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L'Agenda delle Valli

Programma 73esimo Trento Film Festival

25/04/2025 20:00 - 25/04/2025 22:00
Dal 25 aprile al 4 maggio il capoluogo trentino e  pronto ad ospitare una nuova edizione del Trento Film Festival, con i suoi 126 film e i 165 appuntamenti in programma, ai quali si aggiungono oltre 100 appuntamenti del T4Future, la sezione dedicata alle nuove generazioni. È" stata annunciata per intero stamattina, durante la conferenza stampa organizzata presso Anteo Palazzo del Cinema di Milano, la programmazione di questa 73a edizione, alla presenza del presidente del Trento Film Festival Mauro Leveghi, di Angelo Schena, delegato alla cultura del Presidente generale del Club alpino italiano Antonio Montani, della direttrice della rassegna Luana Bisesti e di Mauro Gervasini, responsabile del programma cinematografico. In rappresentanza del Comune di Trento, socio del Festival, e  intervenuta anche l’Assessora alla cultura e Vicesindaca.
«Anche in questa 73a edizione il pubblico del Trento Film Festival trovera  tantissime occasioni per alzare lo sguardo e, attraverso le immagini che saranno proiettate nei cinema cittadini, avventurarsi in un’impresa che e  al contempo tra le piu  ardite e le piu  necessarie: guardare, analizzare e capire il nostro presente e quello delle “terre alte” del Pianeta, individuandone sofferenze e potenzialita , elementi di crisi e possibili soluzioni, provando collettivamente a immaginarne il futuro» ha dichiarato il presidente Mauro Leveghi. «È nell’Anno internazionale per la conservazione dei ghiacciai, voluto dall’ONU, lo sguardo non poteva non essere posto su questi giganti fragili. I ghiacciai saranno protagonisti al Festival non solo grazie alla potentissima immagine del manifesto, firmata da Sebastia8 o Salgado, ma anche attraverso alcuni film selezionati per questa edizione. Parole di speranza e di tenace resistenza ne L’unico Superstite di Stefano Floreanini, con protagonista l’ultimo ghiacciaio del Friuli Venezia Giulia, l’unico a non ritirarsi negli ultimi vent’anni. Una musica sussurrata ne Il canto del ghiaccio di Stefano Collizzolli e Paolo Ghisu, due registi trentini che hanno deciso di mettersi all’ascolto della Vedretta del La res, nel gruppo dell’Adamello, che ospita il piu  grande ghiacciaio italiano. Immagini, suoni e riflessioni che ci spingono a una presa di coscienza e a modificare profondamente comportamenti singoli e collettivi, assumendo la cultura del limite come orizzonte necessario di ogni nostra azione».
«Il Trento Film Festival e  l'evento cinematografico legato alla montagna piu  importante e piu  atteso al mondo, che ogni anno riunisce ai massimi livelli i protagonisti non solo del cinema, ma anche dell'alpinismo, dell'editoria e del teatro, per discutere i temi piu  stringenti e attuali che riguardano i territori montani», ha affermato Angelo Schena, delegato alla cultura del Presidente generale del Club alpino italiano Antonio Montani. «Per il Cai cinema e letteratura sono strumenti fondamentali per diffondere la conoscenza e il rispetto della montagna. Quest'anno a Trento proietteremo in anteprima il documentario Tra natura e quota. Giovanni Storti sopravvive alle Alpi Apuane di Giorgia Lorenzato e Manuel Zarpellon, con la presenza in sala di Giovanni Storti: e  un film girato sulle Alpi Apuane che, con leggerezza e profondita , immerge lo spettatore nella straordinaria biodiversita  di questi luoghi promuovendone la tutela. Altra chicca sara  il libro Fotogrammi in quota di Antonio Massena dedicato a tutte le Genziane d'Oro del Trento Film Festival».
C’e  gia  grandissima attesa per i tanti ospiti di una 73a edizione che si preannuncia esaltante, capace di raccontare i diversi approcci di chi frequenta la montagna nella maniera piu  eterogenea possibile. Spazio dunque ad alpinisti quali Matteo Della Bordella, Hervè Barmasse e Sean Villanueva O’Driscoll, a climbers del calibro di Maurizio “Manolo” Zanolla e Federica Mingolla, oltre che ad esploratori come Alex Bellini e a conduttrici d’eccezione quali l’ex campionessa di scherma Margherita Granbassi e Camila Raznovich. Ospite alla serata di premiazione del Premio ITAS del Libro di Montagna sara  il giornalista e scrittore Mario Calabresi, mentre durante la cerimonia di apertura interverra  l’imprenditore e attivista Michil Costa. Lo scrittore Mauro Corona e il musicista Davide Van De Sfroos saliranno sul palco dell’auditorium Santa Chiara per uno degli appuntamenti di Cincontri – rubrica ideata lo scorso anno al fine di far dialogare direttamente con il pubblico alcuni fra i principali protagonisti della rassegna cinematografica –, così  come il comico Giovanni Storti e il drammaturgo Marco Paolini.
Come anticipato a febbraio, la seguitissima sezione Destinazione... condurra  il pubblico alla scoperta dell’Argentina, territorio che ha consolidato con il Trentino un rapporto fatto di migrazioni e scambi culturali, sociali, economici ed alpinistici. Sara  l’occasione per riscoprire un Paese dalla storia affascinante, attraverso seminari ed eventi, laboratori e concerti, come quello dell’Istituto italiano di cumbia previsto per il 25 aprile al Parco Santa Chiara, pensato nel contesto delle celebrazioni per gli ottant’anni della Festa della Liberazione.

I protagonisti della 73. edizione
«Come il manifesto di quest’anno, mi piace pensare che anche il Trento Film Festival sia una sorta di bianco e nero» spiega la direttrice del Festival Luana Bisesti. «Da sempre infatti, scomodando il taoismo e il concetto di yin e yang, il Festival si muove nella la consapevolezza che ogni cosa ha in seB il seme della propria alterita : il grido di dolore del ghiacciaio di Salgado non suona quindi solo come un requiem, ma come monito e invito all’azione, che ci sprona a trovare le soluzioni ai problemi che un modello di sviluppo ormai evidentemente insostenibile ha contribuito a creare. Il bianco e il nero, la speranza e la sfiducia, la proposta e la denuncia, le storie virtuose e quelle incresciose: anche quest’anno vogliamo fornire al nostro pubblico non risposte prestabilite, ma tutti gli elementi utili ad analizzare il nostro tempo e a immaginare il futuro».
Tanti i protagonisti chiamati a raccontare al pubblico del Trento Film Festival l’Argentina, Paese ospite di quest’edizione. Hervé Barmasse e Camila Raznovich ci condurranno alla scoperta di una terra in cui alpinismo, natura e complesse dinamiche politiche si intrecciano saldamente: Argentina, il viaggio sara  una serata caratterizzata dal dipanarsi di racconti d’avventura e liberta  , in compagnia di altri ospiti speciali. Ai confini del mondo – L’alpinismo esplorativo fra Patagonia e Groenlandia e  invece l’appuntamento che vedra  dialogare l’ex schermitrice azzurra Margherita Granbassi con Matteo Della Bordella. Della Bordella raccontera  la sua vita in verticale e il suo percorso di ricerca di nuove linee su alcune delle montagne piu  belle e
 remote del mondo: dalle vette inviolate della Groenlandia, raggiunte con avvicinamento in kayak in totale autonomia, a quelle della Patagonia argentina, sulle quali ha seguito la grande tradizione dei Ragni di Lecco, con uno stile moderno e pulito. Lo stesso stile che caratterizza anche l’approccio alla montagna e all’avventura di Sean Villanueva O’Driscoll, membro della Giuria internazionale di quest’anno e insignito nel 2021 del Piolet d’Or – il “premio Oscar” dell’alpinismo – per la sua traversata in solitaria del Fitz Roy, sempre nella Patagonia argentina. Sara  lui stesso a raccontare la propria impresa in un incontro con il pubblico dal titolo The Moonwalk.
La sicurezza e il rischio, oltre che il senso del limite e il suo rispetto, saranno al centro di altri stimolanti incontri. Come Marmolada parete sud: la regina, le grandi vie e i protagonisti, serata alpinistica che andra  ad indagare gli oltre 120 anni di storia della leggendaria “parete d’argento”, raccontata attraverso le ascensioni piu  significative e le voci dei loro protagonisti, fra cui Alessandro Gogna, Maurizio Giordani, Igor Koller, Maurizio “Manolo” Zanolla e Federica Mingolla. Ma anche Enigma VI grado, un evento che vedra  tre fra i piu  giovani e promettenti alpinisti della nuova generazione – Mirco Grasso, Matteo De Zaiacomo e François Cazzanelli – dialogare e discutere in merito alla ricerca del limite nelle loro rispettive imprese.
La partecipazione speciale di don Luigi Ciotti, fondatore di Libera, arricchira  la presentazione del libro dedicato ai Sentieri Frassati: una narrazione ricca di umanita , che parte dalla vita di Pier Giorgio Frassati e da riflessioni sul suo intenso vivere, anche la montagna, verso le vette della carita  gioiosa.
Un momento speciale sara  quello dedicato alla scoperta dei vincitori della 51a edizione del Premio ITAS del Libro di Montagna. Mario Calabresi, ospite della serata, accompagnera  il pubblico in un dialogo sull’evoluzione della cultura e della letteratura nella societa  odierna, anche a fronte delle ultime notizie di attualita . Il ragno e il cowboy si preannuncia invece come una straordinaria e commovente serata di racconti, testimonianze e musica, per ripercorrere, alla presenza di diversi ospiti illustri, le vite degli indimenticabili Cesare Maestri, il “Ragno delle Dolomiti” e Rolly Marchi, eclettico giornalista ideatore del Trofeo Topolino, dedicato ai giovani sciatori.
Proprio ai piu  giovani sono infine destinate le proposte del T4Future: un programma di proiezioni, laboratori e attivita  pensato per favorire l’educazione all’immagine e promuovere tematiche legate allo sviluppo sostenibile, alla tutela dell’ambiente e all’educazione alla cittadinanza attiva, in collaborazione con tante realta  del territorio. Piu  di 100 gli appuntamenti in programma, molti dei quali realizzati nell’ambito del Piano nazionale di educazione all’immagine per le scuole promosso dal Ministero della Cultura e dal Ministero dell’Istruzione e del Merito.
Il programma completo e  disponibile da oggi su www.trentofestival.it .

Programma Cinema
Tante storie, tanti linguaggi, un unico obiettivo: raccontare la montagna
22 i film selezionati nel Concorso internazionale, 126 i film in totale. Gervasini: “Il cinema di montagna, di cui Trento è da sempre vetrina principale a livello mondiale, racconta le storie d’altitudine con una varietà espressiva mai ampia come oggi”.

In questa 73a edizione, in programma dal 25 aprile a 4 maggio nel capoluogo trentino, il Trento Film Festival porta la riflessione sulla montagna al suo punto piu  elevato. «Cambiamento climatico, abbandono, fragilita  di interi ecosistemi. Il cinema di montagna, di cui Trento e  da sempre vetrina principale a livello mondiale, racconta le storie d’altitudine con una varieta  espressiva mai ampia come oggi, a dimostrazione dell’esistenza di un fine privilegiato – le storie di e in montagna – e di molti mezzi per raggiungerlo, dal documentario di ricerca a quello piu  propriamente didattico, dall’animazione alla fiction dei cortometraggi, dall’esplorazione attraverso sport sempre piu  estremi all’alpinismo. Il dato primo di questa selezione, dunque, e  la diversificazione dei linguaggi e dei contenuti» spiega Mauro Gervasini, responsabile del programma cinematografico.
126 i film selezionati, di cui 22 per il Concorso internazionale, con 12 lungometraggi e 10 corti: 31 le anteprime internazionali di cui 16 mondiali, e ben 77 quelle italiane. Pre-apertura venerdì  25 aprile nel segno del Paese ospite della sezione Destinazione...: sul grande schermo del Supercinema Vittoria sara  proiettato Silêncio Branco di Angelo Sciarra e Geraldo Junqueira De Oliveira, film argentino del 1960 che segue il San Martin, la nave incaricata di rifornire le basi scientifiche argentine del Polo Sud, alla ricerca del tenente Alvarez, perdutosi durante una ricognizione in Antartide. Il film, appositamente restaurato dal Museo del Cine di Buenos Aires, torna in questa versione inedita al Trento Film Festival dove nel 1961 aveva avuto la sua anteprima mondiale.
Film di apertura sara  invece Mar de Molada di Marco Segato, che ha seguito la creazione dello spettacolo omonimo di Marco Paolini, intrecciando narrazione teatrale e realta , mettendo in scena il rapporto tra territorio, teatro e coscienza civile. Marco Paolini – che sara  presente in sala per l’anteprima assoluta del film - e il regista accompagnano il pubblico nel processo artistico di un progetto nato per raccontare il territorio legando il mare alla sua montagna attraverso il corso del Piave, intrecciando narrazione teatrale e realta , teatro e impegno civile, da sempre al centro del lavoro di Paolini.
«Una montagna descritta e raccontata nei suoi contrasti, tensioni ed entusiasmi, nel contraddittorio rapporto con gli uomini, le donne, le comunita . Si vedono nature morte riabitate solo da animali a confronto con scenari minacciati dagli insediamenti umani, ascolteremo il respiro degli alberi e delle pietre, torneremo sugli Appennini con i partigiani nell’80° anniversario della Liberazione, inseguiremo giovani groenlandesi in cerca di un cane e ascolteremo chi lotta nelle valli per impedire scempi ambientali. Anche, pero  , saghe familiari che
si incrociano con i destini di piccole e grandi patrie, storie di passatori curdi tra Iraq e Iran coinvolti nella pratica antica del kolbari, viaggeremo in Africa e in Brasile in ecosistemi precari che resistono, torneremo in Europa seguendo l’alpinismo “identitario” del Galles o le sfide impossibili, persino folli, di giovani sciatori» prosegue Gervasini riassumendo i contenuti dei film del Concorso internazionale.
Dopo il successo della scorsa edizione, prosegue la rubrica Cincontri, che anche quest’anno si propone come il punto di raccordo tra il programma cinematografico e il programma degli eventi: in sala saranno presenti i registi e in alcuni casi i protagonisti dei film, per un vero e proprio talk che seguira  le proiezioni. Oltre all’appuntamento con Marco Paolini, altri sette i Cincontri previsti. Beyond. Lettera a chi non è andato oltre di Alex Bellini e Francesco Clerici; Nella pelle del drago di Katia Bernardi, con ospite in sala anche l’artista Marco Martalar; El aroma del pasto recién cortado di Celina Murga; Tra natura e quota - Giovanni Storti sopravvive alle Alpi Apuane, alla presenza di Giovanni Storti; Qivitoq di Walid Berrissoul, con l’ex campione del mondo di snowboard Mathieu CreFpel; I nomi inventati dal cielo di Alberto Meroni, con i membri della famiglia Tomio; Il canto del ghiaccio di Stefano Collizzoli e Paolo Ghisu e L’unico superstite di Stefano Floreanini, Giuseppe Tringali e Mario Veluscek: nell’Anno internazionale della protezione dei ghiacciai, due film diversi per capire lo stato di salute di questi fragilissimi giganti; ultimo e attesissimo, Mauro Corona. La mia vita finché capita di Nicolo  Maria Pagani, il film sulla vita dello scrittore e scultore Mauro Corona, che dialoghera  in sala con Davide Van De Sfroos, Mauro Gervasini e il regista, moderati da Simone Marchi.
Film di chiusura il francese Vingt Dieux! (Holy Cow) di Louis Courvisier, in anteprima italiana. Ambientato nel Giura francese, racconta la storia del diciottenne Totone che, dopo la tragica morte del padre, si ritrova improvvisamente a doversi prendere cura della sorella minore e della fattoria di famiglia, da tempo in crisi.

Concorso internazionale
Per il Concorso internazionale in questa edizione sono stati selezionati 22 film, di cui la meta  realizzati da registe donne. Con ben 16 paesi rappresentati (Italia, Svizzera, Austria, Germania, Norvegia, Brasile, Mongolia, Groenlandia, Spagna, Francia, UK, Benin, Australia, Portogallo, Canada e Argentina) sara  un Concorso che spazia in liberta  tra meridiani e paralleli, ma sempre verso l’alto. Storie di individui, lotte di comunita , raccontate con una straordinaria varieta  di linguaggio: dalle prove piu  sperimentali alle grandi narrazioni, dalle sfide e dai confronti con la montagna alle prove degli ecosistemi minacciati.
«Un concorso mai come quest’anno vario, non classificabile, non riducibile a un’unica formula, capace con i suoi film di interrogarci su quel senso del limite che la montagna, inevitabilmente, esige, e con il quale invita continuamente a misurarci» commenta Mauro Gervasini.
  Alp&Ism
  Gli alpinisti Sophie Lavaud, Stefano Ragazzo, Matteo Della Bordella, IvaFn Vallejo, le rock climber Ashima Shiraishi, Molly Mitchell e Nina Caprez, la kayakista francese Nouria Newman, l’ex campione del mondo di snowboard Mathieu Crepel, l’esploratore e avventuriero Alex Bellini, la campionessa di trail running Hillary Gerardi, gli scalatori Alex Honnold e Tommy Caldwell, il freestyler Markus Eder e gli snowboarder Victor de le Rue e Camille Armand fino alla pioniera dell’alpinismo Jamie Logan. Le loro storie, e molte altre, in una delle selezioni di Alp&Ism piu  ricca (ben 27 film) e varia degli ultimi anni. 
 «La sezione Alp&Ism, con i suoi 27 titoli, un record recente, testimonia il desiderio inesauribile di chi approccia la montagna con consolidato bagaglio tecnico, e lasciatemelo dire, culturale, che significa consapevolezza dei propri limiti ma anche spinta a superarli» spiega Gervasini. «Alpinisti e alpiniste che ad esempio ripercorrono sentieri del passato, imprese fallite e ritentate dopo anni, ritorni che non hanno il senso della nostalgia ma l’esigenza di confrontarsi con scenari che nel frattempo sono cambiati, al pari di chi, per ovvi motivi anagrafici, decide di ritornare e in qualche caso, riprovare. Altro tema ricorrente quello dell’accessibilita . A chi sono precluse le vette? Se la risposta e : a nessuno se le si rispetta, ecco che i portatori di disabilita , fragilita  o patologie differenti si raccontano nella loro sfida quotidiana al superamento dei limiti mentali e fisici, loro e della roccia».
 «Storie di uomini, donne e comunita  alle prese con il cambiamento climatico, lo spopolamento delle terre alte, il ritorno dei grandi carnivori, la rielaborazione delle economie di montagna, ma anche la solitudine, la lotta identitaria e per i diritti alla sopravvivenza in luoghi estremi. Viaggi, esplorazioni, incontri con al centro l’essere umano nel suo rapporto con la natura» dice Mauro Gervasini, elencando i tanti temi che quest’anno caratterizzano Terre alte, la sezione che indaga piu  direttamente il rapporto tra esseri umani e montagna: documentari d’autore su genti di montagna, tradizioni e paesaggi in trasformazione.
Grandi anteprime nazionali e internazionali con protagonisti di altissimo profilo, a partire da Reinhold Messner: grandissima attesa per il suo K2 – La grande controversia, che ritorna sulla storia della prima ascensione al K2, compiuta da una spedizione italiana nel 1954, e sulla controversia che ne seguì , con al centro la figura di Walter Bonatti. E poi Marco Paolini, Mauro Corona e Giovanni Storti del trio Aldo Giovanni & Giacomo nell’inedita veste di “guida” sulle Alpi Apuane. E ancora titoli inediti da Polonia, Francia, Belgio e Canada.
Terre alte
  Orizzonti vicini

  Orizzonti vicini, una delle sezioni piu  apprezzate dal pubblico del Festival, e  ormai da anni la vetrina dedicata ad autori, produzioni e racconti del Trentino- Alto Adige in collaborazione con la Trentino Film Commission e da quest’anno con il sostegno dalla Banca per il Trentino Alto Adige - Bank fuO r Trentino-SuO dtirol. Dice Gervasini: «Ancora piu  valorizzata quest’anno la sezione dedicata alle produzioni e alle ambientazioni trentine o altoatesine, con tre film dedicati all’alpinismo e altre grandi e piccole storie locali per comprendere l’evoluzione della montagna, con tutte le sue voci”.
 Proiezioni speciali
  Proiezioni speciali, documentari e fiction, sperimentazioni e percorsi videoartistici: la sezione di
 frontiera, tra linguaggi ed esperienze, del Trento Film Festival, quest’anno dedica un focus
 particolare alla crisi dei ghiacciai ma anche un omaggio a Clint Eastwood con il suo grande film
   di alpinismo,
The Eiger Sanction – Assassinio sull’Eiger
: a 50 anni dalla sua uscita nelle sale, il
  Trento Film Festival
rende omaggio a uno dei piu  significativi thriller alpinistici letterari e
 cinematografici.

 Anteprime
Gli infiniti sentieri di MontagnaLibri

Decine di appuntamenti previsti nel Salotto Letterario di Piazza Duomo e in altri luoghi di Trento. Prosegue la consolidata collaborazione col Premio ITAS del Libro di Montagna, che premierà i vincitori in una serata con protagonista Mario Calabresi.
Da decenni il Trento Film Festival accompagna il pubblico alla scoperta delle montagne del mondo. Non solo attraverso il grande schermo, ma anche grazie a infiniti sentieri che si snodano tra pagine e pagine di romanzi, racconti, reportage, guide e fumetti che MontagnaLibri espone e mette a disposizione di tutti gli amanti della letteratura legata al tema delle terre alte, della loro esplorazione e delle loro diverse culture.
Com’e  ormai tradizione, MontagnaLibri ospitera  in Piazza Duomo il Salotto Letterario, luogo dedicato alle presentazioni di libri e incontri con scrittrici e scrittori. Ma non sara  solo piazza Duomo a ospitare le Emozioni tra le pagine di quest’edizione: il pubblico potra  partecipare agli incontri letterari anche in altri luoghi della citta , come la Casa della SAT, Palazzo Roccabruna, il Museo Diocesano Tridentino, oltre che in luoghi iconici all’infuori delle “mura” cittadine, come la Cantina Martinelli di Mezzocorona.
Confermata la collaborazione con il Premio ITAS del Libro di Montagna, che, in occasione del Festival, presentera  i libri finalisti e ne premiera  gli autori nella serata prevista per domenica 27 aprile al Teatro Sociale, alla presenza di Mario Calabresi (in allegato il comunicato dedicato).
Fra i temi piu  significativi della programmazione letteraria, quello ambientale e  sicuramente al primo posto. Spazio dunque ad Un mondo senza api. Breve storia di un disastro annunciato e tentativi di resistenza di Marco Valsesia (Longanesi), giovane apicoltore piemontese che racconta nel suo libro la vita segreta degli alveari di montagna, lanciando al contempo un grido d’allarme: le api sono in pericolo e non c’e  tempo da perdere. Un’analoga richiesta d’aiuto e  quella che ci rivolgono i Ghiacciai del Trentino, nell’omonimo volume scritto a quattro mani da Cristian Ferrari e Alberto Carton (Cierre edizioni e SAT – Societa  degli Alpinisti Tridentini), che esplora il mondo dei ghiacciai in Trentino, analizzandone l’evoluzione nel tempo. Una tematica affine a quella di Alpi in divenire. Sguardi a confronto in Valle d’Aosta, a cura di Michele Freppaz e Enrico Peyrot (Forte di Bard Editore) che si propone l’obiettivo di restituire il complesso stato di salute dell’ambiente alpino valdostano, attraverso l’interazione della ricerca scientifica con la fotografia storico - contemporanea. Spostandoci infine dalle Alpi agli Appennini, Gran Sasso. Il gigante del Sud di Stefano Ardito (Solferino) e  la biografia accurata di una montagna-simbolo, teatro di vicende storiche e di eventi naturali disastrosi, oltre che sede di laboratori di ricerca scavati nel sottosuolo.
La narrativa di montagna torna poi protagonista e lo fa con tre appuntamenti in particolare. Quello dove sara  presentato La montagna nel lago di Jacopo De Michelis (Giunti Editore), un thriller ricco di colpi di scena ambientato a Montisola, la montagna nel lago d’Iseo, e lo Story Trekking a Mezzocorona con Emiliano Cribari, autore di Soltanto d’estate. Un viaggio tra case
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amate, perse e dimenticate (Bottega Errante Edizioni), un romanzo che, attraverso incontri e scoperte, intende celebrare le abitazioni di un tempo, denunciando il feroce abbandono delle aree interne. Infine, il talk La montagna uccide. I thriller fra vette, pareti e vallate alpine sara  invece dedicato ad una tendenza letteraria recente ma con radici antichissime: il successo dei gialli ambientati in montagna, qui indagato da scrittori quali Enrico Camanni, Franco Faggiani, Katia Tenti e Linda Tugnoli.
Grande attenzione anche per la letteratura piu  alpinistica, in un intreccio fra storie di ieri e vicende dell’oggi. In Le pagine di Cesare Maestri Elena Baiguera Beltrami dialoghera  con Gianluigi Maestri, figlio di Cesare, e Piergiorgio Motter, Editrice Rendena, per riscoprire due dei libri piu  amati scritti dal “Ragno delle Dolomiti”, Lo spigolo dell’infinito e Una montagna di lettere, ora disponibili in una nuova edizione. La Marmolada, il pesce e altre storie di Igor Koller e Luca Calvi (Antiga Edizioni) e  invece la storia dei cinquant’anni di amore che legano il piu  grande scalatore slovacco di tutti i tempi alla Marmolada, nei racconti delle vie da lui aperte sulla leggendaria Parete Sud. Una parete che fa da sfondo anche all’omonimo libro di Hansjörg Auer (Corbaccio), presentato al Festival dal fratello Vitus: si tratta di un vero e proprio testamento spirituale, scritto da Hansjo; rg nei mesi precedenti alla sua prematura scomparsa. Sul solco della biografia personale si muove anche Oltre l’immaginabile. Storie di un alpinista alla ricerca della perfezione di Filip Babicz (Rizzoli Illustrati): un libro che si configura infatti come un autentico racconto, in presa diretta, delle sfide in velocita  che vedono protagonista il giovane fuoriclasse polacco, capace di arrampicare in solitaria e senza corda, sfidando il tempo su pareti maestose e abbattendo molti record. Guarda dove cammini. Passi condivisi sui sentieri del possibile di Dario Sorgato (Ediciclo Editore) e  invece la storia di un esploratore che si dimostrato in grado di oltrepassare la propria disabilita  per cambiarne anche l’altrui percezione, in un cammino condiviso e plurale. Infine, No fall lines. Una storia dello sci dove è vietato cadere di Giorgio Daidola (Mulatero) ripercorre le vicende dello sci estremo di ieri e dello sci ripido odierno.
Ma “storie di montagna” non significa soltanto imprese ed avventure. A trovare spazio sono anche le vicende narrate in Alpinismo e resistenza. Storie partigiane d’alta quota di Sergio Giuntini (Ediciclo Editore) e Crescere in montagna dal XIX secolo alla contemporaneità a cura di Quinto Antonelli (Parco Naturale di Paneveggio Pale di San Martino). Se nel primo libro il focus verte sulle storie dei partigiani-alpinisti, uomini che hanno unito passione per la montagna e impegno nella Resistenza, nel secondo si affronta il tema della difficile condizione dell’infanzia tra Ottocento e Novecento sull'intero arco alpino, aprendo anche ad una riflessione in merito al presente, attraverso le testimonianze di alpinisti e volontari che operano nelle zone di Nepal, Mongolia e Tibet.
Anche quest’anno prosegue poi la partnership con Montura, che si concretizzera  attraverso svariati appuntamenti. La presentazione de Il richiamo della montagna di Matteo Righetto (Feltrinelli), in dialogo con Alberto Faustini, ma anche quella di Pier Giorgio Frassati e i suoi sentieri di Antonello Sica (Effata  Editrice), con la partecipazione di don Luigi Ciotti e Roberto De Martin. Se il primo e  un romanzo che si configura come un’autentica celebrazione della simbiosi fra uomo e ambiente, il secondo ripercorre i sentieri – concreti e trascendenti – di un uomo che della ricerca di tale simbiosi ha fatto il fulcro della propria spiritualita : Pier Giorgio Frassati, in procinto d’essere proclamato Santo il prossimo 3 agosto. Di itinerari dal grande significato valoriale ci parla anche il libro Sentiero della pace. Dall’Adamello alla Marmolada di Yuri Basilicò e Sara Furlanetto (Rizzoli). I due autori dialogheranno con Pietro Lacasella e la partecipazione di Fausto De Stefani, in un evento realizzato in collaborazione anche con Trentino Marketing, per presentare un volume capace di ripercorrere attraverso immagini e parole oltre 500 km di sentieri, attraverso l’Adamello, il Garda, il Lagorai e le Dolomiti. Infine, A look beyond di Simone Salvagnin (Montura Editing), presentato al Festival in dialogo con Giuseppe Cederna, e  il diario di viaggio dell’autore, che esplora l’Islanda e se stesso vivendo la
 
cecita  non come un limite, ma come una delle possibili modalita  attraverso cui esperire uno dei luoghi piu  selvaggi del pianeta.
Altre tre presentazioni confermano invece l’ormai tradizionale collaborazione con il CAI – Club alpino italiano. Pellegrina delle Alpi di Ninì Pietrasanta e  la riedizione di un diario prezioso, fra le cui pagine la forte alpinista degli anni Trenta, compagna di Gabriele Boccalatte, racconta l’emozione delle prime “scorribande” sulle Alpi, restituendoci il ritratto di una donna forte e appassionata. Il libro sara  presentato da Lorenzo Boccalatte, figlio di Ninì  e Gabriele, in dialogo con Andrea Greci. Un appuntamento legato a stretto giro con la storia del Festival sara  invece la presentazione di Fotogrammi in quota. Le Genziane d’Oro del Trento Film Festival (1952-2024), in occasione della quale l’autore Antonio Massena dialoghera  con Nicoletta Favaron e Mauro Gervasini sulla storia dell’evoluzione del linguaggio cinematografico nel cinema di montagna, dalla pura documentazione ai nuovi canoni estetici. Infine, Il maestro itinerante di Franco Faggiani, presentato al Festival in dialogo con Fausta Slanzi, e  un romanzo capace di intrecciare magistralmente realta  e fantasia nella storia appassionante di un maestro itinerante, ai tempi della Repubblica degli Escartons.
28. Mostra-Mercato internazionale delle librerie antiquarie di montagna
Nel secondo weekend del Festival (2-3 maggio) torna anche l’appuntamento con la Mostra- Mercato internazionale delle librerie antiquarie di montagna. Librai antiquari specializzati porteranno a Trento il meglio della loro selezione: antichi e preziosi libri di montagna, cartoline, fotografie, stampe ed incisioni, legati non soltanto agli storici temi di montagna e alpinismo, ma anche alla storia locale, ai viaggi, all’etnografia, alla natura e all’ambiente. Gli appassionati avranno così  l’opportunita  di sfogliare, consultare ed acquistare direttamente dai piu  noti antiquari europei rarita  e pezzi da collezione. Anche quest’anno l’appuntamento con gli appassionati di antiquariato sara  ospitato, ad ingresso libero, nel suggestivo chiostro dell’ex convento degli Agostiniani, nel cuore del centro storico di Trento.

 
Ultimo aggiornamento: 10/04/2025 16:02:22