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Allagamenti e smottamenti: la situazione in Trentino

L'ondata di maltempo si esaurirà entro domani

Trento - L’ondata del maltempo in Trentino si sta attenuando: dopo le piogge copiose della notte e della mattina, secondo le previsioni l’intensità delle precipitazioni diminuirà progressivamente fino a esaurirsi in serata anche sui settorori orientali.
Piogge assenti o deboli isolate sono previste fino alle ore centrali di domani; in seguito e soprattutto al pomeriggio sera si svilupperanno locali rovesci e temporali quasi stazionari.

Diverse le chiamate ricevute dalle centrali dei vigili del fuoco, che sono intervenuti principalmente per rimuovere piante e risolvere problemi di allagamento.

Sotto osservazione i corsi d’acqua, mentre la presenza di materiale sulla carreggiata e qualche fenomeno di allagamento hanno comportato la chiusura in via precauzionale di alcune strade.
Un grosso bogolaro si è rovesciato sulla sede stradale di corso Buonarroti (nella foto). Nessuno è rimasto ferito nonostante l’albero abbia centrato un furgone di passaggio.
Anche tre macchine parcheggiate hanno subìto dei lievi danni. La sede stradale è stata liberata in poco più di un’ora e il traffico è tornato alla normalità.
L’incidente è stato causato dal fatto che le radici – come si è scoperto quando sono fuoriuscite dal terreno – erano ammalorate nonostante il resto della pianta apparisse sano. La folta chioma, divenuta pesante per le piogge abbondanti, ha fatto capovolgere il bagolaro.
La situazione meteo - Nelle ultime 24 ore sono caduti circa 30-80 millimetri di pioggia, con maggiore intensità nei rilievi sudorientali dove, localmente, si sono superati i 110 mm (massimo alle 13.15 di 154 mm a Pian delle Fugazze).
La perturbazione è in attenuazione ed è prevista esaurirsi ovunque dalla serata. Per domani piogge generalmente assenti al mattino, mentre al pomeriggio sera sono attese precipitazioni sparse a prevalente carattere di rovescio o temporale e più probabili sui rilievi e nelle valli più strette.
Corsi d’acqua. Sono particolarmente seguiti il Brenta ad altezza Levico e il Leno nell’abitato di Rovereto. Entrambi hanno superato la terza soglia di attenzione; anche se la loro situazione non destra preoccupazione si sta valutando se rinforzare la vigilanza.
Hanno aumentato la loro portata anche l’Adige e il Fersina.

Viabilità - Le forti piogge hanno causato la caduta di detriti provenienti dai versanti montuosi sulle carreggiate di alcune strade in quota. Per questo motivo sono pertanto chiuse in maniera precauzionale la Sp 135 al km 10 (località Fierozzo) in Val dei Mocheni, la Sp 108 Centa-Sannicolò a valle dell’abitato e la statale 349 Val d’Assa - Pedemontana Costo, al km 17,400 a monte di località Pian dei Pradi. Transito deviato su strada comunale per i soli veicoli leggeri. Da ieri, e fino alle 7.00 di giovedì mattina, rimane chiusa la Sp 350.

Chiusa al traffico anche la SP 12 di Vignola causa caduta massi al km 3,600 e al km5,200 per smottamento, mentre per un cedimento del terreno in località Faro di Ischia, lungo la statale 47 della Valsugana è stato istituito il senso unico in direzione Trento tra Levico Terme e Pergine Valsugana, le vetture in direzione Padova sono state invece deviate sulla Sp1 di Caldonazzo. A causa di un allagamento è chiusa la Sp 61 di Agnedo in corrispondenza del sottopassaggio alla statale 47 per allagamento e per lo stesso motivo è vietato il transito sulla diramazione della SP 90 verso l’abitato di Borghetto all’altezza del sottopassaggio della ferrovia del Brennero.

Ferrovia - Ripristinata a fine mattinata la normale attività sulla linea del Brennero dopo che, attorno alle 10, nel territorio veronese tra Ala e Peri si è verificato un allagamento che ha interrotto la ferrovia in entrambi i sensi di marcia.
Interventi. Diverse le chiamate arrivate ai Vigili del Fuoco, la maggior parte per segnalazioni di caduta di alberi e di allagamenti. Nella notte i vigili del fuoco hanno effettuato 20 interventi questa mattina 44. Il più importante ha riguardato la linea del Brennero appena citata, per il resto si è trattato fortunatamente di azioni meno rilevanti.


A rischio le semine, dove la nuova perturbazione ha aggravato una situazione già molto complicata con danni alle coltivazioni e alle strutture, peggiorata anche dalle frane. In merito al ritorno del maltempo sulle regioni settentrionali. Oltre ai danni registrati alla produzione di grano, soia, ortaggi e vigne, a preoccupare è anche l'impossibilità di accedere ai terreni per effettuare le semine di mais e riso.
Grave la situazione nel modenese, soprattutto nella zona di Vignola, celebre per le sue ciligie. Le piogge torrenziali hanno provocato – informa Coldiretti - l’allagamento diffuso di campi, cortili e capezzagne rendendo impossibile l’accesso ai poderi, anche nei prossimi giorni, per effettuare la raccolta e le lavorazioni. Per le ciliegie, le cui varietà precoci sono in piena maturazione, il rischio – spiega Coldiretti - è che l’eccesso di acqua (nel terreno ed atmosferica) provochi il fenomeno definito “cracking” cioè “spacco”, consistente nella rottura dell'epidermide che si verifica quando, in fase di maturazione, ci sono piogge molto intense e umidità atmosferica elevata rendendo di fatto il prodotto non commercializzabile con le conseguenti perdite economiche. Difficoltà anche per le coltivazioni di susine, pesche, kaki.
Ultimo aggiornamento: 21/05/2024 19:32:37
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