"Dopo l'aggressione subita da una Guardia medica, il tema è su come creare condizioni di sicurezza per i numerosi professionisti distribuiti sul nostro territorio che garantiscono la continuità assistenziale ai pazienti bisognosi di cure. Una proposta emersa è quella di trasferire l'ambulatorio della Guardia medica all'interno o nelle adiacenze del pronto soccorso ospedaliero, considerato un punto di presidio stabile. Tuttavia, ciò solleva una problematica: i pronto soccorso ospedalieri sono soltanto sette, mentre il numero totale delle guardie mediche è di 111 (dato del 2013), di cui 17 titolari e 94 precari.
Una possibile soluzione potrebbe essere quella di collocare questo servizio, creando spazi idonei anche presso le RSA/APSP, che sono capillarmente distribuite sul nostro territorio, con la raccomandazione che questo non venga monopolizzato per soddisfare i bisogni di queste.