Breno (Brescia) - Una Conviviale dedicata ad una disciplina poco conosciuta ma che ha coinvolto con emozioni e positive sensazioni i partecipanti, ospiti e soci del Club Vallecamonica. Così è stata la serata che ha presentato il Paracadutismo Sportivo RW4 con il Team “I Fuoriserie” che ha spiegato attraverso filmati e parole questa disciplina sportiva che prevede titoli, gare e giudici che danno punteggi.
E’ stato Denis Bonicelli ad iniziare, anche attraverso spettacolari e precisi video, a descrivere il Paracadutismo Sportivo RW4 "che consiste dopo il lancio nel formare delle figure in volo, con ruoli ben precisi e video maker che filma tutto, una disciplina che non ha età, poco conosciuta, che necessita di un gran lavoro di allenamento per affinare le tecniche". Gli allenamenti si svolgono presso l’Aero Gravity di Milano dove si simulano le diverse figure. "‘La nostra è una formazione a 4 ed essenzialmente formiamo lettere e blocchi che poi vengono giudicate dalla giuria a terra". La formazione del Team “I Fuoriserie” è formata da Virginio Mortini (50 anni di attività e circa 3700 lanci al suo attivo), Denis Bonicelli (circa 700 lanci), Massimo Panzeri (oltre 800 lanci) e Fabio Zucchini (video maker con circa 870 lanci all’attivo). E’ stato proprio Massimo Panzeri a descrivere le varie fasi del volo e delle figure narrando anche un po’ di storia del paracadutismo ‘abbiamo 35” per svolgere le figure con movimenti singoli, a coppie o in 3 con sovrapposizioni e le nazioni più forti in questa specialità sono gli Stati Uniti, il Belgio e la Francia, con l’Italia che si colloca tra il 10° e il 13° posto’.
Il meno giovane tra i relatori, Virginio Mortini, ha parlato un po’ dei record "in Italia il record è di 53 paracadutisti che insieme hanno svolto queste figure partendo da 4 aerei da circa 4700-5000 metri; prima si forma un cono a 8, poi le coppie si aggregano e poi via via si aggiungono tutti gli altri. Il record mondiale è stato fatto in Thailandia con 400 paracadutisti lanciati da circa 8000 metri. E’ sempre necessaria tanta precisione, delicatezza, sincronia e compostezza". Ha poi preso la parola il video maker Fabio Zucchini che ha parlato del suo ruolo: "fare le riprese è stressante perché devo guardare un punto fisso in mezzo ai miei compagni e riprendere i primi 35” per poi far avere ai giudici una volta a terra le mie riprese. I giudici poi stabiliscono un punteggio rispetto alle figure svolte che erano prestabilite in partenza.