Torbole (Trento) - Ben
220 regate oltre ad una
cinquantina di
veleggiate: sono i numeri di una stagione che sul
Garda e nei circoli dei
laghi alpini e
prealpini si annuncia ricca di appuntamenti e di grande richiamo.

Il neo presidente delle
XIV zona della Federazione Italiana Vela (
FIV),
Gianpaolo Montagni (nella foto), già consigliere del Circolo Vela Arco, ex presidente e direttore sportivo del Circolo Vela Torbole e referente organizzativo per i Campionati Italiani Classi Olimpiche, ha indicato gli obiettivi del suo mandato:
"Le priorità saranno indirizzate su vela giovanile e valorizzazione di eventi di tutti circoli della nostra "zona", tra le più attive d’Italia".
La XIV zona FIV, è indicata come area del Garda, ma comprende un'area molto vasta, i laghi di Idro e Ledro, quelli alpini di Caldonazzo e Caldaro, fin su, quasi, in Austria con il lago di Resia, a sud fino a Parma, Cremona, Mantova. A breve entrerà a far parte della XIV zona il circolo del
lago di
Resia. Conta più di cinquanta circoli
Presidente Montagni, avete già definito un programma?
"Certamente, all'inizio del mandato come presidente e d'intesa con il direttivo, sono stati posti alcuni punti base su cui lavorare e tra questi c'è l'obiettivo di valorizzare tutti i circoli: quelli più grandi hanno una struttura consolidata per le manifestazioni che svolgono nel corso della stagione, come XIV zona saremo al fianco dei circoli più piccoli e punteremo sulla loro crescita e sulla loro visibilità".
E sui giovani, avete dei progetti?
"Siamo fortemente impegnati, tutti i circoli della nostra zona hanno in programma stage oppure corsi settimanali per i ragazzi che saranno organizzati da giugno a fine agosto.
Sono la base di partenza per chi vuole avvicinarsi alla vela e alle sue numerose discipline che i nostri laghi offrono. Ritengo che i circoli, a tutti i livelli, siamo un punto di forza perchè coinvolgono giovani e persone di ogni età e formano gli atleti del futuro".
E' un'annata ricca di manifestazioni...
"Sono tantissime e di grande attrazione per giovani e meno giovani, atleti italiani e stranieri che scelgono il Garda e gli altri laghi per le loro regate. E' un trend consolidato negli ultimi anni: c'è un numero che dà la dimensione dell'attività e dell'impegno di tutti i circoli della XIV zona: 220 regate nel 2025. Partiamo dagli eventi legati ai singoli circoli fino a manifestazioni di richiamo nazionale e internazionale con un movimento tra atleti e staff di alcune centinaia di persone".
Come gestite gli effetti sull'ambiente?
"Puntiamo sul green, in Alto Garda siamo stati i primi a introdurre le boe elettriche, poi si sono estese a tutti i circoli con i vantaggi che hanno portato in termini di maggior precisione e stabilità del campo di regata oltre a un impatto zero sul lago. Il secondo intervento - ma qui siamo all'inizio anche per gli elevati costi - è l'introduzione delle barche elettriche. Le prime sono già state introdotte con ottimi risultati e nei prossimi anni potrebbero avere un importante impulso. Infine c'è il discorso delle imbarcazioni utilizzate per le regate con il loro trasporto anche da zona lontane e la pulizia: in futuro si potrebbe ipotizzare anche di avere un parco barche da mettere a disposizione dei regatanti, una specie di affitto. Su questo tema il confronto è aperto".
E sui direttori di regata?
"Non c'è il ricambio generazionale, il gruppo di persone che svolge l'attività di ufficiali di regata, fondamentale per garantire lo svolgimento delle manifestazioni, si sta riducendo. Organizzeremo incontri per presentare l'importante ruolo degli ufficiali di regata, così da avvicinare persone e giovani a questo ruolo. Il nostro impegno è ad ampio raggio e l'obiettivo è far crescere il mondo della vela sempre in un'ottica di sostenibilità".