
Il rinvio non è causato da problemi tecnici bensì da questioni burocratiche, poiché le autorità competenti hanno richiesto maggior rigore nei controlli. L'apertura degli impianti, prevista inizialmente per il 29 maggio, era già slittata di dieci giorni per "attività ricognitive, indipendenti dalla nostra volontà", secondo la Sifas. Ora il nuovo rinvio. «Le prove sono state svolte in modo puntuale ed estremamente meticoloso, dando complessivamente esito positivo", sostengono alla Sifas. L’impianto ricade su due regioni, Lombardia e Trentino-Alto Adige, tutta la documentazione di collaudo sarà trasmessa alla sede centrale di Roma, che provvederà a un ulteriore controllo dei risultati ottenuti. L’apertura della funivia è condizionata al benestare del superiore Ministero