Cavalese - Marcialonga Running Coop scenografica, esaltante, bella e… soleggiata, oggi, nelle Valli di Fiemme e Fassa (TN), sul tradizionale percorso da Moena a Cavalese (foto Newspower.it).
Una quindicesima edizione che non ha disatteso le aspettative e che ha reso tutti felici, dagli organizzatori, ai concorrenti, sino ai volontari che con il consueto impegno hanno tolto tempo ed energie alle proprie famiglie e ai propri hobbies, ma la Marcialonga per loro e per tutti è anch’essa una famiglia.
Le temperature e le precipitazioni della giornata di ieri parevano “nefaste” nei confronti dell’evento, ma oggi non una goccia ha intaccato il manto della Running Coop, ed anzi, un sole caldo ha fatto poi capolino regalando condizioni e palcoscenico ideali per cimentarsi in una competizione sportiva. E se a tutto ciò si aggiungono le capacità organizzative di Marcialonga, beh, il tutto non può che riuscire a meraviglia.
Edizione ricca di novità, con la principale della sfida a staffetta ed il trittico di corridori a darsi il cambio, dopo la partenza in Piaz de Sotegrava a Moena, a Predazzo dopo aver percorso 10 km, a Lago di Tesero dopo 8 km, ed infine da Lago di Tesero per gli 8 km conclusivi che avrebbero portato al traguardo posizionato fra le fioriere del viale principale di Cavalese.
Dalla “Fata delle Dolomiti” i runners si sono diretti verso i centri nevralgici della Val di Fiemme, sempre seguendo il fluire del torrente Avisio e concludendo la propria corsa sull’ultima ed impegnativa erta, punto clou della sfida, che essendo posizionata proprio a ridosso dell’arrivo regala quasi sempre colpi di scena. Ma non è stato questo il caso, poiché la gazzella Lahcen Mokraji, già vincitore nel 2013, è stato letteralmente imprendibile: “Mi presento al via della Marcialonga Running da parecchi anni, l’ho vinta nel 2013 e conosco il percorso alla perfezione. Oggi ho gestito bene le energie ed alla fine sono riuscito a spuntarla, facendo la differenza. Sono partito forte sin dai primi chilometri, ho vinto e sono contento. Partire con la temperatura non troppo alta non mi ha penalizzato, la giornata si è scaldata ed è uscito un sole splendido. Percorso scorrevole e veloce prima della salita finale, perfetto per le mie caratteristiche. Ne è uscito un ottimo tempo sul cronometro”.
Mokraji è stato abile a primeggiare in 1:22:43 davanti all’eterno rivale Said Boudalia (1:24:01) e ad un altro corridore di origini nordafricane ma oramai “cuore azzurro”, Khalid Jbari (1:24:48). Quarto invece l’idolo di casa, Peter Lanziner, sopraffatto nel finale (1:25:29) quando le gambe hanno ceduto per la preparazione non proprio ottimale, ma per una motivazione “dolce”, la nascita della propria bambina.
Al femminile invece la più veloce è stata Ivana Iozzia: “La Running è una bella gara, mi ha attratto dalla prima edizione che ho corso nel 2013 ed ora, se ci sono i presupposti per rifarla ogni anno, io ci sono sempre. In questa quindicesima edizione volevo esserci, partendo da sola e rimanendo in testa fino alla fine. Ho faticato solamente in alcuni pezzi a causa del vento, ero partita prevenuta per il fresco, ma durante il riscaldamento mi sono accorta che le temperature salivano e quindi ho osato partire senza maglia termica”. La Iozzia, stella anche della nazionale azzurra di corsa in montagna, è giunta alla finish line con ampio anticipo (1:35:23) rispetto a Sarah Giomi (1:38:23) e Maurizia Cunico (1:39:12), altra atleta che non manca mai quando si tratta indossare le scarpette e sfilare fra le strade della Running Coop.
Quest’anno la gara si correva anche in staffetta, ed i complimenti vanno fatti al terzetto dell’Atletica Val di Cembra composto da Gianni Tiefenthaler, Cristiano Mosca ed Alfredo Pojer, i quali hanno totalizzato un tempo complessivo di 1:35:20.
Omaggiati anche i 31 senatori, coloro i quali in quindici anni non hanno mai fatto mancare la propria presenza, uno su tutti Sandro Bonelli: “Sono del posto e per me la Running è un appuntamento unico, e quando posso non mi lascio scappare nemmeno l’invernale”.
La Marcialonga Running Coop chiudeva anche la speciale classifica che somma i tempi ottenuti dagli atleti nei tre eventi di casa Marcialonga (Skiing, Cycling e Running). Il più poliedrico è stato ancora una volta il livignasco Thomas Bormolini: “Sono sempre orgoglioso di partecipare, Marcialonga per me è, non dico una casa, perché Livigno è Livigno, ma certamente la mia seconda casa. Avevo un buon vantaggio per la Combinata, anche se so che la corsa non è il mio sport, mentre la bici è una passione, lo sci quasi una professione e dunque ho cercato di fare il meglio possibile. Penso che se io e mio fratello (Nicolas, ndr) riuscissimo a fare per un anno tutte e tre le gare sarebbe una bagarre all’ultimo sangue! Addirittura una lotta epica. Per quanto riguarda l’inverno, Marcialonga è la gara cui tengo di più, ma voglio onorare anche gli eventi estivi. Complimenti sinceri, davvero”.