Trento - Acqua potabile: nuove indicazioni ai Comuni del Trentino per una gestione sempre più efficiente. Gestire in maniera sempre più efficiente l’acqua potabile, e gli acquedotti che ne consentono l’erogazione, è un imperativo anche per il Trentino. Lo è sia per le note ragioni legate alle emergenze climatiche, come quella che l’Italia sta attraversando in queste settimane, sia perché a livello nazionale ed europeo si consolidano orientamenti precisi in tal senso, che si traducono anche in incentivi di natura economica, a partire da quelli contenuti nel Pnrr.
La Giunta provinciale, su proposta del vicepresidente e assessore all’ambiente Mario Tonina e dell’assessore agli enti locali Mattia Gottardi, ha approvato una decisione contenente alcuni indicatori che permettono di misurare la qualità del servizio idrico di acquedotto, che è di competenza comunale. L’obiettivo, in sintesi, è quello di rendere obbligatorio il Bilancio idrico di acquedotto, redatto con cadenza annuale, nonché di monitorare le interruzioni di servizio, in modo tale da intervenire puntualmente con misure correttive, e la qualità dell’acqua (a livello di acquedotto, essendo quella erogata dai rubinetti già assodata).
In Trentino il servizio idrico di acquedotto è di competenza dei Comuni, i quali lo gestiscono in economia diretta o tramite soggetti gestori di vario genere (perlopiù società in house ma anche, in qualche caso, tramite società con partecipazioni private). Il quadro delle conoscenze riguardo alla efficienza del servizio erogato è molto variabile e viene aggiornato solo su base “volontaria”.
La Provincia esercita come noto funzioni di indirizzo nei confronti dell’azione dei Comuni.