Sondrio - "Non imputabile", è la risposta del perito incaricato dal tribunale di Sondrio ai quesiti posti dal Gip su Luca Michele Iannello, il 24enne che il 6 aprile dello scorso anno aveva ucciso lo zio Davide Confronto.
Il perito incaricato dal Gip del tribunale di Sondrio ha riconosciuto l'incapacità di intendere e volere, oltre all'intossicazione cronica da alcol o sostanze stupefacenti. Il 6 aprile dello scorso anno il 24enne aveva ucciso a coltellate lo zio materno, Davide Conforto, 62 anni, a Poggiridenti (Sondrio). Prima aveva cercato di strangolarlo, poi con un coltello da cucina ha inferto due colpi fatali alla gola. Il giovane chiamò alcune ore dopo i carabinieri dicendo di aver ucciso una persona. Ora Luca Iannello si trova nel carcere di Monza. Nelle prossime settimane sarà fissata l'udienza preliminare in tribunale a Sondrio, dove sarà dichiarata la "non imputabilità" del giovane e il proscioglimento. Poi sarà decisa la misura alternativa.
Ultimo aggiornamento:
09/02/2025 11:33:16