Bormio (Sondrio) – Si è tenuta nella sala del Consiglio della Provincia di Sondrio, la presentazione dei
dati sul
turismo in
Valtellina del 2024 a cura di APF Valtellina e della Provincia di Sondrio. Presenti
Elio Moretti, presidente di APF Valtellina, ed
Evaristo Pini, direttore di APF Valtellina e dirigente del settore Turismo, Cultura, Istruzione e Ufficio Europa della Provincia di Sondrio.

La
Provincia di
Sondrio è un punto di riferimento anche perché, ai sensi della normativa regionale, tutte le strutture ricettive alberghiere ed extralberghiere sono tenute alla comunicazione dei
flussi turistici nell’ambito della rilevazione “Movimento clienti negli esercizi ricettivi”.
TURISMO IN PROVINCIA DI SONDRIO: I DATI
Per quanto riguarda l’offerta turistica, ABIT registra un numero complessivo di strutture ricettive pari a
4.735: 380 alberghi e 4.355 strutture extra alberghiere. Il totale di posti letto è di
49.189: 18.182 alberghieri e 31.007 extralberghieri. In Alta Valtellina si concentra la maggior parte dell’offerta turistica, con il 60% di posti letto dell’intera provincia (
33,10% a
Livigno e il
27,80% nel comprensorio di
Bormio). Il numero di posti letto è in continua crescita da anni grazie quasi esclusivamente al settore extra alberghiero: +18% di strutture extra alberghiere con + 11% di relativi posti letto rispetto al 2023. Da segnalare che nel marzo 2025 è stata superata la soglia dei
50.000 posti letto disponibili a livello provinciale.
Analizzando i flussi turistici, ABIT ha registrato nel 2024 un totale di
1.298.664 arrivi con i pernottamenti che sfiorano i 4.300.000: il totale è infatti pari a
4.290.729, +7% rispetto al 2023. Il settore alberghiero ha registrato
2.333.978 presenze mentre quello non alberghiero
1.942.790. Circa la provenienza dei turisti, gli
italiani rappresentano il 58.5% del totale (Lombardia regione prevalente) mentre il 41.5% sono stranieri (Germania, Svizzera e Repubblica Ceca i principali mercati). Riguardo la distribuzione degli arrivi nel corso dell’anno: in estate, e in particolare a luglio e in agosto, vi è una netta predominanza di turisti italiani mentre
la stagione invernale vede gli stranieri essere la quota più rilevante.
Analizzando la stagione estiva 2024, si nota nel complesso un calo delle presenze da imputare principalmente alle condizioni meteo sfavorevoli di inizio estate; il mese di agosto ha invece avuto numeri importanti che hanno contribuito a rilanciare l’intera stagione. Interessante poi la cosiddetta terza stagione che include i
mesi di maggio, ottobre e novembre: i turisti che visitano la provincia, soprattutto nel periodo autunnale, sono in costante aumento, anno dopo anno. Questa tendenza è riconducibile alle condizioni climatiche favorevoli e alla presenza di eventi enogastronomici e sportivi che favoriscono la destagionalizzazione
dell’offerta turistica.