Udine - L’Associazione Nazionale Alpini si stringe in un affettuoso abbraccio alpino alla famiglia di Bruno Pizzul: alpino e noto giornalista sportivo, è infatti “andato avanti” questa notte, tre giorni prima di compiere 87 anni.
Bruno era nato a Udine l’8 marzo 1938 ed era tornato dopo tanti anni a vivere in Friuli, a Cormons. Dopo l’esordio come calciatore professionista, si era laureato in giurisprudenza, dedicandosi prima all’insegnamento e poi, entrato in Rai, al giornalismo sportivo.
Aveva svolto il servizio militare negli alpini come ufficiale di complemento: nel 1962 aveva iniziato il 28° corso AUC ad Ascoli Piceno concludendolo alla SMA con la nomina a sottotenente, destinazione Courmayeur, Plotone Atleti, e successivamente a Montorio Veronese, allora CAR per le Brigate Alpine. Richiamato due volte, la prima delle quali alla SMA nel 1969, ha conseguito il grado di capitano in servizio ad Aosta.
Da trent’anni era iscritto all’Associazione nel Gruppo alpini di Medea (Sezione di Udine) e amava partecipare agli incontri e agli eventi organizzati dalle penne nere.
Per festeggiare i suoi 80 anni gli alpini avevano organizzato a Cormons una serata in suo onore alla quale aveva partecipato anche il presidente nazionale Sebastiano Favero.
Nell’occasione, con il suo immancabile sorriso e il suo spirito allegro, aveva ringraziato gli alpini con una frase tipica delle sue telecronache: “Tutto molto bello!”.
La sua voce - fu prima voce per la Rai delle telecronache della Nazionale di calcio dal 1986 al 2002 - e le sue frasi cult ci hanno accompagnato per intere serate tra le gioie e i dolori del calcio giocato e hanno fatto scuola nelle telecronache sportive.
L’Ana - ha detto il presidente nazionale Sebastiano Favero - ne ricorda oggi le doti umane da vero alpino, ispirate a sobrietà, passione, simpatia e capacità empatiche ed all’amore per il suo Friuli.
LOMBARDIA, CORDOGLIO DI FONTANA
“Bruno Pizzul è stato uno degli ultimi narratori romantici di un gioco del pallone che non c’è più. Un grande professionista, capace di cogliere tutte le sfumature che accadevano sul rettangolo verde”. Così il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana ricorda sui suoi profili social il giornalista Rai Bruno Pizzul.
“Un telecronista che - prosegue il presidente Fontana - quando era gol era gol, senza che l’urlo di gioia venisse cancellato dalla Var, che il contropiede non erano ripartenze e che i terzini non erano braccetti. Che riposi in pace!”
Il governatore della Lombardia chiude il suo messaggio rivolgendo le condoglianze a tutti i suoi familiari e, in particolare, “al figlio Fabio con il quale ho avuto e continuo ad avere un confronto giornalistico e politico”.
“Mi unisco all’unanime cordoglio di tutto il paese, esprimendo alla famiglia le più sincere condoglianze per la scomparsa di Bruno Pizzul, vera e propria icona del giornalismo sportivo, dallo stile inappuntabile, sempre garbato e preparato, per tanti anni voce indimenticabile delle telecronache degli Azzurri del calcio".
"Da Alpino mi piace ricordare particolarmente che Pizzul fu ufficiale di complemento nel Corpo degli Alpini ed orgoglioso membro dell’Associazione Nazionale Alpini, una presenza costante alle iniziative delle penne nere, specialmente nel suo Friuli, fiero di testimoniarne i valori quali l’impegno disinteressato, lo spirito di sacrificio e l’amore per il territorio”.
Così Floriano Massardi, Consigliere regionale della Lega e Presidente della Commissione 'Agricoltura, montagna e foreste' di Regione Lombardia.