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Nominati gli Ambassador di Milano Cortina 2026

Sono gli atleti trentini Orietta Bertò e Giacomo Bertagnolli e il camuno Andrea Ravelli

Trento - A un anno esatto dai prossimi Giochi Paralimpici Invernali, il gruppo degli Ambassador di Milano Cortina 2026 si amplia con nuovi protagonisti. Sono 15 le Campionesse e i Campioni che ci accompagneranno nell’avvicinamento all’evento che prenderà il via il 6 marzo 2026 con la Cerimonia d’apertura all’Arena di Verona.

Tra gli ambassador nominati in occasione del One Year To Go Paralimpiadi anche gli atleti trentini Orietta Bertò e Giacomo Bertagnolli.

Orietta Bertò
Orietta Bertò sogna di fare il suo debutto Paralimpico a Milano Cortina 2026 nel curling in carrozzina. “Nel 2015 casualmente avvicinandomi al gruppo sportivo Periscopio per l’handbike, ho conosciuto il mio compagno di squadra che mi ha fatto conoscere il curling. È iniziato tutto per gioco e per la voglia di trascorrere del tempo con ragazzi che avevano i miei stessi "problemi" e poi sono arrivate le prime emozioni vincendo vari campionati italiani. Lo sport mi ha cambiato letteralmente la vita con l'ingresso in Nazionale dove sono arrivate le prime soddisfazioni con la medaglia di bronzo nel mondiale B”. Ed è stato solo l’inizio: la gioia più grande, che ha ripagato sforzi e sacrifici, è arrivata con la medaglia di bronzo nel 2024 ai Mondiali in Corea. Ci è riuscita nel doppio misto, disciplina intrapresa nel 2020 in coppia con Paolo Ioriatti. “La disabilità può essere un limite ma solo se la continuiamo a pensare così.
Per questo ho sempre cercato di concentrarmi su tutte le cose meravigliose che ancora potevo fare!"

Giacomo Bertagnolli e Andrea Ravelli (Guida)
Nello sci alpino, l’Italia fa sogni di gloria con una coppia inseparabile. Stagione dopo stagione, l’intesa tra Giacomo Bertagnolli e la sua guida Andrea Ravelli si affina sempre di più. Giacomo è stato il portabandiera della squadra italiana nella Cerimonia d’apertura dei Giochi Paralimpici Invernali di Pechino 2022: un ruolo che ha portato con orgoglio, forte dei due ori, dell’argento e del bronzo vinti (guidato da Fabrizio Casal) quattro anni prima a PyeongChang 2018 dove era stato alfiere azzurro nella chiusura. “Lo sport è un modo per mettermi in competizione con me stesso e con gli altri ma anche un pretesto per divertirmi”.

A Pechino 2022 si è migliorato, conquistando 2 ori e 2 argenti, il che porta a 8 il bottino totale di medaglie vinte alle Paralimpiadi: "E' qualcosa di cui vado fiero, perché dietro a questi risultati c'è tanto lavoro e passione per lo sport". Del suo sport spiega : “La cosa che mi piace di più dello sci alpino è l’adrenalina che provi durante le discese, sia in gara che in allenamento. È fantastico sentire la velocità e l’aria che ti arriva addosso, soprattutto per chi, come me, ha problemi di vista”. Nel 2026 le Paralimpiadi saranno sulle nevi amiche e Jack è pronto a stupire ancora: “È un traguardo a cui ambisco perché, dopo due partecipazioni ai Giochi, poter gareggiare in casa rappresenterà il culmine della mia carriera”.
Ultimo aggiornamento: 07/03/2025 08:48:34
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