Roma - Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha incontrato al Quirinale la Nazionale italiana maschile di Tennis vincitrice della Coppa Davis 2023. Sono intervenuti il presidente del Comitato Olimpico Nazionale Italiano, Giovanni Malagò, il Presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel, Angelo Binaghi, Jannik Sinner e gli altri componenti della squadra italiana: Lorenzo Musetti, Lorenzo Sonego, Matteo Arnaldi e Simone Bolelli guidati dal capitano Filippo Volandri. Era presente il Ministro per lo sport e i giovani, Andrea Abodi. Al termine dell'incontro il Capo dello Stato ha rivolto un saluto ai presenti (foto © Sposito FITP).
Il testo del discorso del presidente Mattarella.
"Benvenuti.
È un vero piacere accogliervi al Quirinale.
Rivolgo un saluto al Ministro Abodi, al Presidente Malagò, al Presidente Binaghi, a Nicola Pietrangeli, a tutto lo staff della Federazione Tennis, prezioso nell’azione di preparazione e di assistenza, che ha contribuito a questo successo che stiamo ricordando.
Un saluto naturalmente in particolare a voi, protagonisti della vittoria di Coppa Davis. Complimenti e grazie, Bolelli, complimenti e grazie davvero, Sinner; complimenti Arnaldi; complimenti Sonego; complimenti anche a Berrettini, coinvolto oggi, come coinvolto - malgrado non potesse giocare - in quei giorni; complimenti Musetti; complimenti Vavassori.
Complimenti - particolari anch’essi - al Capitano; complimenti a Filippo Volandri, capitano con un ruolo fondamentale, prima e durante gli incontri.
Prima nel suscitare quello straordinario e ammirevole spirito di squadra che si è visto in quei giorni, ogni momento.
Prima anche per la preparazione e le scelte e, durante gli incontri, per i suggerimenti, per la capacità preziosa di trasmettere serenità e concentrazione anche nei momenti difficili.
Da quel 26 novembre – splendido - sono trascorsi già oltre due mesi, ma non si è attenuato l’entusiasmo che avete suscitato nei nostri concittadini in misura crescente.
Tanti hanno, nel nostro Paese, seguito ogni tappa del vostro percorso di incontri, dal Canada all’Australia. L’ho fatto anch’io, quando mi era possibile.
Non mi è stato possibile vedere la prima partita, quella con il Canada, che è stata anch’essa importante perché ha permesso di registrare e definire meccanismi, modalità e tattiche, strategie di squadra.
Ho seguito i set conclusivi con il Cile e la Svezia, e per intero con l’Olanda, la semifinale decisiva con la Serbia, e la finale con l’Australia. Complimenti.
Quarantasette anni sono stati un lungo periodo.