Riva del Garda (Trento) - «Oggetti in comune», il nuovo spazio di riuso allestito da Luogo Comune in via Martini 14 a Riva del Garda, ha riaperto, dopo la pausa estiva, con una novità: oltre al lunedì e al giovedì dalle 14.30 alle 17, è aperto anche il sabato dalle 10 alle 12.
Un luogo dove scambiare oggetti e abbigliamento gratuitamente, per abbattere sprechi, favorire la green economy e l’economia circolare, aperto a tutti quale occasione per diventare parte di una comunità consapevole e attenta.
«Tutto ciò che è vecchio qui torna nuovo -dicono gli organizzatori- e le cose che non ti servono più potranno essere utili a qualcun altro. Vieni a scambiarle: contribuirai a evitare gli sprechi e a dare una nuova vita a tantissimi oggetti. Si possono consegnare fino a dieci pezzi, a fronte dei quali si riceveranno dei punti che si potranno utilizzare per ritirare qualcos’altro o donare per chi non consegna nulla o per i più bisognosi».
Cosa viene ritirato: abbigliamento uomo, donna e bambino in ottimo stato, attrezzatura per l’infanzia, piccoli elettrodomestici, accessori da cucina e utensili, attrezzatura sportiva. Cosa non viene ritirato: vestiti usurati e sporchi, cose sporche, usurate e non funzionanti, cuscini e tappeti, peluche e giochi, coperte, piumini, oggetti ingombranti e scarpe.
Luogo Comune (per chi non lo sa)
Dopo un lungo e partecipato periodo di preparazione, dal 1° dicembre 2017 è partito il progetto di “ricostruzione di relazioni sociali” nell’ambito di un bando Caritro sul tema innovativo del welfare km zero. È un’ampia compagine di cooperative, associazioni, imprese, enti che hanno dato vita al progetto. Molte sono ancora oggi impegnate nella sua prosecuzione. Il programma prevedeva che al termine dei primi tre anni di attività, il progetto si sarebbe dovuto costituire in associazione per far diventare protagonisti diretti i volontari che si fossero avvicinati. Così è stato. Oggi vive un'associazione che ha assunto il nome di Luogo Comune e ha sede in via Marchi a Riva del Garda. Il progetto si è basato fin dall’inizio sulla convinzione che la coprogrammazione e la coprogettazione, basate su una efficacie partnership fra pubblico e privato, possano aiutare a individuare, connettere, attivare e accompagnare risorse del territorio formali, informali -anche latenti- nella realizzazione e valutazione di iniziative volte a migliorare il benessere delle persone e delle famiglie, la relazione fra loro e quindi il vivere meglio e anche più sicuri. In sostanza decelerare i processi di vulnerabilità delle persone. L’idea di fondo è molto semplice: aprire spazi, aperti e accoglienti, che siano di riferimento per i residenti del quartiere e per il contesto cittadino. Tramite attività laboratoriali, eventi culturali e ricreativi e momenti di incontro ci si è proposti di favorire la relazione valorizzando le competenze di ognuno che sono una preziosa risorsa per tutta la comunità. Uno spazio pensato da tutti e aperto a tutti, dove condividere le proprie passioni, incontrare i vicini di casa, imparare cose nuove, bere il tè, sentirsi meno soli. Un “luogo” quotidiano, accogliente, “comune”.