Sondrio - Nella
23a giornata del campionato di
Serie D rallentano
Desenzano e
Ospitaletto, mentre la
FolgoreCaratese battendo 3-0 il
Sondrio si avvicina alla vetta. Il
Breno sconfitto dal
Chievo sui rigore. La giornata è stata caratterizzata da numerosi pareggi.
FOLGORE CARATESE - NUOVA SONDRIO 3-0
Esce battuta con un severo 3-0 la
Nuova Sondrio dal campo di
Verano Brianza opposta alla seconda forza del campionato: la
Folgore Caratese. Un punteggio forse eccessivo, ma che testimonia il divario attuale tra le due formazioni, protese verso obiettivi opposti nel girone B di serie D.
In un pomeriggio rigido, con la pioggia a tratti insistente a cadere sul sintetico di via Alighieri, non mancavano Grupp Sasèla e Boys Sondrio sulla tribuna dello Sportitalia Village affiancati dai Giovanissimi Under 15 reduci dalla trasferta di Bellusco, pronti a incitare i propri beniamini pur al cospetto dei numerosi sostenitori locali.
Mister Marco Amelia
(nella foto) doveva rinunciare a Boschetti e Ferreira squalificati, oltre a Modou Badjie alle prese coi malanni di stagione. Sulla linea difensiva era così Tounkara ad affiancare Cugola.
I padroni di casa, forti di un organico composto da numerosi giocatori con esperienze maturate in campionati anche maggiori, prendevano subito le redini del confronto, senza riuscire però a sfondare l’attenta disposizione in campo dei rivali.
Dopo soli due giri di lancette era però Arsenjievic a imbucare per Busto, che non arrivava per poco sull’assist del compagno. Al 6’ era Ravasi a provare la conclusione, troppo debole però per impensierire Rodriguez.
All’8’ un corner battuto da Busto veniva respinto dalla difesa, con Arsenjievic pronto a colpire da fuori area mandando alto. Conclusione dal limite di Matteucci all’11 a sfiorare il palo alla destra del portiere, mentre sull’altro fronte al 14’ sempre il capitano biancazzurro colpiva di testa debolmente sugli sviluppi di una rimessa in gioco di D’Alpaos.
Un minuto dopo Ravasi sfiorava il bersaglio con un intervento su cross dalla destra, mentre poco dopo Ferrandino dal limite costringeva il numero uno ospite a deviare una traiettoria insidiosa disegnata dalla lunetta dell’area.
La fase centrale del confronto si snodava con i padroni di casa pericolosi con alcune fiammate sulle fasce, dove Fochignone e Ferrandino mettevano in mezzo palloni che i compagni non raccoglievano, anche perché ben marcati dalla retroguardia ospite.
Si arrivava così al 34’, quando proprio l’ennesima percussione sulla destra di Ferrandino si concludeva con lo scarico a centro area, dove Forchignone di destro non lasciava scampo a Rodriguez.