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Arco, estate di lavoro: premiati 50 ragazzi volontari

Arco - Premiati i ragazzi volontari. Al Centro giovani intercomunale Cantiere 26 la serata di premiazione e ringraziamento dei ragazzi, dei tutor e dei volontari che hanno partecipato al progetto "Ci sto? Affare fatica!".


I ragazzi, 50 (38 maschi e 18 femmine), di età compresa fra 14 e 19 anni, hanno lavorato quest’estate in squadre di una decina, affiancati da un tutor e da un handyman, ovvero un esperto volontario, ad attività di cura dei beni comuni. Hanno pulito, restaurato e ridipinto in ogni angolo dei Comuni aderenti, Arco, Dro e Drena: panchine, staccionate, cartelli, monumenti, parchi giochi e relativi giochi, aiuole, pavimentazioni e sentieri, arredi urbani i più vari. Seguiti, per il Comune di Arco, da Enrico Tavernini, Nicola Mantovani e Nicola Sbarberi del cantiere comunale. Erano affiancati da un tutor (per Arco Elena Salvadori, Francesca Bagozzi, Davide Bonazza e Clara Andreasi; per Drena e Dro Andrea Sgro) e da alcuni handyman (per Arco Andrea Mancabelli, Umberto Cristofari, Enrico Meneghelli, Adriano Pisoni e Sabina Paroldo; per Drena e Dro Luigi Caproni, Livio Sartorelli, Stefano Delugan, Diego Giuliani, Rodolfo Michelotti, Diego Benuzzi e Gabriella Pedrotti).


Un lavoro che non è passato inosservato, apprezzato da tantissimi cittadini. Si tratta di un progetto nazionale, giunto per la prima volta in Trentino, che mira a valorizzare con una esperienza di cittadinanza attiva il tempo estivo dei giovani da 14 a 19 anni di età, che hanno sofferto in modo a volte pesante l’isolamento e l’impoverimento relazionale causato dalla pandemia di covid-19. Organizzato dall’associazione Giovani Arco, è organizzato congiuntamente dai Comuni di Arco, Drena e Dro.


A conclusione del progetto, il momento di un bilancio e del dovuto grazie. Ai partecipanti è stato riconosciuto un «buono fatica» (ovvero un buono spesa) del valore di 50 euro, da spendere in una rete di negozi dei tre Comuni che hanno aderito all’iniziativa (grazie anche al tramite di Assocentro, il consorzio degli operatori del centro storico di Arco, e di Confcommercio Alto Garda e Ledro), per spese alimentari, abbigliamento, libri scolastici, sport e tempo libero. Ai tutor un «buono fatica» di 100 euro.

Prima, durante e dopo l’esperienza i ragazzi e gli adulti sono stati coinvolti nella ripresa e nella documentazione dei momenti più significativi, il che ha dato vita a un breve filmato che è stato proiettato nel corso della serata, durante la quale i ragazzi (erano presenti circa la metà dei partecipanti al progetto), i tutor e i volontari hanno ricevuto anche un attestato di partecipazione e un piccolo omaggio: una borsa con alcuni gadget.
Alla serata hanno preso parte per Arco il sindaco e assessore alle politiche sociali Alessandro Betta, l’assessore alle politiche giovanili Dario Ioppi e la responsabile del Servizio politiche sociali Viviana Sbaraini; per Drena la sindaca Giovanna Chiarani, la vicesindaca Sara Bombardelli e la consigliera comunale delegata alle politiche sociali Gabriella Pedrotti; per Dro il sindaco Claudio Mimiola e l’assessora ai giovani Ginetta Santoni. Ha moderato Lorena Prati, presidente dell’associazione Giovani Arco, che ha anche illustrato il risultato di un questionario somministrato ai ragazzi. Dal quale si scopre, tra l’altro, che il 41% dei ragazzi non aveva mai svolto attività di volontariato (il 21% raramente, il 27% a volte e l’11% spesso); e che le motivazioni principali che li hanno spinti ad aderire al progetto sono state la possibilità di fare nuove esperienze (19%) e di guadagnare qualche soldo con i buoni fatica (19%), aiutare gli altri (13%) e la curiosità (11%).


"Il video, davvero molto bello ed emozionante -ha detto il sindaco Betta- già racconta tanto di questa iniziativa, particolarmente riuscita e dal profondo valore civico ed educativo. La mia prima consiliatura l’ho ispirata allo slogan “fare comunità”, per la seconda ho parlato di una comunità felice. Sono concetti densi di idealità, me ne rendo conto, che con la pandemia sono sembrati eccessivi. Ma questo progetto è un esempio di come si possano tradurre in realtà: abbiamo visto tante ragazze e tanti ragazzi, che sono il nostro futuro, occuparsi del bene comune, cioè delle cose di tutti noi, assieme a volontari che hanno dedicato molto del loro tempo e al personale del Comune. Tutto questo è una comunità che si si impegna e che si dà da fare, in una cornice di coesione e unità che non esito a chiamare felicità".


"Si tratta di un progetto nazionale - ha detto l’assessore Ioppi - che il Comune di Arco ha deciso convintamente di sostenere, creando una rete con Drena e Dro. Riguarda una fascia d’età precisa, quella dei ragazzi che riteniamo abbiamo bisogno di un sostegno, soprattutto dopo il lungo periodo della pandemia, con tutto quello che ha comportato in tema di isolamento e di contrazione delle relazioni. Il progetto, non serve che lo dica io, è stato un grande successo, che vogliamo riproporre anche l’anno prossimo. Tra l’altro, dal questionario sono emersi spunti interessanti per migliorarlo. Voglio ringraziare i ragazzi e tutte le persone che hanno lavorato alla sua realizzazione, e l’associazione Giovani Arco per l’organizzazione accurata e riuscita".

Ultimo aggiornamento: 02/10/2021 08:30:42
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