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Sci, Coppa del Mondo: a Bormio trionfa Alexis Monnet in discesa

L'azzurro Mattia Casse è quarto

​Bormio (Sondrio) - Alexis Monnet dipinge la Stelvio e sale sul trono della discesa di Bormio (Sondrio), entrando attraverso la porta principale tra i grandi protagonisti della velocità mondiale. Mattia Casse è quarto, ma con tanti rimpianti per un errore di linea che nel cuore del tracciato gli ha fatto perdere l’appuntamento per il secondo podio consecutivo dopo il trionfo in Val Gardena.

Mai prima di oggi il ventiquatrenne elvetico aveva saputo esprimersi su questi livelli, ma sulla Stelvio le sue capacità tecniche hanno trovato piena esaltazione, permettendogli con il pettorale numero 19 di privare della soddisfazione del primo successo in carriera il connazionale Franjo Von Allmen, secondo come sulla Saslong la scorsa settimana. Monney (foto credit Pentaphoto) ha fissato così il cronometro sull’1’53″43 con 0″24 di margine su Von Allmen, per occupare i primi due gradini di un podio completato dal canadese Alexander Cameron (+0″72), ancora una volta a proprio agio sulla Stelvio.

Appena dietro al nordamericano, c’è un Mattia Casse incredulo all’arrivo di aver potuto mantenere un’alta competitivà nonostante l’errore commesso poco prima della Carcentina. Era partito forte, Casse. I suoi riferimenti nella parte alta sono stati ai vertici, poi l’errore di interpretazione l’ha portato ad allungare oltremodo le linee, lasciando sul terreno mentri e soprattuto preziosi decimi. Da lì in poi la sua gara è tornata ad essere precisa e pressochè perfetta, tanto che il ritardo finale da Monney è di soli 0″79, a soli sette centesimi di secondo dal podio.

Un quarto posto che da una parte lascia inevitabili e ragionevoli rammarichi, ma che dall’altra trasuda di consapevolezza: “Appena tagliato il traguardo mi son detto che il ritardo sarebbe stato maggiore di un secondo e mezzo e ho scosso la testa. Un po’ prima della Carcentina ho attaccato troppo presto una curva verso sinistra e sono andato lungo e ho lasciato una vita di tempo. Credo sia un ulteriore passetto in avanti: ho messo in pista una gara buona per tre quarti, poi è arrivato l’errore. Ma ora basta, devo fare una gara pulita. Gli svizzeri stanno andando davvero forte, ma domani si torna ad attaccare”.

Solo un centesimo alle spalle dell’azzurro, Marco Odermatt è quinto (+0″80) dopo un’evidente spigolata nella parte superiore della pista, con l’altro elvetico Justin Murisier (+0″81) sesto a completare l’eccezionale giornata del team rossocrociato; lo sloveno Miha Hrobat (+0″87) e l’austriaco Vincent Kriechmayr (+1″12) completano il quadro della top8 di giornata.

A seguire, Christof Innerhofer è 18esimo a poco più di due secondi da Monney (+2″03); l’esperto altoatesino precede il più giovane Giovanni Franzoni, ottimo 19esimo con il pettorale 52 con un gap di 2″08 dal leader.

RACCONTO

Nella storia di Bormio e della Valtellina, una pagina importante l’ha scritta la Svizzera: le tracce culturali e architettoniche dei tre secoli di dominazione dei Grigioni sono ancora ben evidenti per le vie di un centro denso di storie e segreti da raccontare. Poche centinaia di metri più in là, nel parterre della mitica pista Stelvio, la bandiera rossocrociata è tornata a risplendere a Bormio al termine della Discesa Libera di sabato 28 dicembre.

A gioire non uno, ma due giovani della nouvelle vague della velocità svizzera: vince Alexis Monney, classe 2000, alla prima gioia in Coppa del Mondo, davanti a Franjo von Allmen, 2001, che di segnali ne aveva già dati, e parecchi, nelle scorse settimane.
Sono loro che meglio degli altri hanno domato una pista Stelvio splendida sotto il sole di Bormio, per uno spettacolo che ha tenuto con il fiato sospeso i tanti tifosi e appassionati arrivati nello ski stadium che fra 13 mesi incoronerà i campioni olimpici di Milano-Cortina.

Sul terzo gradino del podio c’è il canadese Cameron Alexander, che era stato il più veloce nell’ultima prova cronometrata, e che tiene giù dal podio un ottimo Mattia Casse, che fino all’arrivo di Monney aveva sognato un terzo gradino assolutamente sorprendente dopo il grave errore di linea commesso sulla Carcentina, unica macchia di una prova maiuscola.

Il quinto posto del fenomeno Marco Odermatt e il sesto di Justin Murisier, ancora Svizzera, completano il senso di una gara, come sempre, di livello elevatissimo, su una pista che non regala nulla ma sa concedersi a chi ha classe, velocità e coraggio.

Ne ha avuti Franjo von Allmen, che ha sfruttato appieno il numero 3 sciando alla perfezione nel tratto da Fontana Lunga all’imbocco della Carcentina, da cui ha portato fuori la velocità necessaria per marcare il miglior tempo provvisorio anche nella parte conclusiva della Konta.

Alexander e Murisier, con pettorali 6 e 7, sono riusciti a fare meglio di von Allmen nella parte alta, fino al Canalino Sertorelli, ma non hanno saputo replicare la linea molto alta dell'elvetico sulla Carcentina. Stesso discorso per lo statunitense Cochran-Siegle, protagonista di una caduta senza conseguenze prima del salto di San Pietro mentre aveva il primo rilevamento cronometrico, e per l’austriaco Vincent Kriechmayr, velocissimo fino a Pian dell’Orso, meno nella parte centrale e finale.

Il pubblico di casa ha iniziato a vibrare grazie alla prova di grande livello firmata da Mattia Casse. Il piemontese ha dipinto traiettorie sulla Stelvio fino alla fatidica sbavatura sulla Carcentina, senza la quale il podio sarebbe stato alla portata, e forse anche qualcosa di più. “Dopo l’errore pensavo di arrivare con più di due secondi,” ha spiegato Casse, “quando ho guardato il tempo sono rimasto stupito. Su questa pista negli ultimi tre anni sono andato sempre in crescendo: domani c’è il Super-G, ci riproverò.”

Niente da fare invece per Dominik Paris, che sulla Stelvio che l’ha visto dominare tante volte non ha saputo oggi regalarsi un altro ricordo da copertina. Meglio di lui Christof Innerhofer, 18°, ed il giovane Giovanni Franzoni, 19°.

Perfetto, per una volta, non è stato nemmeno Marco Odermatt, penalizzato anche dall’apertura dell’airbag su un sobbalzo, ma il quinto posto finale conta e fa classifica per la Coppa del Mondo. E nel frattempo applaude i compagni di squadra: “I nostri giovani vanno veramente forte, siamo un grande gruppo.”

Quando von Allmen iniziava a sentire profumo d’impresa, il compagno di squadra Monney, che già aveva brillato nella prima prova cronometrata, è riuscito a replicare le traiettorie del connazionale sulla Carcentina e ad interpretare meglio di tutti la sezione conclusiva della Konta, regalandosi una prima vittoria da sogno in Coppa del Mondo, lui che nel 2020 si era laureato Campione del Mondo Juniores a Narvik, Norvegia.

Non so cosa dire, è pazzesco,” ha commentato il nuovo re di Bormio. “Non avevo ricevuto indicazioni dall’arrivo, sapevamo di avere un piano dopo le prove e sono arrivato in partenza concentrato. È una grande giornata per la nostra squadra, sono felice.

A Bormio, in Discesa Libera, la Svizzera non vinceva da ben 13 anni: l’ultimo sul gradino più alto del podio era stato Didier Defago nel 2011, peraltro nella giornata di un’altra doppietta con Patrick Küng. Prima di allora, l’unico rossocrociato a dominare la Stelvio era stato Pirmin Zurbriggen nello storico Mondiale 1985.

DOMANI IL SUPER-G

Fra meno di 24 ore, la Stelvio si accenderà di nuovo per il Super-G che chiuderà il programma del weekend, con Marco Odermatt impegnato nella difesa del titolo conquistato l’anno scorso. La prima partenza è prevista per le ore 11:30, diretta TV su Rai2 ed Eurosport.

Le dichiarazioni
Giovanni Franzoni:Penso di essere adatto per questo tipo di pista e l’hanno prossimo qui ci saranno i Giochi Olimpici ed era importante andare bene. A volte è snervante aspettare in partenza, devo cercare di abbassare i punti e di conseguenza il pettorale di partenza. Vedo sul podio atleti della mia età e questo mi da la carica: sono allo stesso tempo arrabbiato e felice per il risultato: ora devo cercare di continuare così. Ho sciato bene in alto, non sono invece riuscito a fare al meglio nella zona della Carcentina. Sono molto carico per il super di domani".

Dominik Paris non ha invece trovato la sintonia con la Stelvio che l’ha visto vincere sei volte in discesa ed una in superG. Domme è 31esimo con un ritardo di 2″87 appena davanti a Florian Schieder, 32esimo a 2″90. “Oggi male, più che male – è stato il commento di Paris – Ho fatto fatica, non sono mai riuscito a sentirmi bene, è stata davvero una battaglia contro la pista. Domani in SuperG sarà tutto diverso, vediamo come andrà”. Fuori dalla zona punti anche il ventiduenne debuttante in discesa Marco Abbruzzese (39esimo a 3″55) e Nicolò Molteni, 39esimo a 3″59 mentre Benjamin Alliod è caduto senza conseguenze nella parte alta del tracciato.

Odermatt mantiene il pettorale rosso di leader della classifica di specialità con 225 punti e guida un quartetto elvetico che conta di Von Allmen (163), Murisier (142) e Monney (120); Casse è decimo a quota 73. Nella generale Odermatt avanza ulteriormente e sale a 585 con 116 lunghezze di margine su Kristoffersen e 203 su McGrath.
Domenica 29 dicembre la tappa di Coppa del Mondo di Bormio si completa con il superG; il via alle 11:30.
Ultimo aggiornamento: 28/12/2024 18:19:43
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