Riva del Garda (Trento) - Nelle prime ore di questa mattina, in piena sinergia
Polizia di
Stato e
Arma dei
carabinieri, su delega della
Direzione Distrettuale Antimafia e
Antiterrorismo presso il tribunale di Trento, hanno dato esecuzione all’ordinanza di
33 misure cautelari - di cui
14 custodie cautelari in carcere,
8 arresti domiciliari e
11 obblighi di dimora nel Comune di residenza - emesse dall’ufficio
Gip presso il
tribunale di
Trento nei confronti di altrettanti soggetti indagati a vario titolo per associazione a delinquere finalizzata allo
spaccio di
sostanza stupefacente ovvero per aver concorso nelle medesime attività.
Le indagini, iniziate nel giugno 2022, svolte principalmente dal
Commissariato di
Polizia di Stato di
Riva del Garda e coordinate dalle
Procure di
Trento e
Rovereto, hanno consentito di individuare un’associazione costituita da due gruppi: il primo operante su
Rovereto e
Riva del Garda, con a capo un soggetto italiano, dedito allo spaccio di stupefacente del tipo hashish; il secondo operante principalmente a
Riva del Garda, con a capo 3 soggetti di origine albanese, dedito allo spaccio di stupefacente prevalentemente del tipo cocaina.
Sono stati altresì individuati altri soggetti, indagati anche per fatti avvenuti a Trento, perché a vario titolo acquistavano ingenti quantitativi di sostanza stupefacente, con il chiaro intento di redistribuirlo a loro volta, oltreché fornire occasionalmente ingenti partite di hashish e cocaina.
Nel corso delle attività d’indagine, sono stati arrestati in flagranza di reato 9 soggetti nonché sequestrati circa 700 grammi di cocaina, 4.000 grammi di hashish, 100 grammi di marijuana.
Parallelamente alle indagini del Commissariato di Polizia di Stato di Riva del Garda, nell’ambito del medesimo procedimento penale, era svolta attività investigativa su alcuni dei soggetti facente parte il sodalizio, anche dalla Compagnia Carabinieri di Riva del Garda.
All’esito delle attività investigative, l’esecuzione delle misure cautelari è stata delegata per 28 alla Polizia di Stato e per 5 all’Arma dei Carabinieri. Inoltre è stata delegata alla stessa Arma, l’esecuzione del sequestro preventivo di un appartamento sito in Riva del Garda del valore di circa 200 mila euro, provento dell’attività delittuosa.
Sono stati impiegati per l’esecuzione più di 150 operatori, tra cui unità cinofile antidroga e numerose pattuglie del Reparto Prevenzione Crimine.
L’esecuzione delle misure per alcuni soggetti che attualmente si trovano in altre Province è stata delegata alle Squadre Mobili locali.