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A San Michele all'Adige 100 ragazzi incontrano l'Autonomia

Il progetto scuole del Consiglio provinciale di Trento ha fatto tappa alla Fondazione Mach

San Michele all'Adige (Trento) - Oltre cento ragazzi e l’aula magna della Fondazione Mach di San Michele all’Adige affollata per incontrare… l’Autonomia speciale. E’ accaduto oggi per organizzazione del Consiglio provinciale di Trento, nel quadro del programma didattico e formativo (Conosciamo Autonomia) riservato alle scuole. Lo staff di palazzo Trentini non solo riceve le visite delle scuole nei luoghi delle istituzioni autonomistiche provinciali, ma va “a domicilio” degli istituti, animando dei talk show che impattano molto bene sul pubblico degli studenti.

A San Michele c’erano gli allievi delle seconde classi dell’istituto tecnico agrario, con il dirigente Manuel Penasa che ha accolto e salutato la “spedizione” consiliare giunta da Trento.

Il format di questi moduli speciali per le scuole (#COME) ha permesso di andare a toccare tanti temi su cui sensibilizzare e coinvolgere i giovani, che i docenti Cinzia Iob e Michele Covi hanno peraltro ottimamente preparato all’evento.

Il segretario generale del Consiglio provinciale, Giuseppe Sartori, ha spiegato cosa significa essere autonomi – sul piano politico, finanziario, legislativo e amministrativo – e perché esercitare il diritto di voto è il primo passo per contare davvero e più che non in un territorio regionale privo delle nostre prerogative di autogoverno locale.

La vicepresidente del Consiglio provinciale, Mariachiara Franzoia, ha toccato diverse corde e sottolineato valori in cui tutti ci si deve riconoscere: il rispetto per le opinioni di tutti, l’impegno da portare nelle istituzioni, l’orgoglio per chi viene eletto di poter rappresentare i cittadini, la consapevolezza dei diritti e dei doveri.
Poi la necessità di conoscere la storia e l’Autonomia come portatrice di pace e di risoluzione dei conflitti.

Vivaci sono stati anche gli interventi dei due consiglieri provinciali ospiti, uno di maggioranza e uno di minoranza, stimolati da Mia, l’avatar dell’intelligenza artificiale proiettata sul maxischermo a fare da opinionista aggiunta per lo show.

Christian Girardi e Filippo Degasperi hanno spiegato bene cosa significa stare nell’emiciclo consiliare, vuoi per amministrare il Trentino, vuoi per controllare il governo provinciale e proporre un’alternativa politica. Ma a calare i due consiglieri nel concreto sono state ancor più le domande dirette dei ragazzi, ottimamente moderati dal compagno Cristian Ricci.

Linda ha interrogato Degasperi sul sistema scolastico nell’Autonomia trentina, il consigliere ha detto tra l’altro che un modello eccellente come quello della Fondazione Mach potrebbe essere replicato anche in altri contesti scolastici trentini.

Andrea ha stimolato Girardi a parlare di politiche agricole, il consigliere ha spiegato come la Pat sostenga i giovani imprenditori del settore (fino a 41 anni d’età) e le fonti di finanziamento che emanano dal Piano di sviluppo rurale e dal Pnrr. Altri cenni: alla zootecnia, alla difesa dei pascoli dall’avanzata del bosco, alla particolare attenzione in questa direzione da parte delle valli di Sole e di Fiemme.

Lodovico ha chiesto a Sartori l’impatto che potrebbe avere l’autonomia differenziata delle Regioni ordinarie sul Trentino e il segretario generale dell’ente consiliare ha delineato possibili vantaggi (maggiore cultura autonomistica dello Stato) ma anche potenziali rischi per una “specialità speciale” come la nostra, concludendo che dobbiamo lavorare sul nostro Statuto e attrezzarlo per assorbire le possibili scosse di assestamento.

Una mattinata nel suo complesso feconda, come già le precedenti a Predazzo e a Sen Jan di Fassa. Un mattoncino in più verso un edificio più solido dell’Autonomia trentina.
Ultimo aggiornamento: 22/03/2025 01:30:37
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