Cavalese - Marcialonga è Marcialonga. Che sia con gli sci, con la bici o con le scarpette, è sempre un brand di successo. Ieri erano 1500 gli iscritti alla podistica Coop, qualcuno in meno al via, ma sono bastati quattro keniani per monopolizzare i podi. Ronald Ngigi Kariuki e Jane Wanja Nganga hanno messo il proprio sigillo alla prima partecipazione, il primo relegando il vincitore del 2018 Ousman Jaiteh, la seconda frenando le intenzioni di Eliana Patelli di completare il poker personale. C’era la competizione riservata anche alle staffette, con un occhio alla solidarietà. Si è imposto il team “La Squadra Allegra”, ma c’era anche un team di ex olimpici, Cristian Deville, Chiara Costazza e Cristian Zorzi, con i colori della LILT. Foto @Newspower.it.
Protagonista anche il bel tempo che ha accompagnato i runners per 26 km lungo le Valli di Fassa e di Fiemme, sfruttando un po’ di pista Marcialonga ed un po’ di pista ciclopedonale, attraversando anche gli stadi mondiali ed olimpici del salto di Predazzo e del fondo di Lago di Tesero, per arrivare in pieno centro a Cavalese.
Partenza in pieno centro a Moena alla 9.30. Davanti gli atleti d’élite ed i senatori, coloro i quali hanno partecipato a tutte le edizioni. Da Piazza De Sotegrava si è poi sgranato il gruppone, ma già alle prime battute le gazzelle africane hanno imposto le gerarchie di giornata. Kariuki, Kemoi e Wangari con il gambiano, ora trentino, Ousman Jaiteh hanno imposto subito un ritmo molto severo. In pochi hanno saputo rispondere a tono, nei primi chilometri hanno cercato di limitare il divario Michele Vaia, Francesco Mich e lo svedese Anton Rehn.
Jaiteh è stato sicuramente uno dei più attivi. Il primo degli atleti di colore a perdere contatto col leader è stato Wangari, poi anche Kemoi, per un po’a fare da lepre, così dopo Predazzo Jaiteh si è trovato faccia a faccia col keniano. I due hanno capito evidentemente subito che la gara era decisa, occorreva solo stabilire come sarebbero state assegnate le due prime posizioni. Jaiteh sicuramente, conoscendo il tracciato, puntava a sorprendere il rivale nella salita finale, ma il keniano ha sfoderato una determinazione unica e prima del traguardo ha messo il turbo lasciando di stucco l’avversario. Così Ronald Ngigi Kariuki si è presentato da solo sul traguardo di Via Bronzetti, stoppando il cronometro su un buon 1h24’22”, che non è un tempo record. Dietro a 14” ha concluso Ousman Jaiteh, un po’ deluso per non aver centrato il successo, un po’ felice perché rientrava dopo un periodo di stop. Jaiteh sta preparando il suo tempo in maratona per entrare nella nazionale olimpica del suo Paese . Alla fine Kemoi si è arreso, ha badato solo a difendere il terzo posto, con lo svedese Anton Rehn quarto ma lontano. Quinto l’altro keniano Wangari. Tra i “comuni mortali” il fiemmese Mich si è rivelato più competitivo, sesto, davanti a Peyracchia, Casolin, Radoani e Leonardi.
Gara femminile a due. Fin dal via Eliana Patelli, assente da un po’ dalle griglie di Marcialonga Running Coop e presentatasi con l’intenzione di fare poker, è stata affiancata dalla keniana Jane Wanja Nganga. Ritmo veloce ma in fotocopia per le due, solo nel finale la keniana ha trovato le energie per allungare e staccare la bergamasca di 34”, la terza, addirittura a 6’17” (Loretta Bettin) non ha potuto nulla.
La gara delle staffette ha scoperto un modo nuovo di approcciarsi alla Marcialonga Coop.