Trento - Nell’imminenza dell’apertura dei primi comprensori sciistici, il comando provinciale carabinieri ha organizzato presso la sede di via Barbacovi un seminario rivolto ai diversi
carabinieri sciatori (circa 70) che svolgeranno il servizio di specialità su tutte le piste da sci presenti in provincia (chi con compiti di controllo e vigilanza, chi impegnato anche nell’attività del soccorso).
I lavori si sono aperti con il saluto del commissario del Governo per la Provincia di Trento, prefetto
Giuseppe Petronzi e del Comandante della Legione Carabinieri “Trentino Alto Adige”, Generale Brigata
Stefano Paolucci che hanno colto l’occasione per ringraziare i militari per il consueto impegno che si apprestano a profondere nella incombente stagione invernale.
Una giornata di confronto e aggiornamento professionale che ha visto anche il coinvolgimento dei rappresentanti di Anef Trentino, del Sif, della Pat, dei Maestri di sci, oltreché delle Centrali del 112 NUE e di Tentino Emergenza, tutti attori e partner nell’impegno istituzionale per la gestione sicura delle piste da sci.
È stata l’occasione per approfondire le principali norme di riferimento, analizzare taluni ambiti autorizzativi/procedurali con il Servizio Impianti a Fune e Piste da Sci della Provincia Autonoma di Trento, valorizzare le conoscenze acquisite tra le criticità della scorsa stagione, nonché rivedere le manovre di interazione con gli aeromobili del Nucleo Elicotteri di “Trentino Emergenza”, con una ulteriore parte pratica finale svolta presso l’aeroporto di Mattarello nell’hangar del Nec dei vigili del fuoco.
Sono stati esaminati diversi casi emblematici di sinistro affrontati lo scorso anno, inoltre sono state affrontate tematiche specifiche quale ad esempio l’abusivismo nelle professioni montane (maestri da sci).
L’obiettivo principale della specialità rimane prima di tutto garantire la sicurezza delle piste (in relazione all’organizzazione e allo sviluppo dei tracciati, oltre che più in generale agli obblighi dei gestori) e favorire in tutti i modi l’atteggiamento responsabile dei relativi utenti (sia in termini di sensibilizzazione preventiva, ma anche in forma repressiva quando necessario).