente all'ombra delle torri del duomo e Chiusa ai piedi del Monastero di Sabiona. Naz-Sciaves e Gitschberg, invece, sono più vicini agli abitanti della Zillertal che alle "Montagne Pallide", e aggiungendo che il tentativo ha allarmato le associazioni turistiche della Val Gardena, che giustamente protestano contro questo tentativo di appropriazione, sostenendo che la qualifica di Patrimonio Mondiale Naturale Dolomiti si applica solo all’area centrale. La consigliera ha quindi chiesto, tra l’altro, se questo utilizzo del nome "Brixen Dolomites" per le destinazioni periferiche della Valle Isarco è ammissibile e se la Giunta e IDM interverranno per chiarire la questione. L’ass. Luis Walcher ha risposto che era stata esclusa la registrazione delle Dolomiti come marchio, che quindi non è tutelata; tuttavia è necessario perseguire un approccio autentico: una nota dell’ufficio legale ha spiegato esattamente come usare questo marchio, la Giunta si confronterá con la IDM per un regolamento. Rohrer ha ribattuto quindi che se anche Merano si definisse “nelle Dolomiti" IDM non potrebbe fare nulla, e l’ass. Walcher ha ammesso che dal punto di vista giuridico non si puó intervenire.,
Il Comitato Provinciale per le Comunicazioni ha, tra gli altri, il compito di vigilanza della parità di trattamento di tutti i candidati e partiti da parte dei media nelle campagne elettorali e di correttezza in TV nell’ambito della par condicio: lo ha ricordato Sandro Repetto (Partito Democratico) evidenziando che il vicepresidente del Comitato, nonché vicedirettore CNA, ha partecipato agli incontri del centro-destra in rappresentanza di Claudio Corrarati, presidente CNA uscente e candidato sindaco a Bolzano per il centro-destra. Egli ha quindi chiesto se il Comitato di garanzia potrà assolvere i propri compiti, con equilibrio, pluralismo ed equità stante queste il doppio ruolo del vicepresidente o se tale situazione non può invece dare luogo a traffici di influenze in contrasto con il ruolo di garanzia e, se così è, se l’assessore competente ne chiederà le dimissioni dal ruolo di vicepresidente del Comitato. Il presidente della Provincia Arno Kompatscher ha riferito che la presidente Judith Gögele aveva comunicato che Felice Espro si era dimesso dal mandato; Repetto ha appreso atto delle dimissioni, “naturalmente successive a questa interrogazione”, e ha auspicato un comportamento rispettoso da parte dei prossimi titolari della carica.
Per raggiungere gli obiettivi climatici, la Giunta provinciale punta su centrali idroelettriche di pompaggio, pannelli solari o anche agri-fotovoltaico, ma esiste già un'infrastruttura che potrebbe produrre energia aggiuntiva nei mesi invernali: lo ha detto Jürgen Wirth Anderlan (JWA Wirth Anderlan) riferendosi ai consorzi di irrigazione, che attualmente possono produrre energia elettrica attraverso i canali di derivazione dell'acqua per scopi agricoli solo durante il periodo vegetativo, cioè da marzo a ottobre, che sono però i periodi in cui gli impianti fotovoltaici producono meno energia a causa della minore intensità solare. Egli ha quindi chiesto perché ai consorzi di irrigazione non è consentito produrre energia nei mesi invernali e se la Giunta sta valutando un’estensione delle concessioni in questo senso. L’ass. Peter Brunner ha fatto riferimento al doppio utilizzo delle derivazioni, di cui il principale è quello per l’irrigazione; l’estensione del periodo a tutto l’anno non è possibile in base alla legislazione attuale, né è sostenibile, in quanto già oggi nei mesi invernali la portata di acqua è minima. Wirth Anderlan ha ribattuto che non ci sarebbe alcuno svantaggio per l’agricoltura, e l’ass. Brunner ha chiarito che il bacino d’utenza dovrebbe aumentare da 2 a 4 l/s, il che ridurrebbe la risorsa idrica.
Negli ultimi anni sono state annunciate con grande enfasi misure per rafforzare l'assistenza sanitaria territoriale: nell'ambito del PNRR, dovrebbero essere create centrali operative territoriali, Case delle comunità, assistenza domiciliare e un nuovo concetto di Ospedali di comunità: lo ha ricordato Thomas Widmann (Für Südtirol mit Widmann) affrontando il tema “fondi PNRR per la sanità: stato dell'arte e attuazione” e ricordando che dopo la firma del contratto di sviluppo istituzionale del 2022, le prime centrali operative territoriali avrebbero dovuto essere istituite nel 2024 e l'attuazione completa di tutti i progetti era prevista entro il 2026, ma che tale percorso sembra essere in fase di stallo. Egli ha quindi chiesto, tra l’altro, quante delle strutture annunciate sono state realizzate finora e quali progetti sono attualmente in fase di attuazione, se i previsti fondi PNRR sono stati completamente garantiti e stanziati e quali sono i rischi in caso di mancanza di fondi, a quanto ammontano i fondi PNRR destinati al settore sanitario in Alto Adige. L’ass. Hubert Messner ha chiarito che le centrali operative territoriali che dovevano essere attivate sono state avviate a Bolzano e Brunico, mentre gli altri progetti sono in corso. Di dieci Casa di comunità, alcune sono terminate, a Laives, Brunico e Merano procedono i lavori di costruzione. Tutti i mezzi stanziati dalla UE sono stati registrati come entrate nei vari capitoli di bilancio, e la Provincia ha messo a disposizione ulteriori mezzi; il rischio di perdere i finanziamenti è legato al non rispetto dei tempi. I fondi destinati al settore sanitario ammontano a 110 milioni €. La Ripartizione Salute è in costante contatto con il Ministero competente. Widmann ha ribattuto che la cifra gli sembrava ridotta e chiesto se si trattava di nuovi progetti o di adattamenti; l’ass. Messner ha replicato che in effetti non sono tutte nuove costruzioni.
I cosiddetti “alloggi convenzionati" sono riservati alle persone che all’inizio dei lavori di costruzione o al momento dell’occupazione dell’alloggio abbiano la residenza e il posto di lavoro da almeno 5 anni in un Comune della provincia di Bolzano: lo ha ricordato Andreas Leiter Reber (Freie Fraktion), aggiungendo che dopo la scadenza del vincolo o dopo il rimborso dei contributi per l’edilizia agevolata è possibile, previo parere positivo del Comune, richiedere presso l'Ufficio competente il nulla osta per la cancellazione del vincolo. Egli ha quindi chiesto quante domande di rinuncia ai contributi di edilizia agevolata per il recupero convenzionato sono state presentate nel 2024 e in ciascuno degli anni precedenti fino al 2014 e quanti nulla osta per la cancellazione del vincolo sociale sono stati rilasciati dall’Ufficio Programmazione dell'edilizia agevolata nel 2024 e quanti per ciascuno degli anni precedenti fino al 2014, per ciascun Comune. L’ass. Ulli Mair ha risposto che non c’era stato il tempo necessario per raccogliere tutti i dati, che avrebbe inviato per iscritto. Leiter Reber ha detto che spesso le risposte a interrogazioni vengono date al giorno limite, ed è per questo che si sceglie il mezzo delle interrogazioni di attualitá.
Poste Italiane sta pianificando di ritirarsi dal servizio postale universale a partire dal 2026 a causa della crescente digitalizzazione e della diffusione capillare della posta elettronica certificata: lo ha riferito Bernhard Zimmerhofer (Süd-Tiroler Freiheit) aggiungendo che l'Italia vuole digitalizzare l’amministrazione il più possibile, motivo per cui la posta elettronica certificata (PEC) verrà resa obbligatoria per le aziende e i privati, con la scomparsa di raccomandate e gli atti giudiziari finora gestiti dalle Poste. Egli ha quindi chiesto se la Giunta è a conoscenza dei piani di Roma e quali conclusioni ne trae, nonché se il contratto tra Giunta provinciale e Poste Italiane continuerà a rimanere in vigore a queste nuove condizioni. Il presidente della Provincia Arno Kompatscher ha chiarito che era stata chiesta una presa di posizione alle poste, che sarebbe stata riferita. da contratto, certi servizi in provincia di Bolzano devono restare in vigore: per esempio, al contrario che in altre regioni, la posta va consegnata tutti i giorni. Va comunque considerato se è sensato mantenere un contratto quando le forme di comunicazione stanno cambiando; si potrebbe anche risparmiare Al momento, si è del parere che il contratto vada mantenuto. Dal contratto si sarebbe dovuto recedere giá da tempo, ha detto Zimmerhofer, per via degli scandali che non ci sono stati. In Danimarca il servizio non c’è più e sarà così anche in Germania. Ricordando che la Regione Trentino-Alto Adige cederà la sua quota del 17,5% della Mediocredito, mentre l'Alto Adige manterrà per il momento la sua quota del 17,5%, e che con la vendita delle quote della regione le province di Bolzano e Trento cedono di fatto la maggioranza in Mediocredito, Paul Köllensperger (Team K) ha sostenuto che Mediocredito potrebbe essere un'opportunità per creare un sistema finanziario pubblico ragionevole in collaborazione con Euregio+., una banca per la ricostruzione (Kfw) per l'economia altoatesina per rafforzare i circuiti regionali, per poter lavorare anche con l'equity, per rafforzare la struttura del capitale delle imprese private e renderle bancabili. Euregio+, Mediocredito, NoiTechpark e l'Università di Bolzano, in collaborazione con il private equity, potrebbero creare un ecosistema che avrebbe enormi benefici economici per la provincia. Egli ha chiesto pertanto se la Giunta intende acquistare il 17% della Regione, nel caso in cui dovesse essere ceduto a un prezzo vantaggioso e, se no, perché la Provincia non vende anche la sua quota insieme a quella della regione, dato che la perdita della maggioranza delle quote pubbliche svaluterebbe la quota rimanente della Provincia. È proprio la Corte dei Conti che ha richiesto di non avere la maggioranza come enti pubblici, ha chiarito il presidente della Provincia Arno Kompatscher. C’era un progetto, ma è mancato un parere positivo della Banca d’Italia perché mancava una definizione chiara della governance, e per cedere quote c’è bisogno del parere della Banca d'Italia. Adesso ci sarà un’asta e c’è un diritto di prelazione da parte dei soci. Köllensperger ha ribattuto che la Banca d’Italia non aveva detto che un ente pubblico non potesse partecipare in maggioranza, ma che la banca doveva essere stabile, e non sempre bisogna fare ciò che dice la Corte dei Conti. se non si riesce ad acquisire , allora meglio vendere il 17%. Kompatscher ha chiarito che anche così si ottengono degli introiti che portano a plusvalenze, e anche una quota piccola è strategica.
Il 7 febbraio scorso, l'SVP ha inviato un comunicato stampa in cui prende le distanze dall’AFD e dalle posizioni estremiste dell'FPÖ e in cui affronta il crescente estremismo politico in altri Stati europei come la Slovacchia e la Francia: lo ha ricordato Brigitte Foppa (Gruppo verde), aggiungendo che, tuttavia, l'SVP chiude spesso un occhio quando si tratta del proprio partner di coalizione, tanto che solo tre giorni dopo aver inviato questo comunicato, il Vicepresidente della Provincia Galateo ha partecipato a una fiaccolata del Comitato 10 Febbraio, dove era al fianco di estremisti della destra come l'ex consigliere comunale di CasaPound Maurizio Puglisi Ghizzi. Ritenendo che fosse stata oltrepassata la linea rossa, la consigliera ha chiesto se la Giunta era informata di tale partecipazione e se considera che la presenza di uno dei suoi componenti alle iniziative organizzate da un movimento di estrema destra sia compatibile con i principi democratici, quali misure intende adottare la Giunta nei confronti del Vicepresidente Galateo per chiarire la sua posizione in merito, se la linea rossa evocata dal presidente Kompatscher è stata oltrepassata, cosa distingue distingue i post-fascisti di Fratelli d'Italia dai loro omologhi in Germania e Austria in termini di contenuti. Il presidente della Provincia Arno Kompatscher ha chiarito di essere stato informato successivamente, e che la Giunta non considera questo compatibile coi principi democratici; ci sono stati chiarimenti da parte del vicepresidente: la partecipazione è stata un errore. Questo non deve avvenire in futuro. Nel programma di coalizione ci si è distanziati da tutte le posizioni estremiste, sia quelle straniere sia quelle del partner di coalizione. Ci sono differenze tra AfD/FPÖ e FdI, meno rispetto a Salvini. Foppa ha replicato che adesso è chiaro, anche ai cittadini, che in casi come questi non succede niente. Qualcuno della giunta ha marciato con CasaPound, che è diverso da stare in piedi vicini: dire che non succederà più non è sufficiente. Solo ora che la Lega non è più in giunta, Kompatscher si distanzia da Salvini.
Facendo riferimento alla penalizzazione di Bolzano per quanto riguarda gli assegni di cura, Sandro Repetto (Partito Democratico) ha segnalato che l’indice di vecchiaia in Provincia è pari a 131,8 e a Bolzano è del 173,1 - il 30% in più; Bolzano ha meno posti letto in RSA rispetto alla media provinciale, diversi sono chiusi per mancanza di personale; i team di valutazione sono carenti, specie a Bolzano, dove i tempi di attesa sono di 7 mesi, mentre in Val Pusteria e in Valle Aurina di 1 mese; ha ricordato poi che in casi gravi viene dato d’ufficio il 3° livello per un anno e che il sistema è in crisi, tanto che vengono richiamati infermieri a riposo. Egli ha quindi chiesto, tra l’altro, a partire da quando la Provincia sarà in grado di gestire questo settore in tempi certi, se dopo la concessione d’ufficio si appura che non sussistevano le condizioni, chi risponde dell’eventuale danno, quanti sono i team di valutazione negli 8 comprensori. L’ass. Rosmarie Pamer ha chiarito che si sta lavorando per riuscire ad attuare le misure sotto una forte pressione, e ha riferito che a Bolzano e nel Burgraviato mancano 2 team. I tempi d’attesa sono diversi, a livello provinciale la media nel 2024 è di 5,3 mesi inclusi i 60 gg per l’elaborazione della domanda. per le posizioni vacanti a Bolzano e Merano ci sarà a breve un concorso, con gli standard attualmente previsti non è possibile effettuare maggiori valutazioni; la mancanza di personale è un problema comune europeo. Repetto ha rilevato l’esistenza di carenze e ritardi, e che Bolzano soffre maggiormente di altri comprensori - per intervenire è necessario avere tutti i dati disponibili.
Ultimo aggiornamento:
11/03/2025 21:55:21