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Legambiente Basso Sebino: Gangemi sostituisce Balotta

"Taglio di 40 olmi nella riserva delle Torbiere sfregio alla natura"

Iseo (Brescia) - Cambio alla guida di Legambiente Basso Sebino, Gangemi sostituisce Balotta. Si è svolta l'assemblea degli iscritti di Legambiente basso Sebino. All'ordine del giorno c'erano le dimissioni di Dario Balotta e l'elezione del nuovo Presidente. L'assemblea ha scelto come nuovo presidente Franco Gangemi pensionato, da tempo impegnato con il sodalizio ambientalista in qualità di tesoriere ed esperto di salute, ambiente e sanità.

“Sono stato eletto co-portavoce di Europa Verde di Brescia - dice Dario Balotta - continuerò a lottare per la difesa dell'ambiente e la giustizia sociale in un'altra veste”.E’ arrivato il momento, dopo 15 anni di volontariato passati con ruoli di responsabilità per Legambiente, di un ricambio e di lasciare il passo a nuovi volontari. La mia scelta intende garantire i principi dell'autonomia e della rotazione degli incarichi nei quali ho sempre creduto.
Oggi in Legambiente, ieri nella mia precedente guida di Segretario della Fit Cisl Trasporti della Lombardia”. Balotta ha così concluso il suo intervento di commiato all'assemblea: "Ringrazio tutti voi per l’opportunità straordinaria che mi avete dato di svolgere un’attività impegnativa, non sempre facile, in difesa dell’ambiente, della legalità, del rispetto delle norme e della sostenibilità del territorio. Con l'elezione di Gangemi, Legambiente è in buone mani. Sosterrò sempre la mia casa di Legambiente che frequento dal 2000”.

Franco Gangemi, nel suo intervento, ha ribadito la necessità di esercitare una forte pressione sulle amministrazioni comunali del Sebino per ridurre al minimo il consumo di suolo, evitare che le rive del lago si trasformino in un grande parcheggio e che lo sviluppo turistico diventi insostenibile per il territorio. Il neo presidente, a proposito del taglio di 40 olmi nella riserva delle Torbiere alle lamette di Clusane di qualche giorno fa, ha dichiarato: “E' inammissibile che dentro l'area della Riserva si sia potuto compiere un simile sfregio alla natura. Ora ci aspettiamo che l'indagine delle autorità giudiziarie, aperta per individuare i responsabili e le eventuali mire speculative, faccia il suo corso”.
Ultimo aggiornamento: 14/04/2025 18:26:35
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