Storia ritiro Calcio Napoli in Val di Sole
21/07/2024 12:00
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Si parte da una certezza ovvero quattrodici anni di rapporto intenso con la Val di Sole e nella fattispecie con Dimaro Folgarida, di fatto un record del Mondo di questo settore. Ma altrettanto certo è che la squadra del Presidente De Laurentiis negli ultimi quarant’anni ha avuto il rapporto strettissimo con il Trentino
L’inizio dell’amore tra il Napoli e il Trentino risale a al 1985. L’inizio della storia viene scritta a Lodrone di Storo Pinzolo e Madonna di Campiglio, la casa del primo dei due scudetti azzurri. Qui Diego Armando Maradona vi arriva per la prima volta nel 1986 da campione del mondo con la sua Argentina, preparando l’annata del tricolore del Napoli.
Con Diego arrivavano anche la moglie e la figlia e poi nel 1988, allenatore è Ottavio Bianchi, e in Trentino si pongono le basi per la conquista della Coppa Uefa, l’ultimo trionfo azzurro in Europa.
Nel 1990 arrivò il ritiro di Cles, capoluogo della Val di Non, la terra delle mele e confinante con la valle di Sole.
L’amore per il Trentino si è definitivamente cementato in tempi più recenti in Val di Sole a Dimaro Folgarida, ma ha avuto tante puntate con più località impegnate nell’ospitalità degli azzurri: ecco l’esperienza, tra le altre, dei due ritiri a Molveno, un altro nuovamente a Madonna di Campiglio e poi Lavarone, Predazzo e Folgaria.
Nel 2011 si celebra il solidissimo matrimonio con la Val di Sole e Dimaro (oggi Dimaro Folgarida per la fusione con il paese di Monclassico vuoi per la capacità del Comune e dell’APT di valle di instaurare solidi rapporti con i vertici del Club partenopeo, in primis il suo presidente vuoi anche per l’importante lavoro istituzionale garantito da Trentino marketing, con l’AD Maurizio Rossini e dai vertici della Provincia autonoma, in questo momento il presidente Maurizio Fugatti e l’assessore al Turismo Roberto Failoni.
La Val Di Sole ha così accompagnato tanti campioni azzurri, da Cavani ad a Kvara, da Lavezzi a Mertens tanto per citarne alcuni capaci di infiammare i tifosi partenopei. Quattordici anni rappresentano un patrimonio e uno spaccato importante di storia calcistica: si va dalle corse nei boschi con Mazzarri all’impatto internazionale di Benitez, da Sarri e la novità del drone per allineare la difesa ad Ancelotti, da Spalletti all’attuale Mister Antonio Conte. Per certi versi si è tornati ad una preparazione fisica improntata su alcuni capisaldi storici. Con l’introduzione di lunghi allenamenti: il nuovo tecnico con il suo staff è arrivato a far lavorare i giocatori (sul piano fisico e tattico) fino sei ore al giorno ovvero un allenamento da atleta che punta all’oro olimpico, tanto per rimanere in tema Paris 2024 la cui edizione si aprirà a giorni.
Ecco la novità: “amma faticà” chiarì in presentazione il nuovo tecnico e in Val di Sole, nello splendido paradiso naturale del Trentino, questo concetto da slogan si è tramutato in realtà. Parallelamente grande attenzione è data ai dati fisiologici, al rapporto di gruppo e all’alimentazione, con i giocatori che consumano il cibo in un apposita saletta dell’Hotel Sport Rosatti. Insomma un lavoro di gruppo in campo, fuori campo e anche nella sua impostazione da parte dello staff. Dodici uomini che godono della massima fiducia di Conte ad hanno una caratteristica in comune, come ha detto lo stesso tecnico nel presentarli pubblicamente nella Piazza Madonna della Pace a Dimaro: “Essere positivi”.
Nell’ordine il “vice” Cristian Stellini, i collaboratori tecnici Elvis Abbruscato, Gianluca Conte, fratello del tecnico e Mauro Sandreani, il match analyst Giuseppe Maiuri, il responsabile della preparazione atletica Costantino Coratti, il preparatore atletico Francesco Cacciapuoti, il “vice” Alfonso De Felice, il personal trainer e nutrizionista Tiberio Ancora, il preparatore dei portieri Alejandro Rosalen Lopez, il suo “vice” Marco Giglio e Gabriele “Lele” Oriali. La storia azzurra continua.
INFO: www.visitvaldisole.it e www.visittrentino.it
Ultimo aggiornamento:
19/07/2024 19:20:02