Trento - In occasione del 25° anniversario della Legge 482/99, si terrà a Roma il 12 dicembre prossimo, presso la Sala dell’Istituto di Santa Maria in Aquiro, Piazza Capranica 72, il convegno “L’Italia delle Minoranze Linguistiche. Idee e Strategie per il Futuro”, un dialogo tra esperti, istituzioni e territori. Promosso su iniziativa della senatrice Elena Testor, il convegno vede la partecipazione di rappresentanti istituzionali, accademici, esperti e promotori culturali che da anni lavorano per valorizzare il patrimonio linguistico e culturale delle comunità di minoranza in Italia. Tra i relatori, oltre alla stessa Elena Testor, Vincenzo Santoro, responsabile Cultura ANCI, Marco Stolfo dell'Università di Torino, Sabrina Rasom, direttrice dell’Istituto Culturale Ladino "Majon di Fascegn", Pantaleo Rielli, direttore del Parco Turistico Culturale Palmieri, Leo Virgili, presidente Associazione Inniò e promotore del SUNS Europe, Tore Cubeddu, direttore di Ejatv.
Il 25° anniversario della Legge 482/99
La Legge 482/99 rappresenta un pilastro nella tutela delle minoranze linguistiche storiche in Italia. Grazie a questa normativa, sono stati avviati progetti educativi, culturali e di comunicazione che hanno contribuito alla salvaguardia delle 12 lingue minoritarie presenti in Italia e del loro bagaglio storico e culturale.
Nel corso del convegno verrà tracciato un bilancio di una legge che rappresenta la pietra miliare di un importante esercizio democratico. Durante l’incontro saranno presentati anche gli esempi virtuosi e i risultati ottenuti in questi 25 anni. Si discuterà delle nuove sfide, con un focus particolare sulle opportunità offerte dall’innovazione tecnologica e dalle reti territoriali.
La nascita dell’Associazione “Articolo 6”
Durante l’evento sarà ufficialmente presentata l’Associazione “Articolo 6”, proposta dall’incontro tra diversi attori impegnati nella tutela delle minoranze linguistiche. Ispirata dall’articolo 6 della Costituzione italiana, l’associazione si propone di promuovere il dialogo e la cooperazione tra le comunità linguistiche e di sostenere la salvaguardia delle lingue minoritarie come elemento fondamentale del patrimonio culturale italiano.
Questa costituenda struttura associativa desidera rivolgersi non solo al mondo istituzionale ma anche e specialmente a quello associativo, che rappresenta il cuore pulsante dell’attivismo e della tutela linguistica.