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Cresce la preoccupazione sul futuro della Dana in Alto Garda

In un documento Onda chiede chiarezza

Arco (Trento) - Cresce la preoccupazione per il futuro della Dana di Arco e Rovereto, che conta 800 dipedenti. Dana Incorporated “ha annunciato di aver ingaggiato i consulenti finanziari Goldman Sachs e Morgan Stanley per vendere la sua attività “Off-Highway” – si legge – che il Consiglio di Amministrazione ritiene possa sbloccare un valore sostanziale per gli azionisti”. Inoltre nei giorni scorsi è stato nominato "R. Bruce McDonald, membro del Consiglio di Amministrazione di Dana, a Presidente, con effetto immediato. La nomina di McDonald segue il ritiro di James Kamsickas come Amministratore Delegato e la sua uscita dal Consiglio di Amministrazione. Kamsickas rimarrà come consulente dell’Azienda fino a marzo 2025 per sostenere la transizione”.

Sulla vicenda Dana sono intervenuti Filippo Degasperi, Johhny Perugini, Lara Versini, Letizia Vicari e tutto il Gruppo Onda Alto Garda e Ledro: "L’annunciata cessione del gruppo Dana - si legge nel documento distribuito oggi - dimostra ancora una volta quanto la politica locale e provinciale si faccia trovare impreparata. Ancora una volta le notizie dal mondo industriale arrivano come un lampo a squarciare il buio dell’incoscienza di chi ci governa e che per anni ha pensato a tutt’altro che a fare una vera politica industriale. Il monito sollevato più volte dal comparto industriale non è stato sufficientemente ascoltato; da ultimo il neopresidente di Confindustria, come i suoi predecessori, hanno più volte messo in guardia rispetto a questi rischi ed hanno chiesto maggior attenzione per tutelare e rivitalizzare un comparto che è da sempre pilastro dell’economia. Il Trentino non è solo turismo, è un concetto che più volte è stato evidenziato e più volte sono state richieste azioni conseguenti".

"Purtroppo - proseguono - assistiamo ogni giorno ad una politica cieca verso i veri bisogni dell’economia trentina; si fanno investimenti sproporzionati su opere dal futuro incerto, piuttosto che investimenti strutturali che supportino pienamente il mondo economico trentino.
Se analizziamo la situazione Altogardesana, nell’ottica delle notizie relative al compendio Dana, stiamo spendendo 400 milioni di euro per la ciclovia del Garda, circa 30 milioni per due teatri ad Arco e a Riva, si ipotizzano 10 milioni per un campo da golf sul Baldo a Nago; sono questi gli interventi che nel futuro daranno ossigeno all’economia di questa importante zona provinciale che, da anni, produce circa il 30-35% dell’intero Pil provinciale? Le industrie hanno bisogno di una mobilità adeguata che in Altogarda deve ancora essere terminata; i lavori languono dal lontano 2018 e dopo 17 varianti la San Giovanni-Cretaccio ancora non è definitivamente progettata nella sua interezza".

"Possiamo ancora permetterci - si chiedono gli esponenti di Onda - una politica che è sempre più occupata su tavoli di lavoro a parlare di orsi, lupi, ciclabili e concerti o dovremmo invece pretendere che chi ci amministra si concentri a tempo pieno sulle questioni importanti che determineranno il futuro dell’economia trentina?. Fino ad oggi i nostri governanti sono stati ciechi; sono mesi che la situazione nazionale e locale non è rosea, con importanti aziende locali che hanno dovuto ricorrere più volte agli ammortizzatori sociali per far fronte alle problematiche del mercato. Ci preoccupa soprattutto la congiuntura internazionale che dimostra che in Europa crescono quasi esclusivamente i paesi dell’est, per via dei costi di esercizio più bassi e per le sovvenzioni ricevute con l’entrata in Europa, mentre nel resto del continente tutte le economie industriali sono in calo tra il 5 ed il 10%"

"Preoccupano - concludono Filippo Degasperi, Johhny Perugini, Lara Versini, Letizia Vicari e tutto il Gruppo Onda Alto Garda e Ledro - non poco le parole dell’assessore Spinelli che con candore disarmante dichiara “Il passaggio è delicato, i temi sono complessi, di sicuro mi confronterò con Confindustria e cercheremo di fare un ragionamento …”. Parole tipiche di chi, colto alla sprovvista, non sa che pesci pigliare. Il ragionamento andava fatto anni fa, quando è stato eletto; non ora che, dopo anni di assessore con competenze specifiche, “cade dal pero” e si ritrova a dover “ragionare” su un tema complesso. Le sue parole hanno il triste sentore del “salviamo il salvabile”, pronunciate da chi non ha la più pallida idea di cosa fare"
Filippo Degasperi come consigliere provinciale e il Gruppo Onda Altogarda e Ledro esprimono preoccupazione per la questione: "Sollecitiamo gli amministratori locali ad interfacciarsi direttamente con le imprese locali per raccogliere le esigenze di chi ha investito sul nostro territorio, e ad attivare un collegamento diretto con la Provincia di Trento per le valutazioni sulla questione della crisi industriale locale al fine di mettere in campo tutte le iniziative possibili per una vera tutela dei lavoratori e di tutto l’indotto che un comparto come quello manifatturiero porta con sé".
Ultimo aggiornamento: 27/11/2024 23:53:10
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