Alpe Cermis - Pioggia in apertura e pioggia in chiusura, con qualche squarcio di sole, oggi in Val di Fiemme per l’ultima delle quattro giornate di Campionato del Mondo di Skiroll, con la Mass Start 15 km in classico. Foto @Newspower.it.
Oggi era la giornata più tosta, e non solo per il meteo che si è accanito nelle prime fasi contro i partecipanti della gara “Open”, ma soprattutto per l’ascesa finale dell’Alpe Cermis che ha messo a dura prova il fisico degli atleti.
Primi ad accendere gli entusiasmi, appunto, gli atleti della “Open” con due giri iniziali a Ziano di Fiemme (tracciato identico alla Team Sprint mondiale). Sembrava dovesse essere la giornata di Giacomo Gabrielli (Esercito) che ha infilato per primo la salita finale del Cermis, ma non aveva fatto i conti con la rimonta di Mauro Brigadoi (SottoZero) il quale ha allungato in solitaria sul finale (44’42”) sul norvegese Thomas Gifstad (Robinson Trentino) e su Christian Lorenzi. Gara a dir poco eccezionale per la svedesina Frida Erkers (Robinson Trentino) che non si limita a vincere l’assoluta femminile, ma stacca anche il 13° tempo, segno che la scandinava in salita sa davvero volare. La più lesta dopo il via in verità è stata la russa Svetlana Nikolaeva, ma a metà salita del Cermis ha subito l’attacco della Erkers. Lontana la terza, russa pure lei, Ekaterina Griaznova a 7’, il che dà l’idea della performance della svedese.
Nel contesto iridato, è toccato agli junior vivacizzare la gara per primi. Dopo il “mangia & bevi” lungo la pista ciclabile da Ziano a Masi di Cavalese, lo svedese Malte Jutterdal aveva già una manciata di secondi su un bel gruppo guidato dagli azzurri. Poi, quando la salita ha cominciato a farsi sentire, il finanziere Elia Barb ha salutato la compagnia ed ha preso il largo andando a vincere davvero in solitaria (42’25”). Dietro Aksel Artusi era in compagnia dell’’ucraino Lisohor, ma su di loro si è inserito a metà salita del Cermis il russo Lipkin. Artusi ha controllato gli avversari guadagnando così l’argento di giornata davanti al russo.
Con le gare fiemmesi si è chiusa anche la Coppa del Mondo, che ha incoronato Karparkalejs (LAT). Ma quello che importa è la giornata tutta d’oro per il falcadino Barp, che è Campione del Mondo!
Al femminile, oro per la Russia con una veloce Yuliya Astakhova che ha messo il proprio sigillo vincente sulla dura salita del Cermis dopo 51’7”. Si è rivista la slovena Hana Mazi Jamnik, abile a controllare sulla dirittura d’arrivo la svedese Mira Goeransson. Miglior azzurra Maria Gismondi (7.a), con Laura Mortagna 9.a a precedere la “calcolatrice” Samanta Krampe, alla quale evidentemente interessava la classifica finale di Coppa del Mondo junior, che si è portata a casa in Lettonia.
Indubbio che le gare senior erano quelle col tenore più alto di adrenalina. Le ragazze sono partite subito a tutta, complice la russa Natalia Nepryaeva che ha tenuto altissimo il ritmo fin da subito. Dietro Sömskar, Schuetzova e Prochazkova hanno cercato di tenere le ruote della scatenata russa. All’inizio dell’ascesa del Cermis la Nepryaeva non riusciva, nonostante numerosi tentativi, a scrollarsi di dosso l’esperta (di skiroll) Sömskar la quale, in un momento critico della russa che incespicava con gli skiroll, prendeva la testa, con un rabbioso e immediato inseguimento della russa. La svedese nelle ultime rampe ha allungato mentre la Nepryaeva sembrava lamentare qualche problema alle ruote degli skiroll, del resto la pioggerellina e quella battente prima hanno creato sull’asfalto diverse pozze d’acqua. Dunque braccia al cielo per Linn Sömskar, faccia “tirata” per la Nepryaeva che addirittura ha glissato il podio della flower ceremony. Momenti in apnea all’arrivo della slovacca Prochazkova, che crollava a terra priva di sensi. Coppa del Mondo alzata al cielo per la ceca Schützova, quarta di giornata. Elisa Sordello finisce 7.a e la fiemmese, proprio delle zone del Cermis, Ilenia Defrancesco si piazza 9.a.
Si sono viste scintille nella gara maschile senior. 15 i km di gara e tutti a far tattica. I russi (a proposito, Bolshunov ancora con dolori ai denti non ha preso il via) erano pronti a dar fuoco alla miccia. Chervotkin era il più attivo nel gruppo di testa, Dementiev il Cermis l’aveva già domato per bene, Spitsov è uno dalle mille risorse e Terentev pericoloso come un “karakurt”. Gli italiani tutti stretti attorno a Matteo Tanel, pettorale giallo di leader di Coppa, e bene attenti a non far scappare Vigants (LAT), secondo in CdM.