Brescia - La Germani cede il passo a Milano e saluta la Frecciarossa Final Eight 2025 di Basket.
Nemmeno il tempo di accomodarsi in tribuna che Mannion, al termine di una perfetta azione corale, punisce Brescia mediante una tripla dall’angolo. La Germani non si scompone e rimane in linea di galleggiamento, sebbene le percentuali al tiro siano scarne, grazie ad una forte applicazione difensiva e attenzione nella lotta a rimbalzo difensivo. Milano, lungo l’asse composta da Dimitrijevic e Shields, che scrivono cinque punti di discrepanza tra le parti, prova a spiccare il volo, ma Burnell e Della Valle, con grinta e cinismo, continuano a far sentire il fiato sul collo ai diretti concorrenti pareggiando i conti della disputa allo scoccare della prima sirena.
Il secondo parziale, almeno nella sua fase embrionale, è di targa bresciana. Burnell e Ndour costruiscono un fulmineo parziale di 4-0, tagliando in due il pitturato nemico. L’Emporio Armani, da squadra forte e ambiziosa, con pazienza e lucidità, ricuce il leggero strappo biancoblu, affidandosi alle mani educate al tiro di Shields e Mannion. Brescia accetta la sfida con grande coraggio, proseguendo nell’esecuzione del piano partita voluto da coach Giuseppe Poeta. La partita vive di sorpassi e controsorpassi, Dimitrijevic, a seguito di un furto con scasso ai danni di Della Valle, deposita il vantaggio, obbligando lo staff tecnico bresciano a sospendere il tempo. E’ una scelta che paga: Bilan a pochi secondi dalla pausa lunga porta il ritardo ad una lunghezza.
Il terzo quarto è sparigliato da due cesti di pregevole fattura da parte di Ndour e Rivers, fino ad allora opaco, inframezzati da una tripla di Shields, il migliore tra le fila meneghine.
Il lungo senegalese, su servizio al bacio di Ivanovic, inchioda una bimane che regala tre punti di vantaggio alla Germani, costringendo coach Ettore Messina a sospendere il tempo. Alla ripresa delle ostilità Leday interrompe il digiuno biancorosse dalla lunetta, ma Bilan, in post basso, e Ivanovic in penetrazione, spingono la Germani sui cinque punti di vantaggio. Mirotic, in chiave offensiva, ed il collettivo dell’EA7, nel chiudere il pitturato, consentono alle scarpette rosse, di sferrare il nuovo sorpasso. Brescia non demorde e, tramite un grande spirito di sacrificio, mette la testa avanti di un tassello a dieci minuti dalla fine.
Nell’ultima frazione di gioco l’Olimpia aggredisce subito la Germani, scrivendo un secco parziale di 0-5 ad opera di Tonut e Shields. Brescia muove il proprio tabellino con un libero di Della Valle, dovuto ad un fallo tecnico comminato a coach Ettore Messina. L’EA7 alza il livello d’intensità in entrambi i lati del campo, volando sui sette punti di vantaggio, mentre la Germani rimane ferma al palo, litigando con il ferro, soprattutto da oltre l’arco. Milano, forte della sue caratura internazionale ed esperienza, inserisce il pilota automatico, soffocando ogni velleità biancoblu e conquistando il biglietto per la finale, nonostante Ndour e Dowe tengano vivo un barlume di speranza.
GERMANI BRESCIA 69
EA7 EMPORIO ARMANI MILANO 74
PARZIALI (16-16;17-18;19-17;17-23)
GERMANI BRESCIA: Ivanovic 11, Della Valle 4, Rivers 3, Ndour 20, Bilan 17, Dowe 7, Burnell 6, Cournooh 1, Ferrero ne, Mobio ne, Pollini ne, Tonelli ne. Allenatore: Giuseppe Poeta.
EA7 EMPORIO ARMANI MILANO: Mannion 7, Bolmaro 8, Shields 19, Leday 3, Gillespie 4, Mirotic 14, Flaccadori 6, Ricci 5, Dimitrijevic 4, Tonut 3, Diop 1, Caruso ne. Allenatore: Ettore Messina.
ARBITRI: Attard, Grigioni, Valzani