Folgaria (Trento) - Il saluto delle comunità di
Guardia e
Mezzomonte di
Folgaria a
don Ilario Crepaz, 91 anni, originario di
Fiera di Primiero. Ordinato sacerdote il 17 marzo 1956, ha ricoperto vari incarichi pastorali, gli ultimi 16 anni li ha prestati a
Mezzomonte e
Guardia e sugli
Altipiani Cimbri.
Nella cerimonia di saluto,
don Ilario (
nella foto) è andato in pensione (il suo impegno pastorale è proseguito ben oltre i 75 anni dove oggi tutti i sacerdoti e prelati si ritirano ndr) e torna nella sua Primerio, il
sindaco di
Folgaria, Michael Rech.
"Se c’è però un momento che ho scongiurato fino all’ultimo è il tuo saluto, caro don Ilario - ha sottolineato il
sindaco Rech -. Non perché non sia un tuo diritto quello di riposare e prenderti cura di te ma perché è un arrivederci piuttosto doloroso per le comunità che hai servito e affiancato, per le istituzioni e mi permetto di aggiungere, anche personalmente. Credo che tutti noi, con affettuoso e sano opportunismo, avessimo riposto questa evenienza come se non fosse dovuta arrivare mai".
"In questi tanti anni di servizio, per Mezzomonte e Guardia e per tutti gli Altipiani - ha proseguito Michael Rech -, sei stato una presenza incondizionata, guida luminosa e base solida alla quale potersi affidare. Negli ultimi mesi ti è toccata anche la reggenza, insieme a don Giorgio Garbari, della chiesa degli Altipiani in attesa dell’insediamento di don Jgor, ennesima prova della tua tenacia e del tuo sacrifico per questa comunità. Sono tanti i momenti, le occasioni e gli argomenti che andrebbero ricordati in questo saluto e sarebbe difficile sceglierne solo alcuni ma c’è una cosa che voglio dirti in particolare. Ti siamo grati per quanto ci hai dato senza risparmiarti mai, soprattutto ti sono personalmente grato per la tua capacità, talvolta disarmante, di essere moderno, giovane, proiettato al futuro.
Non credo sia banale ed anzi ritengo sia un vero dono quello di riuscire ad adempiere alla missione di parroco, soprattutto di questi tempi, creando vera connessione con le persone, tra le generazioni anche con le più giovani, attualizzando concetti, testi e dogmi che per definizione non sono stati scritti proprio ieri".
"È certamente grazie anche alle tue esperienze di vita, molte internazionali che questo tuo stile si è coniato e quale orgoglio è stato, per la nostra piccola comunità di montagna, poter beneficare della tua saggezza, della tua esperienza ma anche della tua simpatia e del tuo affetto. Caratteristiche e sentimenti che pochi anni fa mi hanno spinto a visitare e ripercorrere la tua strada a New York e precisamente nel New Jersey a Hoboken dove hai prestato servizio per lungo tempo nella chiesa di St. Anthony of Padua - ha aggiunto -. Mentirei se non ammettessi che per un Sindaco avere un rapporto franco e personale con le figure centrali della comunità come la tua, è molto importante. Quindi ti sono grato anche per l’amicizia e la franchezza come quando mi telefonasti alcuni anni fa per sapere se potevi togliere il mio manifesto elettorale, terminata la campagna, in quanto eri stufo di vedere tutti i giorni il mio volto uscendo i casa. Il vescovo Lauro mia aveva detto solo pochi mesi fa che a volte facevi ritorno nel tuo Primiero con l’intenzione di rimanerci ma che poi, tornavi a Mezzomonte in quanto è li che ti sentivi in dovere di essere. Non ti nascondo che una parte di me e di noi spera che anche questa volta possa essere così ma siamo consapevoli che così non sarà".
"Grazie don Ilario per questi sedici anni di guida e di missione nelle nostre terre e per il tuo servizio a Casa Laner con i nostri anziani - ha concluso il sindaco di Folgaria - Lasci un segno profondo nelle nostre vite e nella storia della Magnifica Comunità di Folgaria. La tua guida non sarà dimenticata quanto a Mezzomonte e Guardia quanto in tutti i paesi di Folgaria, Lavarone e Luserna. Buon riposo don Ilario e buon viaggio di ritorno a casa".