Vione (Brescia) - Forti dell’esperienza maturata in questi anni con VioneLab (Vione Laboratorio Permanente), dal cui contesto è nato il Premio Architettura minima nelle Alpi assegnato nel mese di aprile 2024 (con l’adesione di oltre 80 progetti da tutto l’arco alpino), ora è l’intera Valle Camonica a diventare protagonista di un vero e proprio Festival dedicato all’architettura di tutto il territorio montano su scala nazione. Ciò è possibile grazie alle risorse del Ministero della Cultura – Direzione Generale Creatività Contemporanea, che per la terza edizione del Festival Architettura ha ritenuto meritevole il progetto presentato dalla Comunità Montana di Valle Camonica: il Festival all’insù, che si terrà dal 4 al 12 aprile 2025.
All’interno di questa prestigiosa cornice trova spazio il nuovo Premio di architettura Abitare minimo in montagna. Il Premio è dedicato a progetti di qualità realizzati nelle aree montane italiane, caratterizzati da un ridotto impatto volumetrico e da minimo consumo di suolo ed energie, capaci di rigenerare contesti decentrati. Termine ultimo per la presentazione dei progetti: lunedì 16 dicembre 2024. I progetti ritenuti meritevoli di segnalazione saranno oggetto di un catalogo dedicato e di una mostra itinerante, che verrà esposta anche presso le sedi dei partner esteri di progetto (Chur-CH, München-D, Bled-SLO). Inoltre, durante il Festival in aprile, i progettisti avranno modo di presentare le proprie opere.
Molto più che una seconda edizione
Il Premio Abitare minimo in montagna presenta alcuni elementi in continuità con il Premio Architettura minima nelle Alpi, che ha portato alla tre giorni ABITARE COMUNITÀ (5-7 luglio 2024, VioneLab). Forte di queste esperienze, il nuovo concorso prevede anche delle caratteristiche distintive.
A differenza dell’edizione precedente, il Premio Abitare minimo in montagna non si limita alla zona delle Alpi. Come suggerito dal nome, esso invece accoglie progetti realizzati su tutto il territorio nazionale (Appennini e altre conformazioni montuose), purché rispettino la regola di collocarsi sopra i 600 metri di quota. Le sezioni sono sempre due, ma con alcune importanti differenze: non più la distinzione tra opere pubbliche e per committenti privati, quanto invece la tipologia di interventi. Oltre alle azioni di architettura minima sugli edifici e quindi sulla loro struttura esterna, la presenza della (nuova) seconda sezione permette di candidare progetti che riguardano gli interventi interni al costruito, con un occhio di particolare riguardo alle soluzioni di design.
La Giuria
La Giuria tecnica cui spetterà la selezione dei progetti è presieduta da Dario Costi (Direttore del Laboratorio di ricerca interdisciplinare Smart City 4.0 Sustainable Lab, autore delle Linee Guida per la Rigenerazione Urbana in Italia per SNA, consulente del MIT per il Piano Casa Italia) e composta da: Giorgio Azzoni (curatore scientifico di VioneLab, del Premio Architettura minima nelle Alpi 2024 e del Festival all’insù), Carla Bartolomucci (membro della Società scientifica Italiana per il Restauro dell'Architettura), Antonio De Rossi (professore ordinario di Progettazione architettonica e urbana, direttore dell’Istituto di Architettura Montana e della rivista internazionale «ArchAlp»), Federica Visconti (coordinatrice del Settore ricerche e attività della Fondazione Internazionale per gli
Alti Studi di Architettura).
Per candidarsi
Come precisato nell’Avviso in allegato, si accetteranno le candidature solo dei progetti presentati tramite sito, accedendo e compilando (entro il 16 dicembre) in ogni sua parte il form all’indirizzo https://www.festival-allinsu.it/premio/form-partecipazione/. Per informazioni è possibile consultare il sito e, eventualmente, contattare la Segreteria del Premio (e del Festival): info@festival-allinsu.it.