Trento - La seduta mattutina del Consiglio provinciale di Trento è stata aperta dal presidente Claudio Soini con la comunicazione che la Corte Costituzionale, con sentenza pubblicata il 3 gennaio, ha dichiarato l’illegittimità della legge della Provincia autonoma di Trento 7 novembre 2005, n. 15, nella parte in cui richiede, per l’assegnazione dell’alloggio a canone sostenibile e per il contributo integrativo del canone di locazione, la residenza in Italia per almeno dieci anni, di cui gli ultimi due in modo continuativo.
Secondo la Consulta questa norma contrasta con gli articoli 3 e 117, primo comma della Costituzione. E’ stata rinviata la nomina di un magistrato del Tar. Francesco Valduga ha osservato che la nomina va fatta entro novembre, non c’è quindi ad oggi un’urgenza oggettiva. Il presidente Soini ha fatto presente che l’iter è lungo e a settembre una magistrata va in pensione, bisogna quindi fare una certa attenzione alla tempistica. A giovedì è stata rinviata la designazione da parte delle minoranze di un componente di Trentino Digitale spa. La mattinata è stata assorbita dal question time, di cui diamo conto di seguito. Lucia Maestri (Pd) e Roberto Stanchina (Campobase) Ponte Lueg confronto a tutto campo Con riferimento ai problemi e alle lunghe code causati dai lavori sul ponte autostradale Lueg in Austria, cominciati a inizio anno, entrambi i consiglieri di opposizione hanno chiesto con propria interrogazione alla Giunta se esistono reali interlocuzioni tecniche e intese con Bolzano ed Innsbruck, anche nel contesto di una programmazione euroregionale e quali sono gli eventuali risultati. La risposta: il presidente Fugatti ha spiegato che le interlocuzioni sul tema durano dal 2023, anche con il Ministero dei trasporti e con le Regioni limitrofe. Stiamo insistendo per ottenere l’apertura notturna al traffico pesante, c’è poi l’ipotesi di uno studio di fattibilità per soluzioni complessive che evitino divieti di circolazione. Anche la Baviera è d’accordo a commissionarlo, si attende invece ancora l’ok di Innsbruck.
La replica: il tema – ha detto Maestri – è tipicamente proprio della dimensione Euregio ed è sorprendente che non sia stata raggiunta ancora un’intesa utile tra territori. Urgono soluzioni entro l’estate. Stanchina ha detto che porterà l’argomento anche in Consiglio regionale, invocando inoltre un’attivazione della nostra delegazione parlamentare. Daniele Biada (FdI) Ci sono prospettive per il recupero di Maso Franch Il consigliere di Fratelli d’Italia ha chiesto alla Giunta di sapere se ad oggi esistano progetti di rilancio e sviluppo per Maso Franch nei pressi di Lavis, proprietà della Patrimonio del Trentino spa dal giugno scorso e attualmente chiuso senza manutenzioni. La risposta: l’assessore Simone Marchiori fa sapere che ci sono trattative già in fase avanzata per un doveroso rilancio della struttura ricettiva, con un soggetto privato interessato a gestirla. Nel frattempo la minima manutenzione necessaria viene garantita. Eleonora Angeli (Lista Fugatti) Anche a Calavino niente guardia medica dalle 20 alle 24 La consigliera della Lista Fugatti chiede alla Giunta se l'abolizione del servizio notturno di Guardia Medica dalle 24 alle 8, previsto da una delibera del 13 dicembre scorso, sia previsto anche per la sede di Calavino (Comune di Madruzzo) e come la Provincia intenda garantire l’assistenza in questa fascia oraria. Inoltre si chiede se sia prevista una Casa di Comunità per la valle. La risposta: l’assessore Mario Tonina ha confermato la delibera del 13 dicembre, condivisa anche dal Consiglio delle Autonomie locali. Il servizio di Guardia medica resta in tutte le sedi, Calavino compresa, con accesso unificato tramite il numero unico 116117. Nella fascia oraria 24-8 sarà però sostituito da modalità diverse: consulti telefonici garantiti dalla centrale operativa o visite domiciliari da parte di medici dislocati sul territorio. Non è prevista una Casa della Comunità in val di Cavedine, ma le aggregazioni tra medici di base e la medicina di gruppo integrata possono dare soluzioni.
Carlo Daldoss (FdI) Psichiatria: chiusura ad Arco ma nuovi servizi Il consigliere di FdI ha interrogato la Giunta provinciale per sapere quali iniziative, prospettive e interventi strutturali e organizzativi intenda mettere in campo per rendere nuovamente attrattiva per i professionisti la psichiatria trentina e per dare risposte immediate alla presa in carico dei pazienti. Daldoss segnala la carenza di risposte alla drammatica situazione vissuta da tante famiglie. La risposta: l’assessore Mario Tonina ha detto che nel 2025 si proseguirà nella riorganizzazione di questo settore. La chiusura del reparto di Arco sarà seguita nei prossimi mesi dall’apertura del Centro Crisi Adolescenti e del Centro 24 Ore per adulti, con positiva interazione tra psichiatria, pediatria e neuropsichiatria. Ci sono già alcuni professionisti interessati. L’avvento dell’Azienda sanitaria universitaria integrata potrà poi portare professori nella clinica territoriale, così da favorire ambiti di ricerca che sono di grande interesse per giovani psichiatri. Garantiremo equità di offerta nelle zone periferiche. La replica: i problemi sono spesso drammatici, per essi urgono soluzioni immediate. La struttura di Pergine da sola non può essere la soluzione. Stefania Segnana (Lega) Hospice pediatrico via ai lavori ai primi di marzo La consigliera della Lega ed ex assessora alla salute ha interrogato la Giunta per conoscere lo stato dell’arte del progetto di Hospice pediatrico previsto nell’area di Protonterapia e quali siano i tempi necessari per arrivare all’inizio lavori. La risposta: gli appalti sono due, ha spiegato l’assessore Tonina, con finanziamento complessivo per 7 milioni e 680 mila euro (5 dallo Stato). E’ già in corso di esecuzione il cottimo per la precarica dei terreni, la gara intanto si è conclusa, si prevede l’inizio lavori ai primi di marzo e la consegna a fine 2026. La replica: questo hospice sarà un fiore all’occhiello per la nostra Provincia, ringrazio l’on. Vanessa Cattoi che ha promosso la messa a disposizione di fondi Pnrr. Grazie anche al presidente Fugatti per avere creduto in questo servizio. Alessio Manica (Pd) A22, interrogativi sulla spa che parteciperà alla gara Per quanto riguarda la gara per il rinnovo cinquantennale della concessione dell’A22, il consigliere del Partito democratico ha chiesto alla Giunta provinciale di sapere quali saranno le modalità di scelta del partner in particolare circa l’istituto dell’avvalimento (la garanzia di un’altra società per colmare i requisiti necessari alla partecipazione alla gara), cui dovrebbe ricorrere anche la società autostradale attuale. Si vuole sapere se vi sono stati o vi saranno oneri per l’avvalimento e infine quale sarà il ruolo della società che lo fornirà. La risposta: il presidente Pat conferma che si dovrà costituire una società di scopo, con 380 milioni di euro di capitale minimo, mirata a diventare la nuova concessionaria . Non vi sono ad oggi atti di indirizzo dei soci di Autobrennero che si pronuncino sui partner che dovrebbero fare parte di questa società di scopo. C’è peraltro una necessità di riservatezza comprensibile. La replica: non è stata data risposta alle domande. Sapere con chi Autobrennero andrà a partecipare alla gara è un fatto strategico. Non sappiamo nemmeno se nella società di scopo il peso della componente pubblica verrà mantenuto inalterato. E’ una partita da 10 miliardi e noi dobbiamo sapere, ci sono invece troppe indeterminatezze, anche sull’esistenza stessa dello strategico diritto di prelazione da parte del gestore attuale.
Vanessa Masè (Lista Civica) Madruzzo, semaforo per la caserma dei pompieri La consigliera della Lista Civica ha chiesto alla Giunta di sapere se ci sia la possibilità di istallare un semaforo nel tratto di strada davanti alla caserma del Corpo dei VVFF volontari di Lasino, al fine di rendere sicura l'uscita dei mezzi in emergenza. La risposta: la competenza è del Comune. La replica: certo che sì, qui si auspica che Trento dia poi il necessario nulla osta. Michele Malfer (Campobase) Alberghiero di Tesero ristrutturazione la prossima estate Il consigliere di Campobase chiede quali siano - se ci sono - cronoprogramma e finanziamenti per l’ampliamento e la ristrutturazione della struttura che ospita l’Istituto Alberghiero di Tesero e se sia confermata l’intenzione di dar seguito alle richieste dell’Istituto e della Comunità della val di Fiemme per fare entrare l’Istituto nella partita delle Olimpiadi 2026. In tal caso i lavori vanno fatti nella prossima estate. La risposta: il presidente Maurizio Fugatti assicura che 450 mila euro sono già stanziati allo scopo. I lavori si faranno proprio nella prossima estate, prima che ricomincino le lezioni a settembre. Maria Bosin (Patt) Marciapiede a Valda, appalto entro l’estate La consigliera autonomista ha chiesto di avere un aggiornamento sui tempi necessari all’avvio dei lavori per la messa in sicurezza del transito pedonale a Valda nel Comune di Altavalle sulla SS 612 e per il rinnovo dell’asfalto nel tratto di statale che attraversa l’abitato di Valda. La risposta: il progetto esecutivo è stato verificato, ora si può procedere con l’esproprio. Si prevede l’appalto entro l’estate e l’inizio dei lavori entro l’anno. Paolo Zanella (Pd) Stop alla ferrovia della Valsugana e autobus sostitutivi Il consigliere del Pd ha chiesto di sapere, vista l’ormai prossima interruzione (in febbraio) della tratta ferroviaria tra Trento e Borgo Valsugana est, per gli attesi interventi di parziale elettrificazione e per l’avvio in contemporanea dei lavori di riqualificazione della galleria Crozi1, quando si garantirà un adeguato piano di comunicazione all’utenza e quali siano le misure alternative che verranno adottate per far fronte alla sospensione del servizio ferroviario, specie nelle ore di punta. La risposta: durante i lavori in galleria verrà garantita la viabilità su 2 corsie in direzione Pergine. Una corsia rimarrà sempre aperta, secondo un modello operativo già collaudato. Sarà disposta in alcune fasi la chiusura totale, ma solo di notte, con deviazione del traffico pesante. Lavori alla linea ferroviaria: si svolgeranno dal 22 febbraio al 9 dicembre 2025, fra Trento e Borgo. Verrà garantito un servizio alternativo su gomma, poi il treno riprenderà a viaggiare fino a Bassano del Grappa, con orari e coincidenze rimodulati. Durante l’estate e per qualche settimana l’intera tratta fino a Bassano sarà interrotta e auto-sostituita. Per questo si sta attrezzando una adeguata flotta di mezzi, anche autobus scolastici, la gara è già stata esperita e aggiudicata. Arriverà anche il piano di comunicazione all’utenza. La replica: a febbraio si lavora e ancora non viene informata la cittadinanza. In val Pusteria analoga interruzione viene affrontata con 32 corse di pullman, noi prevediamo 14 pullman per direzione di marcia. Nessuna misura come car pooling o incentivo allo smart working, programmazione non se ne vede. Lucia Coppola (Avs) Cosa fa la Pat per le condizioni dei detenuti? La consigliera di Avs ha chiesto alla Giunta di sapere in quale misura la Provincia intenda farsi carico delle condizioni di vita dei detenuti della Casa Circondariale di Trento, in particolare per quanto attiene l’ ambito socio-sanitario, incaricando l’Apss di effettuare sopralluoghi all’interno del carcere di Spini. La risposta: L’assessore competente Mario Tonina ha chiarito che nel lontano 2008 l’assistenza sanitaria nelle carceri è stata trasferita dal Ministero della Giustizia al Servizio sanitario nazionale e ai Servizi sanitari regionali e delle provincie autonome. In ragione di tale riforma, l'assistenza sanitaria presso le strutture carcerarie è svolta sotto la responsabilità delle Aziende sanitarie. Mentre nel precedente assetto spettava alle Unità sanitarie locali (e poi alle Aziende Sanitarie) svolgere i sopralluoghi presso le strutture carcerarie che erano sotto la totale responsabilità del Ministero della Giustizia, nell’attuale assetto istituzionale i sopralluoghi da parte delle Aziende Sanitarie sono superati dalla presenza continuativa di personale medico e infermieristico all’interno del carcere. Nella Casa Circondariale di Spini di Gardolo la presenza medica è garantita h24, 7 giorni su 7, e l’organizzazione aziendale include un medico responsabile della sanità penitenziaria che fa capo alla Direzione Sanitaria dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari. Per quanto riguarda la capienza di posti nelle strutture carcerarie, questo è stabilito dal Ministero della Giustizia sulla base di specifici standard. La capienza di posti presso la Casa Circondariale di Trento è di 419 persone. La replica: Mi auguro, ha detto Coppola, che si possa fare pressione a livello ministeriale perché i malati psichici all’interno delle carceri sono molti ed è comprensibilmente difficile occuparsi di questi casi in un contesto di detenzione. Walter Kaswalder (Patt) Si intensifichi il servizio delle Poste di Vigolo Il consigliere del Patt chiede di sapere se la Giunta non ritenga opportuno intervenire presso le Poste Italiane per ripristinare l’apertura quotidiana dell’unico ufficio dell’Altipiano della Vigolana con almeno due addetti allo sportello. La risposta: Il Presidente Fugatti ha detto di stare elaborando un piano articolato per rafforzare la residenzialità nei comuni spopolati, che comprende anche un ragionamento sui servizi da garantire ai cittadini. Nello specifico si provvederà ad un confronto con l’ente locale interessato per valutare il ripristino di un’apertura dell’ufficio che incontri maggiormente le esigenze della popolazione. La replica: Comprendo che la competenza non sia del Presidente, ha ammesso Kaswalder che ha aggiunto che da quando le Poste sono diventate una spa guardano solo all’utile. Detto questo, chiedo al Presidente di avviare un confronto con l’ente per comprendere se la questione sia economica e se si possa trovare in qualche modo un accordo per ripristinare il disservizio. Francesca Parolari (Pd) Greggi di pecore quali controlli per evitare danni? Riguardo ai danni provocati all’agricoltura dalla transumanza degli ovini, soprattutto sull’asta dell’Adige, la consigliera Pd interroga la Giunta per sapere a quale regolamentazione questa attività millenaria è sottoposta e se è applicata in modo uniforme sul territorio trentino e quali tipi di controlli vengono esercitati sulle greggi di pecore in transito a tutela degli animali e delle coltivazioni. La risposta: L’assessore Gottardi ha chiarito che le movimentazione delle greggi sono consentite previo nulla osta delle autorità comunali e veterinarie. Le amministrazioni hanno la possibilità di consentire o meno il passaggio e stabilirne la regolamentazione. I danni eventuali sono soggetti a sanzioni previste dal codice della strada e gli eventuali privati che dovessero subirli possono avvalersi sui pastori cui è affidata la vigilanza. Quanto ai controlli con riferimento alle malattie gli ovini e caprini sono sottoposti da Apss a controlli effettuati da parte delle strutture provinciali competenti in materia in funzione delle domande presentate. La replica: rilevo che le amministrazioni comunali forse non conoscono in maniera esaustiva la normativa, ha replicato Parolari. Filippo Degasperi (Onda) Ben.essereadoloscenti andrà avanti anche dopo aprile? Il consigliere di Onda ha chiesto alla Giunta se ci sia l’intenzione di proseguire con il percorso di supporto psicologico per i giovanissimi Ben.essereadolescenti, un servizio che ha riscosso successi ma che, in base al programma, si dovrebbe concludere il prossimo aprile.
La risposta: l’assessore Tonina ha chiarito che il progetto, finanziato nell'ambito del Fondo per il benessere della persona, ha permesso di promuovere interventi di gruppo a favore di adolescenti e giovani trentini. In considerazione dell’esaurimento delle risorse, la conclusione delle attività è prevista per l’aprile 2025. Sono in corso di valutazione gli esiti del progetto, al fine di determinare se dare continuità, anche in maniera strutturale, alle progettualità messe in campo con i fondi ministeriali. Da settembre 2024, ha aggiunto Tonina, proprio su impulso del mio Assessorato, è stato ri-attivato il Tavolo Adolescenze complesse: anche questo sarà un luogo dove condividere le valutazioni e scegliere in modo interdisciplinare le azioni di prevenzione e promozione del benessere psicologico per gli adolescenti. La replica: Una risposta positiva, anche se pensavo che, visto il successo del progetto, l’intenzione fosse già acquisita e non ci fosse bisogno di valutarla ulteriormente.
Michela Calzà (Pd) Ex Oratorio di Arco Cibio e Cimec solo un’ipotesi La consigliera del Pd ha chiesto alla Giunta di conoscere se il comparto dell’ex Oratorio e dell’ex Macello di Arco, acquistato nel 2005 dal Comune, possa essere interessato dall’ipotesi di ricavare spazi per il Cibio, per il Cimec e per le scuole di specializzazione medica della Facoltà di medicina. La risposta: l’assessore ha risposto negativamente: la Giunta non è stata interessata ad oggi di questa ipotesi progettuale. Qualora ci fossero nuovi elementi verranno opportunamente valutati, ha concluso. La replica: la consigliera Calzà ha ringraziato l’assessore per l’informazione e ha aggiunto che la destinazione dello stabile, che si trova all’ingresso del paese, in continuità con il fiume e a 300 metri dalla sede della casa natale di Segantini, va valutata con attenzione. Claudio Cia (Misto) Trasparenza negata: i dubbi sui divieti dell’APSS Il consigliere del Gruppo Misto ha chiesto di sapere come si giustificano i divieti alle richieste di accesso agli atti posti dall’APSS, contrariamente al Servizio ambiente della Pat, su temi sanitari e della gestione dei rifiuti e se tali limitazioni non siano da considerare una forzatura e in contrasto con il principio di trasparenza. La risposta: l’assessore Tonina ha richiamato l’articolo 147 del regolamento interno del Consiglio Provinciale secondo cui i consiglieri possono chiedere informazioni verbali ed esaminare copia di atti o documenti non coperti dal segreto d'ufficio o la cui diffusione non pregiudichi la riservatezza o la dignità delle persone. Evidentemente, ha aggiunto, al consigliere resta in capo l'eventuale responsabilità del pregiudizio arrecato a terzi, derivante dal mancato rispetto di quanto previsto dalle disposizioni di legge e dal citato regolamento. La replica: il consigliere Cia ha replicato portando un recente esempio di segretezza ridicolo, in cui l’Apss ha diffuso al giornale dati da lui richiesti e per i quali lui era tenuto al segreto d’ufficio. L’uso dei dati che facciamo noi consiglieri è funzionale alla politica, ha concluso e certe rigidità mi sembrano davvero incomprensibili. Chiara Maule (Campobase) Come sono messe le macchine diagnostiche? Prendendo spunto dal guasto alle due Tac del Santa Chiara, la consigliera di Campobase ha chiesto alla Giunta quale sia la situazione reale di obsolescenza delle diverse macchine diagnostiche in uso ai reparti dell’APSS, sia nei centri maggiori che in quelli periferici e quali interventi ordinari e straordinari si intendono mettere in campo. La risposta: l’assessore Tonina, che ha ringraziato al consigliera per aver posto un tema così importante e alla sua attenzione, ha fornito una disamina puntuale delle grandi attrezzature sanitarie in uso nei presidi di APSS con un focus sul piano di sostituzione delle TAC. - 4 acceleratori lineari, uno del 2022, due del 2012/2013 e uno del 2002: è prevista la sostituzione del più obsoleto nell’ambito del piano investimenti con gara prevista nel 2026; - 7 mammografi, uno del 2021, 5 del 2017 e uno del 2013: le valutazioni in merito alla sostituzione sono rimandate nell’ambito dei prossimi aggiornamenti dei piani investimenti; - 7 risonanze magnetiche, 3 del 2020, 1 del 2019, e 3 del 2012/2013/2014: è prevista la sostituzione di un paio nell’ambito del piano investimenti con gara prevista nell’anno 2026; - 4 angiografi digitali, 2 del 2006/2008, uno del 2022 e uno del 2024: è prevista la sostituzione dei due più obsoleti nel corso del 2025 nonché l’installazione di un quinto angiografo aggiuntivo sempre nell’anno 2025; - 2 TAC-PET una del 2008 e una del 2023; - 1 sistema robotizzato per chirurgia endoscopica del 2019; - 2 sistemi TAC gamma camera integrato, uno del 2022 e uno del 2024; - 12 tomografi assiali computerizzati (TAC), 5 del 2012, 3 del 2014/2016, 2 del 2019, 1 del 2021 e 1 del 2023. Con riferimento ai piani di sostituzione delle TAC , onina ha evidenziato come grazie ai finanziamenti del PNRR è stata acquistata una TC 128 strati (importo 432.560 €) in sostituzione di quella più vecchia. Attualmente è in corso la progettazione dei lavori di adeguamento dei locali, con previsione di installare e collaudare la nuova apparecchiatura nel corso del 2025. Inoltre, ha aggiunto l’assessore, considerati gli sviluppi tecnologici del settore, i piani di investimento APSS prevedono un intervento di potenziamento della Radiologia dell’Ospedale Santa Chiara con una TC di alte prestazioni e, con priorità più bassa, la sostituzione della TC 64 strati del pronto soccorso. Entrambe le TC sono incluse nella programmazione e nel finanziamento assegnato con delibera a fine dicembre. Per quanto riguarda l'acquisto della TC di alta gamma, la soluzione dovrebbe essere disponibile entro metà 2025. La replica: la consigliera Maule ha ringraziato per la risposta e per la disponibilità nel fornire un così dettagliato elenco. Vigileremo, dal punto di vista finanziario, ha detto, se ci sarà una consequenzialità nella sostituzione di questi macchinari, necessari per rispondere alle esigenze di salute dei cittadini. Franceso Valduga (Campobase) A22, quali i motivi dell’ottimismo sulla prelazione? Anche la domanda di attualità del capogruppo di Campobase riguarda la gara dell’A22. Valduga, premettendo che la soluzione della società in house sarebbe stata da preferire, ha chiesto alla Giunta di sapere quale sia stato il percorso di garanzia a monte, che permette di trasmettere certezza rispetto alla prelazione dell’A22 nella gara per la concessione e la sua sostenibilità economica. La risposta: il presidente Fugatti ha chiarito che in via preliminare il 31 dicembre scorso è stato adottato il bando di concessione riguardante l’affidamento in concessione dell’A22. Il paragrafo 2.5 riporta che, se il promotore non risulta aggiudicatario, può esercitare il diritto di prelazione alle medesime condizioni offerte dall’aggiudicatario. Tale diritto è garantito dalla legislazione nazionale e questa figura giuridica è stata disciplinata nel 2006 nel codice appalti e confermata fino ad oggi. La replica: il consigliere Valduga non si è definito soddisfatto. Il tema è a suo avviso che, con i riferimenti giuridici sottolineati dal Presidente, ci possa essere un’aggiudicazione, ma in realtà rimane il dubbio rispetto alle interlocuzioni a livello europeo: la nostra autonomia, ha aggiunto, non al difendiamo a Roma, ma in Europa. Mi piaceva capire quali considerazioni erano state fatte anche a quel livello, rispetto alla garanzia su un percorso, ha concluso. Antonella Brunet (Lista Fugatti) Quando il numero unico 112 anche in Primiero? La consigliera della Lista Fugatti, ricordando che in Primiero le chiamate dai cinque comuni al 112 vengono indirizzate al Veneto, chiede di sapere quali siano gli sviluppi e le possibili prospettive, anche in seguito agli incontri finora tenuti, per arrivare al collegamento diretto con la Centrale 112 del Trentino. La risposta: il presidente Fugatti ha confermato che le chiamate di emergenza vengono estradate in Veneto. Tecnicamente ad oggi, ha detto, non risulta possibile ovviare al problema descritto. La regione Veneto ha siglato un accordo sulle centrali uniche di risposta e presumibilmente dal 2027 si potrà fare il trasferimento dal Veneto al Trentino epr le chiamate provenienti dal Primiero. Si conferma la disponibilità ad analizzare la possibilità di farsi carico di tutte le chiamate provenienti da quel distretto in futuro. Il crono programma nazionale prevede che questo avvenga entro la fine del 2027, con nuove funzionalità e nuove tecnologie. La Pat ha già partecipato ad una sperimentazione nella risposta alle chiamate su base della localizzazione, ma ad oggi non ci sono sviluppi concreti. La replica: la consigliera ha ringraziato per la disponibilità, pur riaffermando il disagio e la volontà di tenere alta l’attenzione della Giunta sul tema. Andrea de Bertolini (Pd) Crisi dei trasporti cosa intende fare la Giunta? Il consigliere Pd, ricordando le difficoltà del trasporto pubblico a Trento, ha interrogato la Giunta per sapere se intenda affrontare i problemi emersi e in che modo e i numeri che riguardano il personale e le previsioni future per trovare una soluzione efficace al disservizio dei bus urbani. La risposta: l’assessore Gottardi ha premesso che Trentino Trasporti spa ha recentemente commissionato un’indagine di customer satisfaction dalla quale è emerso comunque un primato dell'indice di soddisfazione espresso dagli utenti in raffronto con altre 6 aziende del Nord Italia, comparabili, come struttura e tipologia di servizio, a Trentino Trasporti. In merito alle criticità rilevate dall’interrogante, Gottardi ha ricordato che il settore del trasporto pubblico a livello globale sconta a tutt'oggi effetti derivanti dalla pandemia da Covid19. Il riferimento è, da un lato al calo di passeggeri trasportati e dall'altro alle modifiche del mercato del lavoro, con la difficoltà delle aziende di trovare lavoratori da impiegare come autisti. A pesare è anche la dinamica demografica: meno del 3 per cento dei conducenti in Europa è sotto i 25 anni, mentre il 40% ne ha più di 55. In Italia i nodi sembrano perlopiù legati ai livelli retributivi delle aziende pubbliche e ai turni di lavoro impegnativi. Per mitigare gli effetti di questa dinamica negativa Trentino Trasporti ha messo in campo diverse iniziative: il progetto della Trentino trasporti Academy, finalizzato al reclutamento di giovani non provvisti delle patenti di guida, avviata nel 2023 e di cui è in corso la seconda edizione; il riconoscimento in sede di selezione dell'esperienza di guida pregressa per aumentare il parametro di ingresso dei nuovi assunti, ma anche per valorizzare chi già fa parte dell'organico; il supporto economico per il pagamento dell'affitto della casa ai nuovi autisti che risiedono lontano dalla sede; il pagamento delle spese per il conseguimento della patente D anche al personale dell'officina gomma; il miglioramento della situazione retributiva del personale, con il recente accordo di eccezionale rilievo, con un impatto mensile lordo sulle buste paga del personale viaggiante e delle officine che arriverà fino a 275 euro. Gli effetti di tali misure hanno ad oggi consentito di contenere le conseguenze negative sulla produzione dei servizi: infatti, l'entità dei chilometri non percorsi rispetto a quelli programmati nel bimestre ottobre-novembre 2024, su tutto il Servizio Urbano di Trento, si attesta intorno allo 0,79% del totale. Gli effetti legati invece ai ritardi ed al salto delle corse, con specifico riferimento al contesto urbano, sono riconducibili all'assenza di corsie preferenziali e/o sistemi di TPL e ultimamente al surplus di congestione dovuta ai molti cantieri presenti in città, che hanno ridotto la performance e la competitività che dovrebbe caratterizzare il trasporto pubblico. Questa percezione è confermata dai dati a disposizione della società: la velocità commerciale in ora di punta si è ridotta di ben un chilometro orario nel bimestre ottobre-novembre 2024 rispetto allo stesso periodo del 2022, con incremento dei tempi di percorrenza attorno al 6%. Uno stato di cose che interpella l'Ente concedente che gestisce la viabilità cittadina, e suggerisce l'adozione di soluzioni strutturali capaci di agevolare il trasporto pubblico locale su gomma, che invece risulta oggi fortemente penalizzato. Per quanto riguarda il servizio urbano della città di Trento, si ha notizia del fatto che su questo tema è già stata programmata un'attività congiunta tra la Società e il Comune. Nel disciplinare con cui il Comune affida alla Società i servizi dovrebbe infatti essere previsto che nel primo biennio di affidamento venga sviluppato uno studio finalizzato a una revisione generale del sistema del trasporto urbano su gomma. La replica: il consigliere de Bertolini ha ringraziato per la risposta e ha osservato che l’urgenza dei prossimi mesi a fronte degli interventi in essere renderà ancora più inevitabile la necessità di vigilare sul tema.
Cia: ddl, occasione sia per il Consiglio che per la Giunta
Il proponente Claudio Cia ha richiamato i numerosi interventi a sproposito dei giorni scorsi su questo disegno di legge. Ad oggi non sembra siano stati depositati dei correttivi e questo evidenzia che le preoccupazioni evidenziate in Commissione erano dunque infondate. Fatta questa premessa, Cia è venuto ai contenuti della proposta: il consigliere delegato, ha spiegato, ha la funzione di supportare il Presidente su specifiche materie o questioni limitate nel tempo, tenendo presenti competenze, esperienze e sensibilità del consigliere stesso. Si tartta di un’opportunità in più per il consiglio (laddove viene valorizzato un consigliere) e per la Giunta (che può concentrare persone dedicate su determinate tematiche). Nessun compenso, nessuna struttura specifica, ma il supporto delle struttura organizzativa provinciale cui la delega afferisce. Con la legge attuale il Presidente non può delegare qualcuno su determinate tematiche, dunque la legge diventa necessaria per disciplinare una figura di questo tipo. L’entrata in vigore sarebbe dalla prossima legislatura.
Valduga: c’è un prima e un dopo la Capigruppo
Nella discussione del ddl, Francesco Valduga (Campobase) ha voluto distinguere tra un prima e un dopo la Conferenza dei Capigruppo. Mi riconosco nella relazione nella quale si ritrova il dibattito articolato e approfondito sulla proposta del collega Cia prima della Capigruppo, ha detto il consigliere: ci può essere dentro questo testo il segnale di una modalità corretta nella gestione della cosa pubblica, nella scelta del consigliere delegato per la competenza e non per l’appartenenza politica. Pur comprendendo che non dobbiamo troppo assimilarci alle aule dei consigli comunali, ha aggiunto, ritenevo di non avere una pregiudiziale contrarietà rispetto ai contenuti del ddl. Tuttavia, dentro la Conferenza dei Capigruppo qualcuno ha innestato un dubbio rispetto al fatto che il ddl Cia potesse essere usato come un autobus verso una riforma della legge elettorale che necessiterebbe di approfondimenti maggiori. Ciò che ci ha più preoccupato sono state le risposte di “onesta ambiguità” addotte dalla maggioranza, che hanno rafforzato i nostri dubbi, aggravati dall’atteggiamento del proponente Cia, che non ha allontanato i sospetti. Sono ora oggettivamente in dubbio, ha aggiunto, se confermare quello che inizialmente era un voto di astensione in un voto contrario. Impossibile virare invece sul voto favorevole, come invece potevo ipotizzare dopo la discussione in Commissione, ha concluso.
Demagri: inopportuno toccare la legge elettorale senza un ragionamento complessivo
Paola Demagri (Casa Autonomia) ha ricordato le perplessità che nutriva ancora prima della discussione del ddl in Commissione sull’istituzione di un consigliere delegato, perdipiù senza portafoglio. Detto questo, le possibilità di usare il testo per modificare la legge elettorale hanno rafforzato la contrarietà. Mi chiedo se abbia un senso e se sia opportuno promuovere modifiche seppure leggere alla legge elettorale, piuttosto che fare invece un ragionamento complessivo di riforma. La consigliera di Casa autonomia ha suggerito la sospensione dell’esame di questa proposta e l’avvio di una riflessione organica su questo tema che, a quanto pare, è di interesse per molti: decideremo al termine della discussione il nostro orientamento di voto sulla proposta.