Vermiglio (Trento) - Il Servizio faunistico della Provincia di Trento ha tracciato un quadro su avvistamenti e presenza di
orsi e
lupi in
Trentino a settembre.
ORSO - Gli orsi bruni sono nel pieno dell’iperfagia autunnale, rinnovano il manto dopo la muta estiva e accumulano grasso in previsione dell’ibernazione invernale.
In Trentino occidentale, l’alimentazione di questo periodo è per la maggior parte costituita da alimenti a elevato contenuto di zuccheri (frutta selvatica o coltivata) e grassi (nocciole, noci, faggiola). A conferma di questo trend, a settembre la maggior parte dei danni da orso hanno riguardato il patrimonio agricolo (son
o 21 gli accertamenti positivi del personale forestale a seguito di segnalazioni di danni a carico di uva, mele, mais e altre colture). Sono stati pochi i danni a carico di patrimoni zootecnici (4); nessun danno ha riguardato il patrimonio apistico.
Nella notte tra il 3 e 4 settembre è stata catturata e dotata di radiocollare un’
orsa sulla
montagna di
Vermiglio. Le analisi genetiche da parte di FEM - Fondazione Edmund Mach hanno permesso di individuare il soggetto F89, esemplare mai campionato in precedenza. Sul sito istituzionale dedicato ai grandi carnivori è possibile visionare in tempo reale la zona frequentata dall’orsa, così come quella dell’orsa F7, radiocollarata a inizio agosto.
Le analisi di laboratorio dei tecnici di
FEM hanno inoltre permesso di individuare il responsabile di uno dei danni al patrimonio apistico avvenuti nei mesi scorsi in Trentino orientale (area di presenza della specie solo occasionale): è il soggetto
M75, maschio di quattro anni nato nella popolazione del Trentino occidentale e che dunque ha attraversato la valle dell’Adige. Ulteriori campioni sono in fase di analisi e potranno eventualmente confermare quanto si ipotizza, ovvero che la serie di danni occasionali al patrimonio apistico avvenuti durante l’estate tra
Val Calamento,
Tesino, bassa Valsugana, Paneveggio,
Primiero e
Feltrino, quest'ultimo in provincia di Belluno, siano da ascrivere allo stesso esemplare.
Il 6 settembre un orso è stato investito da un’auto sulla statale 45 bis a
Vallelaghi; il 30 settembre un ulteriore, giovane orso è stato urtato in modo lieve nella stessa zona. In entrambi i casi i sopralluoghi di squadra emergenze e unità cinofile hanno accertato l’allontanamento degli esemplari coinvolti. Nel primo dei due casi sono stati campionati reperti organici, già consegnati a FEM per l’individuazione del soggetto.
Il 30 settembre a
Cis, in Val di Non, è stato rinvenuto un orso morto. La carcassa dell’animale è in fase di analisi presso l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie.