Cortina d'Ampezzo (Belluno) - Dopo il primo podio, ecco la prima vittoria: una straripante
Federica Brignone (Brignone in azione e la festa in basso foto credit Pentaphoto) conquista
Cortina d’Ampezzo e fa suo il
superG che completa la tappa di Coppa del Mondo sull’
Olympia delle Tofane, tredici mesi prima de
i Giochi Olimpici del
2026.
Una gara perfetta per la trentaquattrenne di La Salle che disegna le linee che aveva in testa sul tracciato ampezzano per fermare il cronometro sull’1’21″64, riferimento inavvicinabile per la concorrenza.
Si materializza così il
31esimo successo in carriera nel massimo circuito per la campionessa valdostana, l’undicesima perla in superG, la quarta in una stagione che l’ha già vista vincere in gigante (Sölden e Semmering) e in discesa a St. Anton.
Brignone continua a riscrivere record su tutti i fronti, migliorandoli gara dopo gara: a 34 anni è la vincitrice più anziana in Coppa del Mondo, oltre a guidare la classifica delle plurivincitrici italiane della storia. E allunga in vetta alla classifica generale.
Alle spalle di
Federica Brignone salgono sul podio le due svizzere
Lara Gut Behrami, staccata di 0″58 e
Corinne Suter (+1″08) che lascia in quarta piazza una
Elena Curtoni che cresce di giri ma manca l’appuntamento con le migliori tre per soli tre centesimi di secondo. L’austriaca
Riccarda Haaser (+1″14) e la norvegese
Kajsa Lie (+1″22) sono quinta e sesta a precedere una Sofia Goggia ssettima a 1″25, meno precisa rispetto alla discesa del giorno precedente.
Si inseriscono a ridosso della top ten quindi
Laura Pirovano, dodicesima a 1″60, e
Roberta Melesi, quattordicesima a 1″72; appena fuori dalla zona punti
Nadia Delago (+3″03),
Nicol Delago (+3″09) e
Vicky Bernardi (+3″23), con
Sara Thaler a 3″98. Non ha invece finito la prova Marta Bassino, incappata in un errore di linea nella zona di Rumerlo.
Federica Brignone allunga in testa alla classifica generale: con 639 punti l’azzurra precede di 106 lunghezze Camille Rast e di 132 Sara Hector.
Il pettorale rosso di SuperG resta sulle spalle di Gut Behrami (285) ma Brignone (250) e Goggia (196) restano nella sua scia; Curtoni risale ed è sesta (149).
“Ho fatto tutto quello che avevo in testa - commenta Federica Brignone che consolida la posizione di leader nella classifica generale della Coppa del mondo - è una di quelle giornate nelle quali dici: che bello! La neve era quella che piaceva a me e il tracciato molto tattico e veloce: ho cercato non tanto la linea perfetta ma di attaccare da cima a fondo. Un pensiero alla generale di Coppa? Non ci penso. Voglio vivere al meglio ogni giornata”.
“Dopo l’infortunio sto ricostruendo tutto il puzzle, è un percorso duro e difficile ma sto tornando e sono in crescita - così Elena Curtoni -. Ci sono ancora alcuni tratti nei quali alzo un po’ il piede ma sono fiduciosa, il lavoro che stiamo facendo è quello giusto”.
“Ho aperto presto il cancelletto e la partenza sbagliata ha condizionato tutta la prova, passata sempre a inseguire” commenta Sofia Goggia. “In ogni caso è un altro giro in più per tornare al top”.
Se la nazionale italiana chiude il week-end ampezzano con soddisfazione, altrettanto lo fa Fondazione Cortina: il bilancio è positivo sia per il lavoro della macchina organizzativa sia per le presenze: 10 mila gli spettatori alla finish area nella due giorni.
“Si è trattato di un test olimpico superato a pieni voti, anche per quanto riguarda la sicurezza e la sanità, la pista era perfetta e così come una finish area con un set up collaudato che continuerà a regalare uno spettacolo unico anche a coloro che arriveranno per i prossimi Giochi” commenta il presidente di Fondazione Cortina, Stefano Longo. “Grazie a tutti coloro che hanno lavorato in pista e attorno ad essa, la struttura di Fondazione Cortina, i volontari e le forze dell’ordine e le Truppe Alpine dell’Esercito: si è trattato di un lavoro corale che ha reso unico questo evento. Mi piace anche sottolineare la presenza di quasi seicento bambini e ragazzi degli sci club veneti, di mille studenti delle scuole di tutto il Veneto e di ventuno studenti dell’ITS, coinvolti in un percorso di training pratico in un grande evento: la presenza delle nuove generazioni è fondamentale per dare continuità alle grandi manifestazioni e far sì che le professionalità che si creano diventino sempre più patrimonio intangibile del territorio”.
“Un fine settimana coronato dal successo di due italiane sul podio, non potevamo sperare di meglio per celebrare una macchina organizzativa – composta da oltre 350 persone - che ha dato prova, ancora una volta, di funzionare alla perfezione e che ha saputo gestire un evento complesso come questo” commenta Michele Di Gallo, direttore generale di Fondazione Cortina. “Il successo di pubblico che ha visto arrivare a Cortina persone da tutto il Veneto e non solo conferma l’attrattività di questo territorio e delle sue infrastrutture”.
Martedì 21 gennaio si torna in pista tra le porte larghe del gigante di KronPlatz: prima manche sulla pista Erta alle 10:30, seconda tre ore più tardi.