Bormio (Sondrio) - "La montagna non si arrende". Mobilitazione nazionale dalle Alpi agli Appennini diffusa su tutto il territorio nazionale: eventi, camminate, flash mob si terranno a Bormio e Cortina, località olimpiche simbolo di un modello di sviluppo sempre più insostenibile, ma anche in Alta Valle Camonica e sul Monte Bondone in Trentino.
La protesta attraverserà l’intera penisola: dalle Alpi Apuane in Toscana al Monte Tarinè in Liguria, dal Monte Strega nelle Marche al Terminillo nel Lazio, fino alla diga della Camastra in Basilicata.
L'evento è stato organizzato in concomitanza con il count down di un anno all'apertura dei Giochi Olimpici di Milano-Cortina, simbolo dei grandi eventi che catalizzano investimenti milionari (a beneficio di pochi) e sprechi immensi, senza portare reali benefici alle zone montane.
Motivazioni principali della mobilitazione: sfruttamento del territorio e delle risorse naturali, dipendenza dalla monocoltura dello sci e dai grandi eventi come le Olimpiadi porta a investimenti sproporzionati, che non tengono conto delle reali necessità delle popolazioni locali, sprechi di denaro pubblico come l'impianto per il bob a Cortina, che si prevede sarà abbandonato come quello del Sestriere, la ripetizione di ecomostri che abbiamo già visto in occasione di grandi eventi. Inoltre sono insostenibili alcunoi impianti sciistici per buona parte dell’anno: stazioni come Montecampione faticano a garantire una copertura nevosa stabile, con precipitazioni che durano solo brevi periodi e costringono a ricorrere a costosi impianti di risalita e di innevamento, mentre il territorio mostra evidenti segni di abbandono e degrado, in particolare nelle case vacanza.
In Alta Valle Camonica domenica 9 febbraio si terrà un'iniziativa alle 9:30 ai parcheggi auto all’imbocco della Val Sozzine a Ponte di Legno. Invece in Trentino la manifestazione sarà al Bondone, con una passeggiata tra le Viote e Vason, per chiedere un maggior salvaguardia ambientale come prerogativa necessaria anche per il mantenimento dell’attrattiva turistica del Trentino
Il focus più importante sarà sulle Olimpiadi invernali 2026, sulle opere di Cortina, Bormio e Livigno. Infine, secondo gli organizzatori, la scelta di puntare esclusivamente sul trasporto su gomma, ignorando il necessario potenziamento ferroviario della Valtellina e di Cortina, è un'occasione persa di ripensare alla mobilità alpina su ferro.
Ultimo aggiornamento:
06/02/2025 06:30:54