Tavernola Bergamasca -
Gomma nel
lago d'Iseo al largo di
Tavernola Bergamasca. pronto il progetto di fattibilità, redatto dalla
società Thetis Costruzioni. Il problema ambientale legato alla presenza di rifiuti gommosi sul fondale del lago d'Iseo di fronte a Tavernola Bergamasca potrebbe presto avere una soluzione.
Il presidente dell'Autorità di Bacino Lacuale dei laghi Iseo, Endine e Moro,
Alessio Rinaldi, ha presentato infatti all'assemblea dei sindaci il progetto di fattibilità per la rimozione e la bonifica del materiale, redatto dalla Società Thetis Costruzioni di
Bondeno (Ferrara). Ricordiamo come nel 2019, era stato individuato dai carabinieri subacquei a circa 30 metri di profondità un accumulo di scarti di fabbricazione di guarnizioni e materiali plastici risalenti agli anni ’70 del secolo scorso, precedentemente segnalato anche da associazioni di sub dilettantistiche.
Le analisi hanno stabilito che i sedimenti presenti sul cumulo di rifiuti e nelle vicinanze risultano contaminati da elementi in traccia quali zinco, rame, nichel, piombo, manganese e bario, presenti anche nei rifiuti, e da microplastiche probabilmente generate dai rifiuti stessi. “Inoltre – hanno precisato gli esperti - sussiste il rischio di rilascio di sostanze tossiche oltre che di microplastiche nella colonna d’acqua, con probabili effetti di tossicità su diversi organismi acquatici; conseguentemente è ritenuto necessario attuare specifiche misure di gestione della sorgente pericolosa”.
“Abbiamo provveduto ad inviare il progetto di fattibilità a Regione Lombardia - ha precisato il presidente Rinaldi – Ancora una volta, ci siamo messi a disposizione del territorio l'importo stimato per la rimozione e lo smaltimento è di 3 milioni e 300mila euro. Le tempistiche invece indicano 95 giorni, cinque mesi, per la chiusura del cantiere subacqueo”. “Lo studio ha certificato la possibilità di rimuovere il materiale – ha chiuso Rinaldi – ed ora sarà necessario reperire le risorse necessarie per dare il via all'iter procedurale”.
Due sono le aree di distribuzione del materiale: la prima area di accumulo è lunga circa 30 metrie larga 17 metri e si estende su una superficie di circa 450 metri quadri . Una stima plausibile del volume dei rifiuti può essere compresa tra 400 e 450 metri cubi .
La seconda area di accumulo si estende su una superficie di circa 150 metri quadri, è lunga circa 17 metri e larga 8 metri ed è caratterizzata da profondità da circa 35 a circa 45 metri
La rimozione del materiale, secondo il progetto, avverrà con una soluzione “ibrida”, che prevede di lavorare in una prima fase rimuovendo manualmente i rifiuti più grossolani con gli operatori tecnici subacquei, per poi procedere con una seconda fase durante la quale il sedimento e i rifiuti di dimensioni ridotte vengono rimossi mediante sorbonatura – ovvero l'utilizzo di pompe calate dall'alto per portare in superficie la gomma e stoccarla conseguentemente.