Bormio (Sondrio) - Tangenti in cambio di appalti e affidamenti diretti. Cinque arresti, di cui un dipendente comunale di Valdisotto e quattro professionisti e imprenditori dell’Alta Valtellina e della provincia di Bergamo. Sei le misure interdittive a contrarre con la Pubblica Amministrazione.
Undici persone accusate di corruzione, peculato, falso e reati di natura paesaggistico ambientale.

Nell'ambito dell'
operazione "Recharge", condotta dallla Guardia di Finanza del Comando Provinciale di
Sondrio e della
Tenenza di
Bormio, sono state eseguite misure cautelari nei confronti di undici persone: cinque individui sono stati posti agli arresti domiciliari, tra loro un dipendente comunale di Valdisotto. Inoltre, sei persone sono state colpite da misure interdittive.
Le accuse nei confronti degli indagati riguardano reati di corruzione, peculato, falso e violazioni in materia paesaggistico-ambientale. L'inchiesta ha rivelato un presunto sistema illecito di scambio di tangenti in cambio di appalti e affidamenti diretti.

L'operazione ha visto l'impiego di 50 finanzieri, impegnati nell'esecuzione dell'ordinanza di custodia cautelare emessa dalle autorità giudiziarie. Gli investigatori,
coordinati dalla Procura di
Sondrio, guidata da
Piero Basilone, continuano a lavorare per ricostruire il quadro completo dell'attività illecita e individuare eventuali ulteriori responsabilità.
Sono stati sequestrati
320mila euro di denaro contante e l'inchiesta è su lavori effettuati per il Comune di Valdisotto.