Borgo Valsugana (Trento) - E’ la corsa dei “
cirenei della domenica”. Nel gergo della
Coppa d’Oro sono i direttori sportivi, i veri vincitori di una gara ciclistica dalla formula straordinaria che, oggi, ha raggiunto e superato il traguardo delle cinquantasei edizioni.
Un’emozione che oggi ha potuto provare a
Borgo Valsugana Brandon Fedrizzi (nella foto credit Daniele Moasna) che ha portato per il secondo anno consecutivo sul gradino più alto del podio della classicissima per Allievi i colori della Forti e Veloci e il direttore sportivo della formazione under 16 del club rossoblù Claudio Caldonazzi. Un privilegiato pure lui.
Lo scorso anno era stato il trentino
Alessio Magagnotti ad alzare le braccia al cielo sull’affollatissimo traguardo di via Spagolla. Oggi è toccato a
Brandon Fedrizzi, che ha impreziosito con un altro grande successo un’annata a dir poco memorabile. Diciannove le sue vittorie stagionali: di indubbio valore quella conquistata al campionato italiano in luglio a Marginone, in Toscana. Altrettanto pesante quella conseguita a Borgo Valsugana, ideale trampolino di lancio verso la nuova stimolante avventura nella categoria juniores, per uno dei prospetti più interessanti del ciclismo giovanile italiano.
La gara che ha chiuso il lungo weekend di gare proposto dal Veloce Club Borgo è andata in scena sul collaudato percorso di 88 chilometri, con salita del colle di Tenna da affrontare nella prima parte, a precedere il circuito con la tradizionale ascesa di Telve, da affrontare tre volte, all'ultimo passaggio con un tratto aggiunto nel cuore del paese. Al Gpm Tenna è transitato al comando il veneto
Lorenzo Campagnolo (Borgo Molino), prima del coraggioso tentativo in solitaria dello sloveno
Miha Otonicar.
L’alfiere del Pogi Team di Tadej Pogacar, inseguito a lungo dal connazionale Maks Olenic, ha resistito fino al primo transito sulla linea d'arrivo di via Spagolla e ha fatto suo il traguardo volante intitolato alla memoria di
Antony Orsani, poi costretto a mollare la presa di fronte al prepotente ritorno del gruppo, trainato da un pimpante e attento Fedrizzi.
Dapprima si è sganciato dal plotone, già selezionato, il
toscano Edoardo Agnini, poi il
brianzolo Filippo Colella (Biassono), che si è portato alla ruota del battistrada ed è andato a vincere il Gpm di Telve, posto al secondo dei tre passaggi previsti in vetta all’ascesa.
Nulla da fare nemmeno per lui, perché al suono della campana che indicava l’inizio dell’ultimo giro il gruppo dei migliori è tornato compatto, con Fedrizzi nelle posizioni di testa. A quel punto si sono susseguiti gli scatti: deciso quello portato dal figlio d’arte
Patrik Pezzo Rosola (Ausonia) e dal fiorentino Nicolò Cianti (Iperfinish), raggiunti in seconda battuta dal campione regionale veneto
Matteo Rossetto, trevigiano della Borgo Molino.
Cianti ha mollato la presa lungo le rampe finali della salita di Telve, dove è transitato per primo
Pezzo Rosola, tallonato da Rossetto. Alle loro spalle, distanziati di 35”, un gruppetto guidato dal veronese
Guido Viero e dal t
ricolore Fedrizzi. Un distacco difficile da colmare.
I
due fuggitivi sembravano potersi giocare la vittoria che vale un’intera stagione, ma non avevano fatto i conti con le doti di discesista di Viero e con la verve di Brandon Fedrizzi. I battistrada sono stati ripresi all’entrata nell’abitato di Borgo Valsugana.