Cortina d'Ampezzo - Lo spettacolo dello scialpinismo, domenica 30 marzo, nel comprensorio del Faloria, a Cortina d’Ampezzo, dove Fondazione Cortina ha proposto la quarta edizione di Cortina Skimo Cup, evento che la stessa Fondazione ha organizzato in sinergia con diverse realtà del territorio e, in particolare, con Sci club Cortina, Guide Alpine di Cortina, Scoiattoli Cortina e Soccorso Alpino.
Davide Magnini nella foto di repertorio di Maurizio Torri.

La manifestazione metteva in palio i titoli italiani a squadre, sia in ambito assoluto sia in ambito Master. Splendida giornata di sole, dopo alcuni giorni di precipitazioni e dopo una prima mattina piuttosto ventosa, e splendido paesaggio invernale con parecchia neve lungo tutto il tracciato che aveva partenza e arrivo ai 1800 metri di quota del Passo Tre Croci e che si sviluppava per 16 chilometri, con un dislivello di 1.600 metri, con quattro salite e quattro discese e due tratti da percorrere a piedi.
A vincere il titolo assoluto maschile è stata la squadra composta dall’altoatesino
Alex Oberbacher (Gardena) e dal trentino
Davide Magnini (Brenta Team). I due sono partiti subito forte per cercare di staccare i portacolori del Centro sportivo Esercito
Matteo Eydallin e
Robert Antonioli, riuscendo nell’intento: poi è stata gara sempre in testa, con un margine che diminuiva (quasi annullato lungo la prima discesa, molto muscolare) e che poi si è stabilizzato attorno al minuto. Alla fine, vittoria per Oberbacher-Eydallin in h37’06”, con Eydallin e Antonioli a portare a termine la propria fatica con un ritardo di 1’19”. A completare il podio due giovanissimi: il vicentino del Centro sportivo Carabinieri,
Matteo Sostizzo (uno degli atleti del Progetto Giovani di Fondazione Cortina) e il trentino delle Fiamme Oro
Hermann Debertolis, staccati di 8’55”.
«
Sapevo che sarebbe stata dura contro la squadra dell’Esercito, composta da due atleti del calibro di Antonioli e Eydallin: per questo con Davide abbiamo deciso di partire cattivi, come se fosse un vertical» racconta
Alex Oberbacher. «
Siamo riusciti a scavare un gap e siamo poi stati bravi a incrementarlo un po’ ad ogni salita.
Il tracciato? Impegnativo, parecchio nervoso».
«Sapevamo che la prima parte era più favorevole a noi e abbiamo cercato di approfittarne» spiega Davide Magnini, medaglia d’argento nell’ Individual ai recenti Campionati del mondo di Morgins, in Svizzera. «Per me è il secondo titolo italiano dopo quello dell’Individual, una bella soddisfazione. E ora mirino sulle finali di Coppa del mondo».
In ambito femminile lo “scudetto” lo hanno conquistato Ilaria Veronese (Centro sportivo Carabinieri) e Lisa Moreschini (Fiamme Gialle), al traguardo con il tempo di 2h00’10”. Sul secondo e terzo gradino del podio, rispettivamente, Giulia Compagnoni e Noemi Junod (Centro sportivo Esercito) e Cecilia De Filippo (Dolomiti Ski Alp) e Silvia Berra (Centro sportivo Esercito).
Per quanto riguarda i Master, successo per gli altoatesini Martin Elsler e Manfred Dorfmann (Bela Ladinia) su Tommaso Zanotelli e Giancarlo Lira (Fornese) e su Sedrich De March e Fabio Fagherazzi (Dolomiti Ski Alp).
«Dopo le prime tre edizioni disputate nell’area Col Gallina – Falzarego, ci siamo spostati in zona Faloria, per far conoscere un’altra zona di Cortina votata allo scialpinismo» commenta il direttore di gara Federico Michielli, delle Guide Alpine di Cortina. «Abbiamo raccolto pareri favorevoli e siamo soddisfatti di quanto proposto. Ora pensiamo a dare continuità a quanto fatto in questi quattro anni e proporre ancora eventi importanti nel nostro territorio».
«Lo scialpinismo è uno sport che a Cortina trova un terreno d’elezione e che come Fondazione Cortina vogliamo sviluppare» ha sottolineato il presidente di Fondazione Cortina, Stefano Longo, intervenuto alle premiazioni insieme a Manuela Di Centa, campionessa olimpica e membro onorario del Cio. «Un ringraziamento va a tutti coloro che lavorano in tal senso e che hanno reso possibile questo campionato italiano dopo aver proposto nelle stagioni precedenti eventi importanti di carattere nazionale ma anche internazionale come le finali della Coppa del mondo lo scorso anno».