All'evento "Scalata per il clima: i cambiamenti climatici? Meglio parlarne in vetta", promosso da Unimont-Università della Montagna, polo dell’Università degli Studi di Milano con sede a Edolo, in collaborazione con il Consorzio Pontedilegno-Tonale e la locale sezione del CAI, sono intervenuti scienziati, docenti universitari ed esperti, che hanno ribadito nei diversi interventi la necessità di agire tempestivamente e in modo efficace per contrastare la crisi climatica, con una specifica attenzione rivolta alle conseguenze sui ghiacciai.
A introdurre l'evento - che si è svolto a Passo Paradiso - la professoressa Anna Giorgi, responsabile Polo Unimont di Edolo, che ha ribadito la necessità di interventi per ridurre l'effetto serra e le iniziative messe in campo da Unimont; mentre Davide Panizza, presidente del Consorzio PontediLegno-Tonale, ha evidenziato quando accaduto nell'ultimo anno, con una forte riduzione dei ghiacciai: "Per far questo - ha detto Panizza - occorrono politiche internazionali sul clima finalizzate a ridurre le emissioni dei gas climalteranti che sono la principale causa del riscaldamento globale".
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Successivamente Anna Giorgi e Vania Zampatti del Consorzio Pontedilegno-Tonale hanno presentato il premio di laurea dal tema "Effetti del cambiamento climatico sull'ambiente e sull'economia turistica in montagna”, che verrà selezionato tra quelli che realizzeranno i ricercatori del polo Unimont: al vincitore andrà un premio il cui costo sarà interamente coperto col ricavato dell’asta benefica tenutasi lo scorso 9 luglio durante l’evento “Dall’igloo al calice”. In quell’occasione erano state messe in palio le bottiglie di vino affinate all’interno di un igloo ai 2000 metri di quota del Corno d’Aola: un’iniziativa sviluppata nell’ambito del progetto “Vini in igloo”, nato dalla collaborazione tra Consorzio Pontedilegno-Tonale, Consorzio Vini di Valcamonica, Cantina Bignotti e polo Unimont. "Così - ha concluso Vania Zampatti - il Consorzio supporterà un giovane ricercatore attraverso il finanziamento di un premio di laurea".
Sono poi intervenuti Riccardo Guidetti, referente RUS Università degli Studi di Milano; Eleonora Perotto, delegata RUS e Capo del Servizio Sostenibilità Politecnico di Milano, Valerio Mondini, presidente CAI Pezzo-Pontedilegno e Lino Zani, che ha portato l'esperienza del progetto Ada270. "Il ghiacciaio dell'Adamello - ha riferito Zani - perde mediamente un metro e mezzo all'anno, il progetto Ada 270 focalizzerà l'attenzione su un periodo di mille anni".
Il professor Claudio Smiraglia, glaciologo, ha approfondito, con dati scientifici, l'arretramento dei ghiacciai e le conseguenze con crolli e rischi per chi la frequenta la montagna. "Quanto accaduto negli ultimi anni - è il quadro tracciato dal professor Smiraglia - è impressionante per la velocità, occorre cambiate rotta e ridurre l'effetto serra. Se continuerà così avremo nei prossimi decenni uno scenario alpino simile ai Pirenei o agli Appennini".
Il Presena è testimone diretto dei cambiamenti climatici: dal 2008 una vasta superficie del ghiacciaio (120mila metri quadri) viene coperta con dei teli geotessili che consentono di ridurre del 50% lo scioglimento estivo (assorbendo meno energia solare) e di preservare uno spessore di 3 metri di neve, circa 130mila metri cubi, che costituisce la base per la successiva stagione invernale, con un impatto positivo anche sull’ambiente. "Senza teli - ha spiegato Christian Casarotto (nel video), con tanto di dati e immagini - il Presena rischia di scomparire entro fine secolo: tutto dipenderà dalle scelte dell'uomo e del sistema socio economico e dai cambiamenti che saranno introdotti per ridurre l'effetto serra". Christian Casarotto ha tracciato un quadro sui cinque scenari che si prospettano sul ghiacciaio Presena.
L'evento “Climbing for Climate”, giunto alla quarta edizione, ha visto interventi di docenti ed esperti e l'atleta Davide Magnini ha portato la sua esperienza. La conclusione è stata la visita al ghiacciaio Presena.