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Calcio Femminile, il Brescia presenta gli allenatori

Brescia – Il Brescia Calcio Femminile ha presentato Giovanni Valenti, capo allenatore della Prima Squadra nella stagione 2024/2025, che sarà affiancato da Michele Cavalli in qualità di allenatore in seconda.

Ha preso subito parola la Presidente, Clara Gorno, che ha illustrato la modifica della stagione 2024/2025 in merito alle promozioni. Dalla Serie B, infatti, passeranno 3 squadre nella massima serie tramite promozione diretta.
«Ho fatto questa premessa perché secondo me il calcio femminile sta vivendo un'involuzione – ad esempio, per la riduzione dell'ammenda per la licenza nazionale al maschile se non rispetta i requisiti per il tesseramento delle ragazze – e, al contrario di chi sta tirando i remi in barca, io ho deciso di investire. Da qui deriva la scelta di Giovanni e Michele. Io sono molto contenta della scelta fatta perché, dopo che il signor Nicolini ha deciso di non proseguire e lo ringrazio molto per il lavoro svolto, sono stata fortunata ad aver trovato loro. La scelta degli allenatori, a volte, viene dettata anche dal fatto che si vuole investire non solo sulla prima squadra, ma anche, come in questo caso, dal fatto che si vuole investire sulla crescita del settore giovanile. E noi vogliamo farlo, considerando anche che siamo passati dalle 75 tessere alle 232 dell'ultimo anno in cui sono compresi i prestiti accordati con le altre società, anche del territorio, perché noi siamo molto collaborativi. Inoltre, abbiamo ricevuto grandi attestati di stima che ci hanno portato ad aprire collaborazioni con Club importanti della Serie A Femminile e questo mi rende molto orgogliosa. Sono molto contenta e carica per la prossima stagione perché sarà sicuramente un campionato avvincente e divertente e invito tutti a venire a vederci qui, al Centro Sportivo Mario Rigamonti di Buffalora. Per il quarto anno consecutivo, infatti, questa sarà la nostra casa e lo rimarrà anche per la stagione 2025/2026 in virtù del contratto biennale che abbiamo siglato ».

In merito al fatto che per Valenti e Cavalli sarà la prima esperienza alla guida di una squadra femminile , i tecnici sono concordi sui motivi che li hanno spinti a iniziare questo percorso al Brescia Calcio Femminile: « Abbiamo capito che qui c'è un progetto solido e con prospettive. Lavoriamo insieme da tempo e consideriamo di poter portare avanti un'idea che abbiamo maturato negli anni e che sentiamo nostra, forte e che ci dà tanta energia. Ho parlato con alcune ragazze, ho incontrato Brayda, e ho percepito nelle giocatrici tanta curiosità e meticolosità. Penso che insieme si possa fare una bella stagione e che possa rimanere nei nostri ricordi, ovviamente ponendoci anche obiettivi a livello di risultati ».
E, proprio riguardo agli obiettivi, la dirigenza ei tecnici sono unanimi nel dire che il primario è costruire un'identità propria e riconoscibile attraverso il gioco e l'atteggiamento :

« Noi puntiamo ad essere una squadra che ci permette di determinare ciò che succede durante la partita. Uno stile di gioco in cui prevaliamo nel possesso, riuscendo a stare più tempo possibile nella metà campo avversaria. Vedendo le partite, penso che un calcio associativo possa essere una necessità, perché magari c'è meno forza nelle trasmissioni lunghe e meno velocità nelle corse lunghe, provare a salire insieme giocando e avere un'opportunità di fare una reazione a una palla persa molto aggressiva con pochi metri da percorrere, potrebbe essere qualcosa che ci aiuta. L'ho fatto in tutte le categorie in cui ho allenato e credo che, oltre a essere qualcosa che ci piace, possa essere qualcosa di veramente utile ».

Inoltre: « Il pensiero principale è arrivare a dare alla squadra una consapevolezza tale per cui possa riconoscere il tipo di partita da giocare. Non penso di voler cambiare il modo di giocare – chiosa Cavalli . – La visione è quella di arrivare a fine stagione con una squadra che, prima di scendere in campo, sa quello che deve fare».

Marco Zambelli, invece, passerà da allenatore della Primavera a Club Manager: «Il mio obiettivo sarà cercare di portare la mia esperienza per aiutare le persone a crescere mettendosi in discussione, prima di tutto, me stesso in un ruolo nuovo, in un contesto conosciuto ma in una posizione diversa. Anche il tempo mi darà modo di costruire al meglio il mio ruolo ».

«Credo che il movimento, – prosegue Zambelli – possa crescere anche attraverso lo spettacolo che si offre e la capacità di rispettare l'estetica del gioco che si dà al calcio e attraverso il coraggio che si darà alle giocatrici di divertirsi e divertirsi. Il livello del Brescia si sta alzando e lo fa anche attraverso le persone che ci lavorano, soprattutto attraverso le calciatrici che, per fare al meglio il loro mestiere, devono divertirsi. Io non sono per la verticalità del risultato. Certo, è importante, ma come si arriva al risultato fa la differenza.

Mi piacerebbe essere un collante con il territorio. Anche attraverso la collaborazione con le realtà locali può crescere il movimento perché ci guadagnano tutti. Se il fine comune è il bene di un movimento, a maggior ragione di uno che è ben radicato sul proprio territorio, perché non si possono trovare dei punti in comune? Fare il contrario equivale a dilapidare un patrimonio che la città ha ».

«Il movimento ha bisogno di società che investono e cerchino ragazze facendo scouting nel modo corretto. Cercare di raggiungerle in modo poco carino non ha senso e non porta a crescere. Triplicare il numero delle ragazze tesserate è stato faticoso e richiede un lavoro continuo, però è soddisfacente. Credo che la collaborazione con le realtà locali sia fondamentale per tutti, a maggior ragione se si hanno i mezzi», conclude la Presidente .
Ultimo aggiornamento: 30/06/2024 04:00:14
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